Ad ora di pranzo Koray disse ai meccanici di fermarsi per la pausa, chiamò a sé Atid e lo portò nell'ufficio. Il minore era confuso, perché non stavano andando a pranzo?
- "Perché mi hai portato qui? Non pranziamo?"
- "Sei sporco, pulisci il viso e le mani prima."
Koray gli passò dei fazzoletti umidi per fargli pulire il viso ma il più piccolo non allungò la mano per prenderli, bensì avvicinò più il viso al ragazzo. Il desiderio era molto chiaro: voleva che fosse il maggiore a pulirlo. Il suo desiderio venne esaudito, anche se a all'altra persona non entusiasmava essere a contatto con le macchie di grasso e olio ma per il suo ragazzino avrebbe fatto quello sforzo. Koray pulì delicatamente le rosse goti di Atid, poi passo alle mani. Una volta pulito, il ragazzo dai capelli rossi sorrise soddisfatto e allacciò le braccia attorno alle spalle dell'altro. Aveva deciso di prenderlo un po' in giro.
- "Ora sono pulito e ho fame, questo Phi mi porterà a mangiare qualcosa di buono?"
- "Da quando parli così hm?"
- "Da ora. A Phi non piace?"
Atid sorrise cercando di trattenere le risate, ma fu tutto inutile. Quando vide la faccia confusa di Koray non poté fare a meno di scoppiare in una fragorosa risata. L'espressione del maggiore era ancora più confusa, non capiva perché l'altro stesse ridendo. Ormai aveva le lacrime agli occhi per le risate e poggiò la testa sulle spalle del maggiore.
- "Che ti prende stai male?"
- "Volevo prenderti in giro, ma non posso trattenere le risate."
- "Sciocco."
- "Dai, non sgridarmi. Stavo solo giocando."
- "Muoviti, ti porto a mangiare."
Koray portò il più piccolo in un ristorante poco più distante da lì e diverso dalla locanda della tenera anziana. Il locale dove si trovavano in quel momento presentava numerosi tavoli, tutti addobbati con tovaglie eleganti. Le pareti erano rivestite da mattoncini di legno pregiato, le colonne erano decorate da marmo nero e i lampadari erano semplici ma eleganti.
Atid si guardò in torno. Ristoranti come quello non li aveva mai visti, perché erano fuori alla sua portata. Non essendo ricco, poteva permettersi di mangiare in locande modeste, che preparavano pasti tipici, a poco prezzo ma buoni. Koray lo prese per mano e lo guidò verso il tavolo che aveva prenotato durante il tragitto. Mentre leggeva il menu, gli occhi del minore si sgranavano sempre di più a causa dei prezzi elevati per quei pasti. Sospirò e guardò il maggiore davanti a lui.
- "Non è troppo costoso? Non ho molti soldi con me."
- "Non ho detto che avresti pagato tu. Scegli quello che vuoi."
- "Ma..."
- "Niente ma. Volevo farti provare la cucina di questo posto e ti ci ho portato. Non preoccuparti ok?"
- "Sicuro?"
- "Certo Atid. Non farti problemi a prendere quello che vuoi. Hai fatto un buon lavoro questa mattina, quindi voglio premiarti."
- "Hey. Non sono un bambino che ha bisogno di premi. L'ho fatto perché mi piace."
- "Non sei un bambino, ma sei il mio ragazzino. Ora, da bravo, prendi quello che vuoi."
- "E va bene."
Il minore tra i due si arrese. Dopo qualche istante arrivò una giovane cameriera a prendere le loro ordinazioni. Questa ragazza non era troppo bassa. Portava la divisa del ristorante e aveva i capelli elegantemente raccolti in una coda, che mostrava i lobi delle orecchie adornati da orecchini e il collo liscio. Sorrise prima al giovane Atid e poi rivolse un sorriso più particolare per Koray.
STAI LEGGENDO
Where the sun rises
FanficUn gelido Ceo di un'azienda di automobili si troverà a dover accettare come tirocinante uno studente della facoltà di ingegneria meccanica. boyxboy Estratto: - "Questa è la parte della giornata che amo." - "Perché?" - "Perché è in questo momento c...