Capitolo 9

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I suoi piedi, coperti da quei mocassini con il campanellino sulla punta, si muovevano leggeri e delicati sul cavo elettrico al di sopra della villetta dalla quale era uscito.

Lo aveva sempre fatto... Era svanito, per poi rimanere ad osservare il ragazzino andare a letto.

Gli si scaldava il cuore vedere come rimanesse ad osservare il cielo, come sfiorasse con le dita i petali della rosa blu... E poi, dopo un ultimo sguardo, si rannicchiava al di sotto del piumone diventando piccolo piccolo.

Ma lui era rimasto più del previsto per una cosa che gli era decisamente caduta sott'occhio.

Non era l'unico elfo ad aver fatto visita in quella casa... Oh, no.

Perché un'altra lucina si era avvicinata, titubante e curiosa, quasi spaventata... Una lucina fiammeggiante, che, come un silenzioso lumino, si era avvicinato alla finestra poco più distante.

Ed allora Izuku aveva atteso, ciondolando su quel cordolo e molleggiando con le ginocchia, l'uscita avvenuta poco dopo di lui.

"Particolare la famiglia Todoroki, non è vero?".

"AH!".

Le iridi scarlatte, con divampante all'interno il fuoco più caldo e bruciante di tutti lo guardarono, mentre si lanciò verso di lui su quei cavi.
Le orecchie a punta erano rosse, segnale ovvio del suo evidente disagio, mentre lo osservava quasi con... Imbarazzo.

"Che ci fai qui, Kacchan? Mi dici sempre che dovrei smetterla di venire a trovare Touya...". Canzonò l'altro elfo, saltellando leggero su quel cavo e ridacchiando divertito, vedendo quell'espressione che si irritò ancora di più.

"Facevo la mia ronda, sottospecie di nerd!".

Le gemme verdi si sollevarono verso il cielo, fluttuando con leggiadria verso di lui, ed un sorrisetto con un pizzico di malizia tirò le sue labbra: "Mh... Ronda... Da chi sei andato? Dalla dolce Fuyumi? O dal coraggioso Natsuo...? O forse... - Gli occhi brillarono, come se fosse stato illuminato da un pensiero improvviso - Il piccolo Shouto!".

"Shh! Taci! Ah! - Scosse la testa, tirandosi maggiormente il cappello sulla testa e facendosi piccolo come una lucciola, pronto per il rientro a casa - Vedi di tenere la bocca chiusa, ed io continuerò a farlo con te".

"E dai, Kacchan! Raccontami! Allora il piccolo Shouto! E cosa ti ha avvicinato a lui? Cosa ti ha... Chiamato?". Sorrise ancora di più, rincorrendolo nel loro corridoio fatto di fasci e luci meravigliosi.

Aveva quasi smesso di farci caso, ormai era abituato, ma comunque un certo effetto glielo dava sempre.
Perché quando entrava in quel varco, sapeva che sarebbe andato a trovare il suo amico.. Il ritorno invece gli dava sempre un senso di nostalgia.

Sarebbe passato tanto tempo... Nonostante potesse sempre vederlo e controllare che non facesse strane peripezie, non era fisicamente con lui.

E sentirlo suonare il violino... Era stato magico.

Lo avrebbe ascoltato per giorni interni, senza mai stancarsi.

"Guarda che non mi scappi!". I suoi piedi sprofondarono nella neve, e zampettò fino ad essere al fianco del suo compagno, che cercava in tutti i modi di evitarlo con lo sguardo, con le guance stranamente rosse.

Non era un tipo freddoloso, anzi!
Preferiva in ogni caso il caldo, amava il sole e il calore che dava, ma non soffriva il freddo... Quindi quelle guance, erano proprio generate dal suo imbarazzo!

"E dai! Okay, se proprio lo desideri ti racconterò che cosa è successo a me! Stasera Touya ha suonato il violino per me! È stato bravissimo! Era la prima volta che lo ascoltavo, ci ha messo così tanto impegno! E... E poi ha riso con i suoi fratelli, hanno mangiato assieme e... Mh... E-".

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