CAPITOLO VENTIDUE

80 8 12
                                    


Quel bacio fu fatale per entrambi, le emozioni dentro di loro ormai non erano più controllabili, avevano preso il sopravvento creando un filo tra di loro che finalmente sembrava legare i due ragazzi.

Si staccarono e si guardarono negli occhi aspettando che uno dei due spezzasse quel momento di puro imbarazzo. Harry sorrise e le sistemò la ciocca di capelli che le copriva il viso.

"Sei bellissima" le disse guardandola, i suoi occhi stavano entrando nella sua mente, il calore che Harry stava sprigionando per Coraline la faceva sentire protetta, al riparo da ogni male.

Coraline lo guardò e quasi si sentì persa, non aveva baciato nessun altro ragazzo oltre a Draco e sentire quelle labbra soffici e morbide sulle sue fredde avevano reso il tutto più magico.

Bastò poco per capire i pensieri di Coraline nel momento in cui scelse di agire in quella maniera.

Coraline aveva realizzato che l'amore per Draco non era altro che una paura di rimanere sola, una paura di vivere nell'ignoto e la paura soprattutto di non ricevere più affetto cosa che comunque non ricevette tornandoci insieme. Fu proprio questo il motivo che la spinse a vedere Harry con occhi diversi, gli occhi di chi aveva realizzato l'affetto e l'amore che un ragazzo stava mostrando nonostante tutte le avversità intorno a loro.

"Harry io..."

"Non dirlo, non ora perlomeno, godiamoci il momento" Harry la guardò e le diede un altro bacio, stavolta molto più passionevole ed entrambi finirono per stendersi sul pavimento addormentandosi tra baci e carezze che avevano sempre desiderato dentro di loro.

La mattina seguente si svegliarono di soprassalto; fuori dalla porta si sentivano urla e ci volle poco per capire che i protagonisti della lite fossero proprio Draco Malfoy e Ron Weasley.

Si sentivano ad intervalli anche le voci di Hermione e Pansy che cercavano di calmare la situazione.

"DIMMI DOV'E' IL TUO AMICO E DOVE HA PORTATO LA MIA RAGAZZA" urlava Draco strattonando Ron.

"IO NON NE SO NIENTE" urlava Ron in risposta.

"Ron per favore diglielo se lo sai" disse Hermione mettendosi tra i due.

Ron la guardò confuso e quasi stranito.

"Perché lo stai difendendo? Sei arrivata al punto di odiare così tanto Coraline da ascoltare Malfoy?" chiese il ragazzo guardandola.

Draco rise seguito dai suoi amici.

D'un tratto comparve di fianco a loro la porta che la sera prima Coraline aveva nascosto e da lì uscirono entrambi i ragazzi.

"No Ron, la verità è che la tua fidanzata nonché ciò che sembrava essere la mia migliore amica per liberarsi da Coraline si è fatta scopare da Draco e ora ubbidisce a ogni sua richiesta" disse Harry senza alcun pelo sulla lingua.

"Harry come hai potuto farmi questo" disse Hermione in lacrime.

Draco lasciò Ron, non stava nemmeno più ridendo. Guardava Coraline ed Harry e stava assistendo allo spettacolino che i due stavano mettendo in atto in assoluto silenzio.

"Sai Hermione, se sono stato da solo per tutto questo tempo è solo per colpa tua, perché non avevo le palle di guardare colui che definisco mio fratello senza dirgli la verità. La verità, Hermione, è che prima o poi tutto torna indietro, che ci vogliano due giorni o un'eternità ma il male che fai avrà sempre modo di ritorcersi contro di te e questo è ciò che ti meriti. Non hai saputo apprezzare Coraline e pur di allontanarla da noi ti sei pure andata a fidare di Malfoy senza il minimo riguardo, abbi le palle di dire a Ron che l'hai sempre preso per il culo perché nella tua testa pensavi a Draco"

Tutti tacquero.

I gemelli guardarono Ginny che con aria schifata guardava l'amica.

"Hai provato pure a farci andare contro Harry per il tuo piacere" disse delusa.

"G-Ginny p-posso spiegare" disse Hermione singhiozzando.

"Non devi spiegare a me" disse indicando suo fratello Ron.

Ron era disgustato dalla persona di cui si era fidato ciecamente nel corso della sua vita e che ora si stava rivelando quella di cui doveva preoccuparsi.

"R-Ron per f-favore" disse Hermione.

"Non parlarmi mai più" disse Ron andandosene via.

La relazione che Ron definiva perfetta si era frantumata davanti a lui, non era arrabbiato ma nutriva una tale tristezza che era impossibile migliorargli l'umore.

Andò via, non si sa dove perché nessuno andò con lui.

Infatti, per quanto sembrasse ormai finito il conflitto, ne stava per cominciare un altro.

TRUST ME // Harry Potter Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora