POV. Corie
La casa era vuota senza di lei e la sua curiosità. Tutto era più statico e noioso.
Forse non avrei dovuto lasciarla così.
Avevo sentito la porta sbattere ed ero rimasto fermo nella mia camera.
Che stupido.
Come ho potuto permetterle di andarsene?
Adoro i suoi capelli, per non parlare dei suoi occhi e del suo sorriso. É tremendamente bella e lei continua a non capire quanto tenga a lei.
È la prima a farmi questo effetto e credo anche l'ultima. Non troverò mai più una simile a lei. È fantastica quando crede di fare la dura mentre è ancora più fragile e vulnerabile.
Dio, la amo.
La amo dal primo momento che si è seduta davanti a me con quel l'aria sicura.
Mi sento in dovere di prendermi cura delle sua insicurezze e di proteggerla.
Adesso se ne è andata. Mi manca. La vorrei qua.
È strano, ma ne sento veramente la mancanza e il bisogno.
Mi alzai dal letto, presi le chiavi e uscii.
Dovevo trovarla e riportarla da me.
Corsi per tutto il viale fino ad arrivare al centro. Non ero sicuro di trovarla lì, ma dovevo provare. Dovevo parlarci e dirle che non l'avrei mai fatta soffrire.
" Ma dove cazzo è " pensai.
Poi la scorsi, dopo un'ora, seduta su una panchina con il cappuccio tirato sulla testa. Guardava per terra e tirai un sospiro di sollievo nel vederla.
Quanto era bella.
Mi sedetti vicino a lei e notai i suoi occhi rossi e gonfi. Aveva pianto.
Continuavo a maledirmi al solo pensiero che fosse a causa mia.
«Sophie. Finalmente ti ho trovato»
Alzò la testa e la buttò giù subito dopo senza dire una parola.
Il mio sorriso scomparve.
«Non avrei dovuto lasciarti uscire»
Guardai l'orologio. Erano le sei e lei era lì seduta chissà da quanto.
«Sophie di qualcosa ti prego...»il mio tono era terribilmente debole. Odiai vederla così.
«Devi andare via» sussurrò senza guardarmi.
La fissai per un istante, poi mi alzai rassegnato.
«No, non è vero. Non andare, non voglio restare da sola di nuovo»
Mi prese il braccio e lo strinse. Mi sedetti di nuovo, la alzai e l'appoggiai sulle mie gambe tirandole su il cappuccio.
«Smetti di piangere» dissi pulendole
gli occhi.
Sorrise.
«Avevo bisogno di questo» lasciò cadere la testa sulla mia spalla. La strinsi ancora di più.
«Sono qua. Non me ne vado» La alzai di nuovo e mi avviai verso casa mentre lei tirava pugni sulla mia schiena urlando e ridendo di lasciarla.
«Arrivati» dissi posandola a terra.
«Non lo fare mai più» si sistemò i capelli e aprì la porta con forza lasciando cadere la felpa fredda e umida. La guardai poi la portai in camera tirandola per la mano.
«Ma stavo bene» si lamentò.
«Starai meglio qua» Le scappò una risata mentre arrossiva.
Si sfilò la maglia rivolta verso l'armadio e si mise una delle mie maglie. Era buffa con addosso quella roba. Mi scappò una risata che fu subito ammonita da un suo sguardo. Si avvicinò e si lasciò cadere accanto a me.
Un brivido mi percosse il corpo.
«Incredibile...» sussurrai.
«Cosa ?» si alzò sui gomiti mentre mi guardava sorridendo.
«Sei a casa mia, nel mio letto, indossi una delle mie maglie e sei uno spettacolo» Il suo sorriso si allargò sempre di più, ma non disse niente. Si avvicinò e mi alzò un gomito accoccolandosi sotto di me.
«Non te ne andare mai più» disse piano, con un fil di voce, quasi a non farsi sentire dal resto delle persone.
«Tranquilla» la strinsi ancora e rimasi sveglio fino a che non si addormentò.
I suoi capelli mi sfioravano il petto mente non smettevo di guardarla. La stringevo ancora, non l'avrei lasciata.
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Kiss me again
Romance" Non ho bisogno di tutto questo. A me interessi solo te." Sophie è una giovane ragazza che a causa del suo passato non riesce ad affezionarsi agli uomini comportandosi con questi nel modo meno opportuno. In un brutto periodo della sua vita conosce...