31. Combattimento a due

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L'accampamento era ricoperto dalla neve. Era cambiato molto da quando erano partiti. Blake era in piedi al centro della sua tenda, che in quel momento sembrava più un deposito di armi. Non aveva niente della alcova d'amore che era stata l'autunno precedente.

Non aveva avvisato nessuno del suo arrivo, in quanto aveva deciso tutto abbastanza improvvisamente. Inoltre si sarebbe soffermato solo poche notti e non voleva impegnare i pochi uomini rimasti in inutili convenevoli. Avrebbe dormito in una tenda ordinaria.

Si fermò a lungo a ricordare tutte le settimane di permanenza di Eeda. I ricordi erano strazianti. Come avevano fatto a finire così distanti ? quando aveva iniziato ad odiarlo a tal punto?

Si appoggiò sull'enorme catino di legno che avevano usato come vasca. Era il simbolo del loro legame profondo e allo stesso tempo del loro punto di rottura.

«Mio Signore, siete pronto per il giro del nuovo perimetro?»

Una guardia invase la sua tenda e i suoi pensieri, desideroso di mostragli come la nuova costruzione procedesse in sua assenza.

«Certo, dammi ancora qualche istante.»

Aveva esagerato troppo nel sedurla? Oppure non aveva insistito abbastanza? Doveva fare chiarezza. Non aveva ancora idea di come affrontarla al suo ritorno. Non sapeva nemmeno se c'era ancora qualche spiraglio di speranza. Il comportamento della sera prima lasciava ad intendere che l'avesse già perduta completamene, senza nemmeno sapere il perché.

Il perimetro era quasi completato. Non erano stati rilevati movimenti sospetti. Boyd e Aidan stavano probabilmente riformando e potenziando un nuovo esercito nella tranquillità di Roxbourgh. Era sicuro non avrebbero attaccato prima della primavera seguente.

Entro il primo pomeriggio aveva sbrigato le sue incombenze nel ruolo di Laird e volendo avrebbe potuto fare ritorno al castello per l'orario di cena.

Ma decise di fermarsi comunque un paio di notti per aiutare i suoi uomini ad ultimare la costruzione.

In quei giorni concentrò le sue energie nel lavoro manuale, senza risparmiarsi un solo istante. La stanchezza fisica gli permise di dormire entrambe le notti, senza grossi tormenti.

Decise di fermarsi a lavorare anche la mattina della sua partenza, facendo ritorno solo nel pomeriggio. Lungo il tragitto non proferì verbo con le guardie che lo accompagnarono, e nella parte finale del percorso non ce ne fu nemmeno occasione. Una tormenta di neve si abbatté su di loro. La visibilità era ridotta a meno di un paio di metri. Furono costretti a scendere da cavallo per proseguire a causa del forte vento. Conoscendo a memoria la strada non si persero. Riuscirono ad attraversare il ponte e arrivare sotto il castello. Non ci fu nessun fiato di trombe per il loro arrivo, in quanto non erano nemmeno stati avvistati dalle torri.

La neve gli era entrata fin dentro i pantaloni. Blake irruppe nel salone lasciando la scia di neve sciolta sotto di lui. Si tolse il copri spalle in pelliccia, l'armatura in pelle e la tunica di lana gettando tutto sulla panca davanti al camino. Non si era accorto che Aileen e Bridget erano sedute nel tavolo alle sue spalle. I suoi capelli erano zuppi e stavano grondando, incollando la camicia sui suoi pettorali.

Si rivolse ad una serva che stava attizzando il fuoco «Portatemi dei teli e dei vestiti puliti giù alle vasche romane, ho bisogno di scaldarmi le ossa, e di lavarmi. Puzzo come la latrina della taverna del villaggio.»

«Si mio signore, provvedo subito.»

Blake uscì dal salone e si diresse verso le fondamenta dell'ala est.

Aileen guardò sua figlia con un ghigno «Tesoro mio, è il momento di sfoggiare le tue nuove armi. Quella stupida di Eeda si è allenata con spade e pugnali come se al Laird importasse qualcosa. E' il momento di fargli vedere cosa hai imparato tu invece!»

Enemy's Daughter - La figlia del nemicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora