Atid rimase, di nuovo, solo in casa. Sospirò annoiato e si guardò in torno, con la speranza di trovare qualcosa per passare il tempo. Il suo sguardò si soffermò sopra uno scaffale dove, giorni prima, aveva riposto con Koray alcuni libri. A fatica si alzò dal letto e trascinò i piedi fino ad arrivare davanti alla pila di libri. Ne lesse i titoli di ognuno, fino a quando non ne trovò uno che attirasse la sua attenzione. Lo prese e tornò tra le morbide coperte e tracciò, con il dito, linee immaginarie sul titolo del libro: "Phantoms of Pomegranate: a myth of Hades and Persephone."
Sorrise, non credeva che Koray fosse il tipo di persona che leggesse libri che parlassero di mitologia e loro rivisitazioni. Appena immaginò il maggiore, seduto a leggere questo libro, il cuore prese a battere all'impazzata tanto che dovette fare respiri profondi per regolarizzare l'andamento del muscolo cardiaco. Successivamente si immerse nella lettura di quel libro tanto vissuto quanto ben curato. Ogni tanto erano presenti dei post-it e delle frasi sottolineate con una matita. Alcune frasi erano talmente romantiche e intime che gli provocarono un leggero rossore sui goti.
Fu così tanto preso dalla lettura che iniziò a sentire le stesse emozioni provate dai protagonisti: l'amore che Ade, dio degli inferi, provava per la dolce Persefone. L'odio che poi si tramutava in amore, della dea figlia della primavera. Il dolore che poi provò il dio dei morti quando dovette separarsi dalla sua amata e, infine, il sollievo di riaverla tra le proprie braccia; anche se solo per sei mesi.
Non impiegò molto a finire quel libro e, una volta terminata anche l'ultima pagina, aveva il cuore trepidante e un sorriso che si faceva spazio sul viso. Sistemò il libro sul comodino vicino al letto e prese il telefono, intenzionato a scrivere al più grande.
Nello stesso momento, Koray era tornato in ufficio per visionare i lavori di montaggio dello spot ma, con la mente, non poteva fare a meno di pensare al suo ragazzino; chiedendosi cosa stesse facendo e se stesse bene.
- "Non mi piace, sistema questa parte."
Indicò con l'indice la parte che non gradiva esortando, chi aveva quel compito, ad aggiustarla. Quella parte venne cambiata e sistemata un'infinità di volte, fino a quando il ragazzo dalle origini turche non fu totalmente soddisfatto.
Dopo un po' uscì da quella sala per andare a prendere un caffè al bar dell'azienda. Ad un certo punto, sentì il telefono vibrare in tasca. Lo prese e, quando vide il nome di chi aveva mandato il messaggio, lo sbloccò velocemente.
<<Ho letto un tuo libro. Non pensavo ti piacesse la mitologia.>>
<<L'apparenza, a volte, inganna ragazzino. Quale libro hai letto.>>
<<Quello sulla storia di Ade e Persefone.>>
<<Il mio preferito. Ti è piaciuto?>>
<<Molto, inizialmente mi dispiaceva per la ragazza sai? Però poi ho capito che al dio piaceva davvero. Mentre leggevo, ho trovato molte somiglianze tra te e Ade.>>
<<Cioè?>>
<<Sei sempre freddo e imbronciato, sorridi raramente ma quando lo fai il cuore di chi hai davanti accelera, hai un modo tutto tuo per corteggiare qualcuno e nessuno può farti cambiare idea su ciò che vuoi o credi. Sotto l'apparenza da ragazzo freddo, però, c'è un ragazzo che si preoccupa per le persone a cui tiene. E molto altro ancora.>>
<<Tu allora saresti Persefone?>>
<<Può darsi, non lo so. Spetta a te dire se lo sono oppure no. Quando torni? Credo che la febbre sia passata. Domani posso venire in ufficio? Non voglio stare a casa da solo anche domani. Voglio vedere anche io il progetto finito prima di tornare in università.>>
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Where the sun rises
FanficUn gelido Ceo di un'azienda di automobili si troverà a dover accettare come tirocinante uno studente della facoltà di ingegneria meccanica. boyxboy Estratto: - "Questa è la parte della giornata che amo." - "Perché?" - "Perché è in questo momento c...