CAPITOLO QUATTORDICI

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La sera arrivò presto e i tre tornarono alla Tana.

L'incontro con Eros cambiò molto il modo di pensare di Coraline, aveva trovato dentro di sé una forza in più per riuscire a non isolarsi nuovamente perdendosi nei suoi pensieri.

I due fratelli si erano ripromessi di vedersi il più possibile, soprattutto ora che i genitori non avevano accettato il comportamento della ragazza il quale era più che corretto rispetto alla situazione che stava vivendo.

"Coraline?" disse Harry guardando la ragazza che ora si mostrava davanti a lui con un taglio corto, quasi a caschetto e biondo cenere.

I suoi occhi verdi risaltavano ancora di più con questo nuovo colore.

Coraline sorrise.

"Sì Harry, lo sappiamo che è bellissima" disse Ginny sorridendo, "Non credi?" continuò.

Harry fu solo in grado di annuire.

Dopo la cena e le svariate raccomandazioni di Molly per ognuno dei presenti, Harry e Coraline andarono in giardino.

La luna splendeva sopra di loro ed era in grado di illuminare qualsiasi cosa su cui essa poteva rifletterci sopra. Le piante e i fiori emanavano un profumo accogliente, nemmeno troppo eccessivo.

I due si sedettero su una panchina circondata da un piccolo ruscello con qualche piantina attorno a sé. Lo spettacolo del giardino era dovuto alla magnifica realizzazione da parte di Arthur Weasley che pur non essendo mai in casa era sempre pronto e disponibile nei confronti dei suoi figli e di chi lui riteneva tali.

"Volevi parlarmi?" chiese la ragazza guardando Harry.

"Volevo in qualche modo impegnarmi a fare un discorso serio"

"Dimmi tutto" disse col suo solito fare serio la ragazza osservando la luna e le stelle.

Il silenzio e la quiete della notte cullavano i due ragazzi in un'armonia meravigliosa.

"E' difficile, sarà difficile. Lo so. Tutti lo sappiamo. Non so come andrà ad evolversi la situazione da domani, non so cosa tu penserai ad averlo costantemente vicino a te, però io sarò sempre pronto ad aiutarti. Non m'importa, non penserò mai che mi hai preso in giro. So benissimo come ci si sente quando vivi con le costanti paranoie che non ti lasciano respirare, ti posso capire. La verità è che tutti ci aspettiamo un suo ritorno, non posso negartelo. Non perché tu sia debole, per carità" Harry sospirò poi continuò a parlare, "Il motivo è che per quanto tu possa esser forte e non più innamorata di lui – come poco fa mi hai detto – lui è ancora il tuo punto debole, i tuoi occhi parlano. Quando prima a cena l'abbiamo nominato si sono illuminati. Tu nutri ancora speranza per un uomo che è marcio dentro. Per cui ti dico questo, qualsiasi scelta tu prenderai, io ti difenderò sempre come ho fatto tutta questa estate"

Le lacrime rigavano il viso di Coraline, per quanto non volesse ammetterlo, Harry stava dicendo la verità e non poteva nascondere il fatto che dentro di lei sperava in un'altra opportunità.

Era dipendente da lui. Una dipendenza tossica.

Coraline abbracciò Harry stringendolo forte a sé.

Harry accennò un sorriso e quando tirò su la testa – sempre abbracciato a Coraline – vide alla finestra di casa i due gemelli Fred e George che simulavano un'esultanza con tanto di spumante.

Il ragazzo rise.

"Perché ridi?" chiese Coraline staccandosi.

"Guardali" disse Harry indicando la finestra.

Coraline si voltò a guardarla, Freddy e George fecero finta di niente simulando di pulire casa.

Nemmeno loro riuscirono per molto a trattenere le risate.

La mattina dopo tutti i bagagli erano all'uscio della porta e Molly piangendo stava salutando tutti.

Ron ed Hermione si tenevano per mano mentre lui mangiava l'ultimo pezzo di torta che sua mamma aveva preparato. Fred e George erano già concentrati a disturbare Ginny ed Harry e Coraline erano dietro a loro a ridere.

Per quanto potesse essere tutto armonioso, una volta arrivati in treno Coraline dovette staccarsi da loro per andare nel vagone Serpeverde.

"Coraline, sei forte. Noi saremo sempre qui" disse Ginny abbracciandola.

"Ci vediamo ad Hogwarts dolcezza" dissero in coro Fred e George per poi darsi una finta gomitata, "Scusa volevamo dire Coraline, prima che qualcuno diventa geloso" dissero ridendo ricevendo poi una sberla da parte di Harry sul capo.

Coraline salutò tutti, tutti tranne Hermione che continuava a non vedere di buon occhio la ragazza.

Fece un grande respiro e andò nel vagone Serpeverde.

Se il male avesse un nome sicuramente è quello di Draco Malfoy.

Poco prima dell'entrata di Coraline nel vagone Serpeverde, aveva raccomandato tutti di evitarla in quanto "lei lo aveva tradito" con Harry Potter, inoltre ordinò a Pansy e a Goyle di sedersi in un sedile non troppo vicino a lui e di lasciare quello difronte a lui l'unico libero del vagone.

Una volta entrata Coraline, tutti la guardarono male. C'era chi era sorpreso di vederla con un nuovo look e chi semplicemente era disgustato da ciò che gli era stato riferito poco prima.

L'unico posto disponibile era proprio difronte a lui.

Coraline sospirò e senza alzare troppo lo sguardo si sedette.

Il treno partì e sarebbe stato di certo un lungo e tremendo viaggio.

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