Capitolo 23

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Era stato un anno particolare per Izuku... Un anno passato con estrema calma e decisamente troppa noia.

Aveva preparato giocattoli, imbottito peluches, montato computer e console, insomma, si era dato da fare! Eppure qualcosa gli mancava, da quella fatidica Vigilia dell'anno precedente.

Cosa avrebbe dovuto fare?

Ogni giorno, quando usciva dalla sua adorabile casetta, lanciava un'occhiata a quelle piccole lucine sospese sopra al villaggio... E si chiedeva se sarebbe stato un male dare un'occhiata a qualche immagine, giusto per sapere che cosa avesse fatto di divertente o meno il suo Touya.

Non lo odiava... E come avrebbe potuto? Aveva dato un senso alla sua vita, facendolo sentire qualcosa di più di un semplice ed innocente Elfo.
Si era sentito capace di fare molto di più, rispetto che a limitarsi e creare solamente giochi.

"Oi Deku, attento...!". Katsuki sbraitò malamente, quando osservò i vari contenitori riversi a terra dopo che Izuku, con il viso sollevato a guardare il cielo, aveva scontrato la sua spalla e gli aveva fatto perdere l'equilibrio di ciò che teneva in mano.

"Oh, scusa Kacchan...! - Mormorò, chinandosi a terra ed aiutandolo a raccogliere i vari oggetti usciti fuori - Ero un po' distratto...".

Ma Katsuki non continuò con le sue lamentele o quelle sue esagerate imprecazioni, strinse le labbra in una linea dura e lo osservò, con i rubini carichi che seguivano i suoi movimenti così meccanici.
Un anno senza sorrisi... Un anno senza risate... Un anno senza le sue marachelle.

Era diventato serio, con lo sguardo vuoto e le parole che uscivano come se fosse un disco rotto e ripetitivo, senza alcuna forma di emozione dentro a quelle lettere.

"Scenderai quest'anno...?". Non disse altro, solamente quelle parole, ed ottenne come un fremito sulle spalle di Izuku, che rimase a testa china a raccogliere quegli oggetti.

Alla fine, non gli aveva mai parlato... Non aveva mai dato una spiegazione a ciò che quella notte successe, aveva sempre evitato ogni tipo di domanda non dicendo assolutamente niente.

Ma non ottenne risposta, solamente la testa che si scosse mimando un semplice "No".

"Quindi lo hai salutato...?".

Ed anche lì, un'altra negazione silenziosa, mentre impilò i contenitori in maniera ordinata.

"Questa è l'ultima possibilità... E tu non lo hai nemmeno salutato? Non eravate amici?".

Il petto faceva male, come sempre del resto, ma a sentir parlare di lui era come se percepisse ancora più dolore, un peso sempre più devastante.
Non lo aveva salutato... Ma Touya gli aveva fatto trovare un bell'addio, no?
Come se lo avesse fatto...

"... Apposta...". Mormorò Izuku, sgranando gli occhi e sollevando il viso verso Katsuki, che lo osservava con un sopracciglio chiaro sollevato.

"Ah...?!".

"L-Lui... Lo ha... Fatto apposta... L-Lui... - Sollevò gli occhi, verso quelle sfere, ed una nuova energia iniziò a divampare dentro al suo petto - D-Devo andare...! S-Scusa per questo macello! E... E poi ti racconterò tutto! Giuro!". Con la velocità di un battito di ciglia, era già in aria, tra quei rami alti che decoravano quell'ambiente.

Con i piedi saltava da un appoggio all'altro, con gli occhi che andavano alla velocità della luce alla ricerca di un segno, di una risposta.

Dentro la sua testa ogni pezzo di quel puzzle sconclusionato sembrava trovare il proprio incastro... Ma ne mancava uno, uno solo per terminarlo.

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