" Ma che freddo è " pensai.
I miei denti tremavano, come il resto del corpo. Le lacrime continuavano a scendermi e il cappuccio della giacca continuava a cadermi sugli occhi.
Arrivai davanti al dormitorio e sospirai trovando Amy seduta sugli scalini dell'entrata.
«Eccoti» disse correndomi incontro.
L'abbracciai sprofondando tra le sue braccia.
«Ti aspettavo» mi strinse e mi accompagnò dentro. «Ancora?»
Continuavo a non rispondere alle sue domande che continuava a pormi senza interruzione. Non avevo le forze di aprire bocca e non sapevo nemmeno cosa c'era da dire.
«Si» risposi tra i singhiozzi.
Mi lasciò sul letto mentre cominciava a rufolare nell'armadio. Tornò con una coperta e una maglia pulita.
«Tieni» disse porgendomi entrambe.
«Amy, ho fatto una cazzata. Non si merita un disastro come me...» continuai a versare lacrime quando realizzai che non lo avrei mai più visto.
«Calmati» mi alzò il viso e mi asciugò le lacrime. «Dovresti smetterla di tornare piangendo, sai?»sorrise ed io ricambiai.
«Mi ha portato a casa sua e pensavo che dopo esserci andata a letto avrei potuto allontanarlo..» quelle parole risultavano insulse pronunciate, nella mia testa tutto aveva un senso, ma una volta dette non c'era una sola virgola che tornasse.
Dovevo, ma non volevo. Ecco la semplice differenza.
«E perché?»
«Non si merita una come me»
Un'altra lacrima mi rigò il viso. Amy rimase a consolarmi per tutta la notte. Alle tre si addormentò ed io mi alzai con gli occhi ancora gonfi.
Avevo bisogno di camminare per eliminare tutti quei pensieri. Non mi importava dove sarei andata, mi bastava uscire. Troppi pensieri in poco tempo. Sarei scoppiata di nuovo. Uscii tenendomi stretta nella felpa. Le luci della città brillavano sopra di me e non riuscivo a smettere di pensare a Corie. Lo volevo per me, ma ormai non sapevo più come relazionarmi con una persona seriamente, lo avrei fatto soffrire.
Camminai per tutto il viale principale in mezzo a mille persone che parlavano, ridevano e scherzavano tra loro. Mi sentivo persa e tremendamente sola. Volevo solo una persona accanto. Lui.
Era strano e frustante. Di solito non mi importava di niente, ma adesso pensavo solo al suo bene. Non desideravo altro. Mi sentivo quasi stupida ad avere certi accorgimenti e a essermi innamorata di una persona che conoscevo da così poco. Gli avrei tanto voluto dire che ci tenevo e ringraziarlo per tutto quello che aveva fatto per me. Ma devo allontanarmi prima di creare qualche strana situazione irrisolvibile.
Le cinque. Adesso la strada era vuota e silenziosa, le luci si stavano spegnendo ed io continuavo a camminare nel buio.
Il mio pensiero finì su Conny. Iniziavo a dubitare che avremmo chiarito. Le giornate passate insieme si facevano sempre più lontane e nonostante mi avesse parlato, mi sembrava ancora difficile che si sarebbe dimenticata. Lei ama Alex e solo Dio può immaginare quanto ci stia soffrendo. Mi mancano le giornate con lei, mi mancano tanto. Eravamo sempre insieme e adesso svegliarmi e non averla accanto é difficile.
Potessi tornare indietro, cambierei molte cose. Sarei meno comprensiva con David, magari non avrei sofferto così tanto... Avrei un comportamento differente sia con Conny che con il resto del mondo e poi... Forse sarei stata diversa anche con Corie...
Una lacrima mi rigò il viso.
Mi sedetti su di una panchina e sbuffai.
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Kiss me again
Romance" Non ho bisogno di tutto questo. A me interessi solo te." Sophie è una giovane ragazza che a causa del suo passato non riesce ad affezionarsi agli uomini comportandosi con questi nel modo meno opportuno. In un brutto periodo della sua vita conosce...