~ The essence of you ~

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Per Jimin non era certo la prima volta ma ebbe comunque paura, non del dolore fisico o dell'atto in sé, ebbe paura che Jungkook potesse svanire di nuovo, che quello fosse tutto un sogno eppure, sentiva chiaramente la pelle di Jungkook contro la sua e quello non poteva essere certo un sogno.

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Jimin Pov

Stava accadendo davvero? Guardavo costantemente il viso di Jungkook, toccavo la sua pelle, i suoi muscoli, le sue labbra continuavano a torturare le mie: - Ah.. Jimin.. - avevo preso i lembi del suo pigiama per poi sfilarlo e buttarlo chissà dove, avevo spinto il suo corpo in modo da essergli sopra e mi fermai un attimo. Non era la prima volta che vedessi il corpo di Jungkook ma quella era la prima volta che potevo toccarlo, che potevo godere di quella celestiale visione; abbassai il busto per mordere il suo collo, i suoi gemiti mi arrivavano dritti alla testa per poi scendere in picchiata sul mio basso ventre. Seguii, con la lingua, il contorno delle clavicole giù dritto fino ai capezzoli, se uno lo vezzeggiavo con la lingua, mordendo e succhiando, l'altro veniva attenzionato dalle mie dita e più gli piaceva più il suo bacino si spingeva contro i miei glutei. - Ho aspettato questo momento da una vita.. - gemetti continuando a scendere fino ad arrivare all'ombelico, perfino quello aveva una forma perfetta e, lento, andai a contornare con la mia lingua anche i suoi limiti, mentre il petto giocava sporco contro il suo sesso duro e grande.

Tante cose mi piacevano di Jungkook, troppe ma c'era una cosa che avrei amato più di ogni altra, i suoi gemiti e quelli erano per me, solo per ciò che gli stavo donando. Con le dita ad uncinetto agganciai il sotto del pigiama insieme all'intimo e, mentre scendevo, le mani seguivano la traiettoria privandolo di ogni cosa; dovetti allontanarmi di poco per sfilarli completamente e mi sentii morire. Davanti avevo la creatura più bella che avessi mai visto: guance rosse, bocca bagnata probabilmente dalla sua saliva, un braccio sugli occhi come a nascondersi: - Jungkook guardami! - avrei potuto dirlo più gentilmente ma non era da me. Abbassò lento quel braccio ed il cuore prese un ritmo diverso, quel blu meraviglioso dei suoi occhi era diventato ancora più bello per quanto licidi fossero: - Sei perfetto.. - ansimai e parve stupito di quelle mie parole, così ancora più lentamente, scesi con la bocca fino al suo sesso. Poco a poco che entrava dentro la mia bocca, lei si schiudeva con altrettanta lentezza, entrò tutto fino a quanto mi fu possibile, grande com'era e feci quello che sapevo fare meglio, dargli piacere. Quando salivo fino alla cappella succhiavo sentendolo inarcarsi per poi giocare, attorno al suo sesso con la lingua, sentendo le venature del membro; prese a muovere il bacino dentro la mia bocca, contrastando i miei movimenti mentre gocce di cristallo toccavano le mie papilla gustative. - Jimin.. ah.. piano.. ah.. Jiminie.. - avevo deciso di farlo impazzire, perché volevo che desiderasse solo me, perché avevo il terrore che tutto sarebbe finito ma cercai di non pensarci, cercai di dargli tutte le attenzioni che avrei voluto dargli sempre e amavo il modo in cui la sua voce gemeva il mio nome. Lo lasciai andare quando capii che probabilmente stava toccando l'apice, lo sentii miagolare disperato e sorrisi, mi tolsi l'intimo e, salendo cavalcioni su di lui, mi lasciai scivolare sulla sua asta guardando come portasse la testa indietro, come gemesse mordendosi le labbra. Sentii le sue mani attorno i miei fianchi e, quando mi fu tutto dentro, aprì i suoi grandi occhi verso di me: - Cosa.. - piegai la testa di lato, fremevo perché era dannatamente grande ed io stavo letteralmente andando a fuoco: - Sono tuo.. ricordi? - implicava anche quello per me, dare e ricevere ed io ero troppo ingordo per accontentarmi. Mi sentii prendere con la forza ritrovandomi sotto di lui, gemetti impudico per quel movimento repentino ma che gli permise di muoversi dentro di me: - Dimmelo ancora? Dimmi che mi ami Jimin.. - nell'esatto momento in cui appagai la sua richiesta, Jungkook iniziò a muoversi dentro e fuori, roteava il bacino per poi dare colpi secchi, mordeva il mio collo per poi passare al contorno della mandibola ed io gemevo, ansimavo, godevo come non avevo mai goduto in tutta la mia vita.

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