Okurimono

Capitolo 19

"Tu ti sei innamorato di me...? Come...?". Le sopracciglia di Touya si aggrottarono, rendendo la sua espressione visibilmente perplessa.
Aveva visto dei film, che non erano stati di suo gradimento... Dove le coppie sembravano dimostrare questo amore, con sguardi, parole ed azioni che sembravano andare oltre la follia.

Finzione e battute prescritte, che non erano affatto di suo gusto.
Eppure... Eppure lui provava quelle belle cose nei confronti di Izuku.

Il suo cuore batteva come un forsennato, e, poterlo vedere anche solo per un po', lo rendeva felice.

E già anni addietro aveva compreso l'importanza di quella creatura.. per quanto sbagliato e complicato fosse, lui ci credeva tutt'ora.

Ma non riusciva a concepire sicuramente quell'incrocio di sentimenti che entrambi condividevano.

Izuku era innamorato di lui? Come era possibile che si fosse innamorato di lui?
Di un disadattato con traumi psicologici portati dal padre e dalla madre...

Come era possibile che quell'elfo fatto di purezza ed innocenza riuscisse a provare tale sentimento per lui?

Era... Una bugia?!

I riccioli verdi spettinati gli coprirono gli occhi, mentre il capo venne chinato in avanti nascondendo il viso e piegando le spalle.
Si era esposto... Come se il suo corpo fosse nudo di fronte ad una folla, al di sotto di un riflettore che con luce candida lasciava brillare la sua pelle, come una gemma preziosa.

"Io... Provo davvero... Amore...".

"Perché...?". I passi di Touya si avvicinarono nuovamente, interdetto e senza parole, incapace di formulare una frase che non fosse qualcosa carico di rabbia...

Perché non era possibile che potesse essere innamorato di lui... E perché faceva così male?!

"P-Perché... Cosa? N-Non c'è un perché...". Mormorò Izuku, tirando su con il naso mentre percepiva i propri occhi pizzicare.
Le lacrime stavano minacciando di scendere, ma non voleva piangere... Non voleva essere una mammoletta, o come diceva Katsuki, il solito Deku frignone...

Aveva la lacrima facile, certo, ma perché era sensibile... Empatico... Dolce...

Sollevò gli occhi, notando le labbra schiuse dell'altro che formavano una perfetta o, mentre negli occhi una totale confusione girava come se fosse l'ordine fosse stato colpito da un potente tornado.

"Mentre io mi... Odiavo... Tu mi amavi... Perché?".

A quella domanda, quasi una richiesta dolorosa, Izuku strabuzzò gli occhi. Una frase che, da un ragazzo di sedici anni, non sarebbe mai dovuta uscire...
"Perché tu non sei colui che mostri... Tu sei buono, sei disponibile e gentile... Hai una tempesta negli occhi che mi fa.. impazzire! Una tempesta che viene placata con il battito del tuo cuore... Sei un'anima tormentata, ed io... Io non sono riuscito a fermarmi. È stato più forte di me... Dietro quello scudo, ci sei tu... Ed io ti ho visto... Sono riuscito a scovarti dietro qualche frammento... E non smetterò mai di farlo". Si sentì opprimere da tutti quegli avvenimenti, quasi lo schiacciassero al suolo ferocemente.

Una forza invisibile premeva tra le sue scapole, piegandolo sotto un macigno di sentimenti che per lui erano totalmente sconosciuti... Ma che comunque gli erano familiari.

Sobbalzò quando le due mani di Touya si poggiarono sulle sue guance, delicatamente, come... Petali di rosa...

I suoi polpastrelli sfiorarono quella pelle liscia e delicata, così morbida da sembrare un cuscino vellutato.
I pollici accarezzavano gli zigomi, mentre le dita più affusolate si muovevano lente, avvicinandosi al collo e lasciando che la pelle d'oca si spargesse su quella cute candida e decorata dalle efelidi.