18. Un ultima notte

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Nella tendone posto affianco al campo di esercitazione. Ian e Blake, stavano spiegando a Duglas, Timmy e suo frattelo, il vero piano. Avevano omesso come i nemici erano stati depistati inventando una messa in scena di due guardie.

Ian e Hemma, assieme ad una decina di uomini, avrebbero simulato dei movimenti verso Honrcliff la mattina, prima delle luci dell'alba. Una volta assicurati che tutto l'esercito di Macdellah fosse su quel versante, avrebbero circumnavigato il bosco per raggiungere Blake e gli altri, i quali nel frattempo avrebbero saccheggiato l'accampamento di Alerdeen. Una volta ricongiunti si sarebbero mossi su Norahm per dare fuoco al ponte e tornare al loro accampamento. In questo modo Aidan si sarebbe trovato senza vettovaglie per i suoi uomini, bloccato tra il fiume non più attraversabile e nelle vicinanze e l'accampamento di Heron. Questo lo avrebbe costretto ad arretrare e perdere terreno.

Si raccomandarono poi di tenere il massimo del riserbo sul vero piano, gli congedarono e si diressero tutti assieme nei pressi della tenda di Unah per la cena e per i brindisi di buon auspicio.

Blake rimase silenzioso lungo il percorso. Era preparato alla conferma del tradimento di Eeda e quando Ian le aveva raccontato di aver visto Angus nel bosco con lei, ne era rimasto comunque ferito. Come se fino all'ultimo avesse sperato che non accadesse. Non riusciva quindi a condividere l'euforia dei suoi uomini per il piano che egli stesso aveva architettato. Non sapeva comunque come si sarebbe comportato con lei il giorno seguente quando tornati vittoriosi all'accampamento non avrebbe avuto più nulla per giustificarla.

Rimase comunque deluso di non vederla tra i tavoli allestiti per la cena.

Sperava che avrebbero condiviso un pasto all'aperto come era successo quella mattina. Ma forse era meglio così. Si sarebbe sentito a disagio qualora si fosse comportato con lei in modo ancora premuroso davanti a Ian. Forse era meglio portarle da mangiare alla tenda. Nascosti da occhi indiscreti avrebbe fatto finta per un ultima volta che fosse innocente come sembrava. Rimandando l'accettazione della situazione al giorno seguente.

La trovò rannicchiata tra le pellicce con le ginocchia raccolte sul petto. I capelli sciolti sparpagliati su di un cuscino. Brillavano come piccoli fuochi alla luce delle numerose candele che aveva acceso. Doveva avere freddo. In quei giorni l'aria si era fatta più gelida. L'inverno era alle porte dopotutto. Ma non escluse che il suo bisogno di calore era dovuto al fatto che fosse ancora scossa dalla sera prima.

Era sicuro che fosse sveglia, che lo avesse sentito entrare e che nonostante questo non si fosse mossa. Continuava a dargli le spalle. Le sue curve si intravedevano dalla camicia leggermente trasparente. Sentiva il profumo della sua pelle giungere dall'ingresso della tenda. Fu pervaso da un senso di nostalgia. Non sapeva cosa fare. Forse ce l'aveva ancora con lei dopo che l'aveva lasciata in lacrime in prossimità del campo di esercitazione. Oppure lo stava proprio aspettando.

Prese coraggio, non poteva non giacere con lei un ultima notte. Si levò i vestiti e si sdraiò accanto a lei. La vide socchiudere gli occhi e con un movimento sensuale scivolare vicino a lui fino a sfioragli il ventre con le sue natiche. Immerse il suo volto in quel groviglio di onde rosse come il fuoco e inspirò profondamente l'odore dolce dei suoi capelli.

Glieli scostò delicatamente con la mano lasciandole la base del collo scoperta e la sfiorò la bocca semiaperta e le labbra inumidite. Lei trasalì, il suo corpo iniziò a vibrare ed emise un leggero un mugolio. Le sfiorò la caviglia con le dita della mano e prosegui seguendo la curva della gamba rannicchiata sul suo petto. Così facendo le scoprì le cosce dal tessuto della camicia alzandoglielo fino alle natiche. Aveva la pelle d'oca ma al tatto la sua carne era bollente.

Arrivato sul un fianco aprì la mano si intrufolo nello spazio tra l'ombelico e la sue cosce. Lei si schiuse dalla posizione fetale e allungò le gambe mentre lui l'attirava ancora più a sè facendola aderire perfettamente al proprio corpo.

Enemy's Daughter - La figlia del nemicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora