~ Capitolo 9 ~

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Quella mattina mi svegliai e trovai il letto di Amy rifatto. Mi alzai dal materasso scostando le lenzuola.
Le cose di Amy non c'erano più, era tornata da James di sicuro. Ero contenta per lei nonostante stare sola mi facesse schifo. Quando arrivai in classe tutti mi fissavano, che novità. Mi sedetti sbuffando nell'unica fila dove non c'era nessuno. Il professore entrò e mi chinai per prendere nella borsa il libro e un quaderno.
Dopo un'ora di lezione di matematica pensavo di vomitare, il professore uscì dalla stanza sbattendo la porta dopo che gran parte della lezione l'avevamo passata a ridere e parlare.
Clara si girò verso di me dal suo banco due file più avanti e mi squadrò per un po' dai suoi occhialetti blu.
Clara frequentava solo il corso di matematica con me, ma bastava. Ogni volta che succedeva qualcosa, lei era la prima a saperla e a fare passaparola con tutto il resto del mondo, quindi sapevo benissimo perché mi stesse fidando.Suonò la campanella e mi fiondai nel corridoio dove c'era la classe di Amy. Ormai era l'unica che mi parlava.
«Amy, andiamo via» la strattonai, quando i miei occhi incontrarono quelli di Conny, che stava venendo verso di me. Mi riservò uno dei suoi sguardi e poi mi diede una spallata quando mi fu accanto.
«Ecco ora possiamo andare» aggiunsi prendendo la mano di Amy.
Ci sedemmo sulla panchina davanti al campo di calcio e tirai fuori dalla borsa una mela.
«Allora com'è andata?» disse dando un morso al suo panino.
«Clara la secchiona mi ha guardato per tutta l'ora. Giudica te» dissi.
«Cavolo, le voci devono esserle arrivate...»
«Ma per favore, è lei che mette in giro le voci» finii la mela e buttai i resti nel l'erba mentre dei ragazzi mi passavano davanti fischiando.
«Cosa volete, eh!» gridò Amy alzandosi di scatto. Io rimasi seduta, non mi importava di loro. I ragazzi risero e se ne andarono a gran id passi.
«Insopportabili» si sedette continuando a sbuffare «Comunque ti devo dire una cosa» La guardai mentre si sistemava i capelli dietro l'orecchio e riprendeva il suo panino.
«Cosa?»
«Non ti farà piacere...» abbassò lo sguardo e poi mi fece un sorriso dispiaciuto.
«Amy dimmi,tranquilla» sospirai sentendo il cuore accelerare.
«Girano voci che ti senti ancora con Alex... Lo dice lui a dir la verità...»
Balzai in piedi e sentii la rabbia invadermi il corpo. «Ma che cazzo dice? Già la situazione non è bella, figuriamoci se ci aggiunge altre cose..» strillai muovendomi in su e in giù . Cercai di calmarmi e Amy mi sussurrò nell'orecchio un " lo so" quando si avvicinò a me.
«Mi odiano...»
Per la prima volta mi sentii stupida. Stupida per il mio comportamento con i ragazzi che infondo non mi avevano fatto nulla, per le mie reazioni, per il fatto di essermi fidata di una persona come David, per tutto. Mi tornarono in mente tutte le cose fatte con lui e il dolore. Il dolore in tutto il suo splendore, più forte di prima. E scoppiai.
«Non piangere Sof...» disse lei accarezzandomi la schiena. La mia risposta fu composta da singhiozzi. Mi strinse in un abbraccio mentre sprofondavo la testa tra i suoi capelli.
«Vieni andiamo. Ti porto in camera, stasera dormo con te» mi prese la mano ed entrammo nel dormitorio.
Aprì la porta della camera, e mi buttai sul letto sprofondando la testa sul cuscino.
«Amy non occorre« tentai di dire tra i singhiozzi «Rimango e basta» continuò seria passandomi un pacchetto di fazzoletti.
Amy c'era sempre stata in quei casi. La mia migliore amica era Conny, ma lei ci si avvicinava molto. Non so di preciso perché non avevamo mai legato molto, forse perché non era mai nel dormitorio, forse per la presenza di Conny... Non lo so. Ma mi dispiaceva , lei aveva fatto sempre molto per me ed io non l'avevo mai ringraziata abbastanza per quello che faceva.

Commentate facendomi sapere cosa ne pensate della storia, se dovrei continuare e tutto il resto :)
Grazie mille

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