CAPITOLO DICIASSETTE

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Qualche giorno dopo finalmente le lezioni cominciarono e la professoressa McGranitt, a sorpresa di tutti, consegnò un compito in classe da svolgere entro la fine dell'ora.

"Mi serve per verificare che non abbiate scordato niente nel corso delle vacanze, avete un'ora a disposizione, completate tutto entro il limite stabilito" disse la professoressa finendo di consegnare i fogli.

Tutti cominciarono a scrivere ma era visibile lo sconforto di Draco nel non riuscire a dare le stesse prestazioni che ormai aveva da due anni. Durante le vacanze, infatti, dedicava parte del suo tempo a studiare con Coraline per presentarsi a scuola nel migliore dei modi.

Ora, invece, guardava il foglio immobile.

"Signor Malfoy qualcosa non le è chiaro?" Chiese la professoressa vedendo il turbamento del ragazzo.

Coraline alzò lo sguardo, era seduta a pochi posti da lui.

"Nulla professoressa, non si preoccupi" rispose Draco guardando poi Coraline quasi a supplicarla di aiutarlo.

La ragazza nel vederlo così non poté che provare tristezza nei suoi confronti e in un certo senso dentro di lei riecheggiava un senso di colpa per non averlo più aiutato.

D'un tratto Draco, come se fosse stato colpito da un fulmine a ciel sereno, iniziò a scrivere e nel giro di pochi minuti consegnò lasciando tutta la classe sorpresa, tutta la classe tranne una persona in particolare.

Finita l'ora, tutti consegnarono e uscirono dall'aula per recarsi in Sala Grande a pranzare.

Coraline era sola, non aveva nessuno intorno a lei e la quiete di questa sua solitudine la cullava in una giornata piovosa ad Hogwarts.

Tutto sembrava apparentemente andare per il verso giusto, nessuno la stava disturbando fino a quando, al di là di una porta, sentì una voce a lei fin troppo familiare.

"Grazie Granger, menomale che mi hai comunicato tramite la mente tutte le soluzioni" disse Draco.

"Di niente Malfoy, eri in difficoltà e ne ho approfittato per aiutarti, insomma tu mi stai aiutando per la mia situazione perciò mi sembrava giusto ricambiare" rispose la ragazza.

Coraline non capendo ignorò la situazione e proseguì verso la Sala Grande.

"Harry tutto ok? Hai fatto bene a litigare con Hermione, non stare a pensarci troppo capirà lei a sue spese che si sta sbagliando" disse Ginny cercando di migliorare l'umore dell'amico.

Harry si sentiva in colpa, non poteva negarlo ma d'altro canto aveva sopportato anche fin troppo negli ultimi mesi. Si sentiva costantemente preso in giro dalla sua migliore amica, non sentiva più l'ottimo rapporto di prima e sapeva che era dovuto al suo essere costantemente ossessiva nei suoi confronti. Non si sa bene per quale ragione, Hermione sembrava costantemente infastidita dalla presenza di altre persone vicino al proprio migliore amico, le riteneva tutte inaffidabili pur senza conoscere il contesto delle varie situazioni che si celavano dietro il rapporto tra loro ed Harry, proprio come in questo caso con Coraline.

Per Hermione, Harry doveva essere costantemente presente nella sua vita e Harry, per quanto potesse esser felice di questa cosa, iniziò a preoccuparsi in quanto più il tempo passava più Hermione peggiorava, trovandolo costretto a risponderle male.

"No Ginny, lascia perdere non voglio parlare con nessuno oggi"

"Nessuno nessuno, Harry?" chiesero i gemelli all'unisono.

"Smettetela anche voi, non voglio parlare con nessuno vi ho detto" disse abbattuto mentre fissava il piatto davanti a sé.

I due sorrisero.

"Nemmeno con me, Potter?" chiese Coraline posta alle sue spalle.

D'un tratto il volto di Harry si illuminò e tirando su la testa si voltò verso la ragazza.

"Coraline, scusa se non ti ho parlato dopo le lezioni, ero tra i miei pensieri" disse dispiaciuto.

Fred, George, Ginny e Ron li guardavano sorridendo aspettando che a uno dei due venisse la malsana idea di andare via insieme.

"Vieni con me" disse Coraline.

Harry la guardò confuso.

"Ora? Dove andiamo?"

"Stai facendo troppe domande, ti fidi di me?" rispose Coraline accennando un sorriso.

Harry sorrise quasi imbarazzato e annuì alzandosi dalla panca.

"VAI HARRY E' IL TUO MOMENTO" urlarono i gemelli ricevendo poi una sberla in testa da Ginny.

"Piantatela deficienti"

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