CAPITOLO VENTUNO

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Bussò alla porta ma nessuno parve esserci al di là della stessa.

Coraline stava pensando alla sua scelta, al fatto che da lì a poco sarebbe stata scoperta da Draco essendo l'ora in cui di solito tornava in camera a dormire.

Bussò nuovamente. Il silenzio si faceva spazio tra ciò che li separava.

Harry era sveglio, fissava il soffitto ancora una volta pensando a quanto la ragazza che a sua insaputa era fuori dalla sua camera le aveva migliorato la vita.

Ignorava il bussare, ormai era abituato a quel suono e quasi non ci faceva più caso.

"Harry" si sentì dall'altra parte.

Quella voce gli rimbombò in testa e di scatto si alzò buttando in aria le coperte che prima lo tenevano al caldo. Si avvicinò alla porta ma si fermò.

Gli tornò in mente la scelta che aveva fatto Coraline un mese prima e il vuoto lo iniziò a risucchiare. La sua mente era diventata una tempesta di emozioni.

Al di fuori della porta Coraline stava iniziando a preoccuparsi perché sentiva in lontananza i passi spediti e quella voce velenosa di Draco che non faceva altro che intromettersi nei suoi pensieri.

Entrambi i ragazzi, con solo una porta che li separava, stavano affogando nel loro mare di emozioni e nessuno sarebbe riuscito a salvarli. Nessuno tranne loro stessi.

Coraline si riprese e poco prima che Draco svoltasse per quel corridoio utilizzò "Alohomora" e aprì la porta sbattendola in faccia ad Harry involontariamente per poi chiuderla a chiave e utiizzare un incantesimo che l'avrebbe resa invisibile.

Harry esclamò dal dolore e si toccò il naso mentre Coraline si appoggiò alla porta e scivolò piano piano fino ad arrivare a terra seduta.

Con l'ennesimo incantesimo rese silenziosa la stanza per l'esterno in modo da evitare ogni possibile minaccia. Sospirò.

Puoi cominciare a vivere ora le rimbombava in testa la frase che quell'estate le aveva ripetuto Harry ma non era pronta ad affrontare una volta per tutte il ragazzo che la stava cercando arrabbiato.

Alzò lo sguardo ed Harry era lì, quasi incredulo di chi ci fosse davanti a lui.

Si sedette difronte a lei e stettero in silenzio, i loro occhi stavano parlando più dei loro pensieri.

Coraline pensava a tutto il bene che aveva ricevuto da una persona che aveva deciso di aiutarla nel migliore dei modi, con cui si sentiva a casa, tranquilla e libera di ogni peso che le ruotava attorno.

Harry si era innamorato, questa era la conclusione di quel mese di agonia passato a sistemare i suoi pensieri. Diceva di esserne libero, negava in ogni modo un sentimento così forte nei suoi confronti che non si era reso conto che la realtà dimostrava il contrario. Bastava pensare a come gli si illuminavano gli occhi o di come sorrideva al sentire il suo nome o anche solo la sua voce. Non voleva accettarlo perché si credeva forte ma nulla era vero se pensava alle sensazioni che esplodevano in lui quando era vicino a lei, di come dormiva bene sapendo che c'era lei al suo fianco e di come non aspettava altro che parlarle.

"Scusa" Coraline fu la prima a parlare, "Credevo di aver fatto la scelta giusta per proteggerti e invece guarda come ti ho ridotto" continuò.

Harry si avvicinò a lei e le asciugò il viso accarezzandola.

"Non scusarti, apprezzo che hai scelto in base al mio bene ma così ti sei fatta solo lacerare di più. Dimmi, come ti ha trattato in questo mese? E' tornato come prima?" disse Harry, sperando che fosse una risposta positiva quella della ragazza.

Coraline si limitò a fare cenno di no con la testa.

"Vedi? E' quello che ti dicevo io, per questo insistevo sul scegliere me. Sì, è vero, probabilmente mi avrebbe riempito di pugni fino a farmi perdere i sensi ma almeno potevi vivere tranquilla. Avrei subito di peggio pur di renderti felice Coraline"

Alle parole di Harry Coraline cominciò a piangere emozionata da tutto quel che bene che una persona stava manifestando nei suoi confronti, non poteva dire di non aver mai ricevuto un affetto simile ma un bene così puro non lo aveva mai trovato nemmeno nella sua famiglia.

"Non so cosa dire Harry, davvero" disse singhiozzando Coraline.

Harry le mise un braccio attorno alla spalla e si appoggiò a lei poi la guardò e quasi rimase incantato da come quella ragazza stava diventando sempre più fragile davanti a lui senza preoccuparsi di esser giudicata.

"Sei la rappresentazione della rosa, ora capisco il significato di tutti quei riferimenti. Sei una rosa con le spine, spine che pungono anche solo se le sfori eppure guardati adesso, ti stai facendo cogliere da una persona come me, da una persona che ha saputo valorizzarti al posto di usarti e approfittare di te consapevole del potere nei tuoi confronti. Coraline sei rara, sei qualcosa che non è facilmente descrivibile, sei la rosa rossa che non muore mai, la rosa rossa che..."

Harry Potter non fece in tempo a finire il suo discorso che le labbra della ragazza si poggiarono sulle sue, era un bacio soave, un bacio che aveva appena conciliato tutto un mese di incubi, un mese di abbandono e un mese di pensieri continui.

TRUST ME // Harry Potter Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora