CAPITOLO UNDICI

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La mattina seguente Harry si svegliò ma improvvisamente iniziò ad agitarsi: Coraline non era più lì con lui.

Scese dalle scale, cercò per la casa e andò in cucina da tutto il resto della famiglia.

"Dov'è Coraline?" chiese alzando un po' la voce.

"Harry, tesoro pensavo stesse ancora dormendo con te" disse Molly preoccupata, "Non c'è nei bagni?"

"No i bagni sono liberi, non la trovo più"

"Sicuramente sarà tornata dal suo amato dopo aver approfittato di noi" disse Hermione che fino a quel momento non si era ancora esposta in merito.

"Hermione ti rendi conto di che cazzo stai dicendo? Se avesse davvero approfittato di noi non ci avrebbe rivolto parola in quel modo, non è vero Ginny?"

Ginny annuì.

"Sì Harry ha ragione, ma non escludo il fatto che sia tornata da Draco" disse Ginny.

"E' ovvio che sia tornata da lui, si è trovata la vita totalmente cambiata e l'impatto non è stato dei migliori a quanto pare. Lei è costantemente abituata all'abitudine, perdonate il gioco di parole. Non vuole perderlo, è l'unica persona che le ha mostrato interesse e affetto e per lei sarebbe una perdita incredibile. Per non parlare poi di come reagirebbe la sua famiglia alla notizia che lei è fuggita, perlopiù da noi, perché Draco non l'amava più" disse Fred facendo zittire tutti.

Aveva capito molto di più lui in una semplice serata che Hermione in tutto questo tempo.

Poi guardò Harry.

"Fidati di me, tornerà presto"

Nel mentre, proprio come avevano intuito alla Tana, Coraline era tornata a Villa Manor.

Non sapeva con esattezza per quale ragione, non si era trovata male dai Weasley ma dentro di lei aveva un vuoto incolmabile ora come ora. Le mancava Draco.

Bussò alla porta e fu proprio lui ad aprire.

Entrambi si guardarono.

"Coraline senti, mi dispiace per quello che hai sentito ma c'è stato un malinteso io non volevo lo sai che amo solo te è che a volte mi manca, sai come sono fatto"

Draco, non si sa secondo quale logica, era sempre in grado di manipolare perfettamente Coraline e sapeva benissimo che l'avrebbe vinta anche questa volta perché lei senza di lui non poteva esistere.

Draco l'aveva cambiata e l'aveva resa dipendente totalmente da lui, era per questo che sentiva un vuoto costante quando lui non era con lei.

Coraline lo osservò con le lacrime agli occhi.

"Io ti amo tanto Draco, voglio renderti felice"

E fu allora che qualcuno si intromise, con la sua solita voce da gallina.

"Se lo vuoi rendere felice, devi essere in grado di accettare questa cosa. Lui dipende da me come tu dipendi da lui. Sì, ti ama, è vero ma il suo divertimento si basa sul mio piacere" disse Pansy avvicinandosi a Draco baciandolo davanti alla ragazza.

Questa volta Draco non oppose resistenza e subito dopo guardò nuovamente Coraline.

"Coraline, amore mio, se mi ami davvero lasciami divertire anche con lei. Io so che tu mi ami tantissimo ma me lo devi dimostrare"

Non si sa con esattezza cosa passò per la testa a Coraline ma annuì.

Probabilmente non voleva rovinare tutti i piani che le due famiglie si erano programmate per la coppia, probabilmente non voleva accettare la paura di rimanere da sola.

Così i giorni passarono e Coraline conviveva col fatto che Draco non apparteneva solo a lei, a volte Pansy per darle fastidio iniziava a provocarlo proprio davanti ai suoi occhi e la cosa che rendeva il tutto ancora più orribile era la tranquillità di Draco durante questi momenti.

Non si preoccupava di Coraline, ormai probabilmente per lui non era altro che una copertura per fare bella figura davanti ai suoi genitori. D'altronde come si poteva comparare una ragazza come Coraline a una come Pansy.

Arrivati a metà delle vacanze, il compleanno di Coraline era alle porte.

Di norma gli ultimi due anni li aveva passati a festeggiare con la sua famiglia e quella di Draco e ora era l'ultima cosa che voleva fare.

Non aveva smesso di pensare alla tranquillità e alla serenità della Tana, continuava a pensare a come Harry si fosse preso cura di lei nonostante aveva milioni di ragioni per non farlo.

Le mancava tutto questo e il grigio mischiato all'oscurità di Villa Manor di certo non la rendevano più felice.

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