A volte ogni volta che mi sveglio ho la speranza che lui sarà lì, come ai vecchi tempi, quando sentivo il suo profumo, ridevamo, ci baciavamo, penso che quello che mi manca di più è quando parlavamo, credo che Stefan sia la persona che mi conosca di più al mondo, mi vede in un modo diverso da chiunque altro, e mi piace questa cosa, e sono anche stanca di sentire la sua mancanza, non importa quanto lo cerchi attraverso i file di mia madre, che sorprende mente mi aiutano, penso che tu sappia cosa ho sofferto in questi ultimi mesi, dormo a malapena, la mia vista si stanca sempre leggendo così tanto, ho provato con un incantesimo di localizzazione ma è come se la terra lo aveste inghiottito, da allora ho perso la voglia di leggere nella vita, ho sentito parlare di una nuova cartella ma mia madre non vuole che la legga, e questo mi preoccupa.
<<devi alzarti e iniziare la giornata>> mi dice Caroline entrando nella mia stanza.
<<è presto>> mi lamento, coprendomi il viso con i cuscini.
<<non è presto, è mezzogiorno>> sbuffo. <<ti ricordo che mi devi aiutare ad organizzare la festa di Elena>> mi tolgo i cuscini dal viso.
<<non ricordo di...>> mi siedo e lei va verso la finestra. <<non di aver detto che ti avrei aiutata ad organizzare una festa perché odio le feste e tu mi hai detto "non è una festa, è una cosa tra noi amiche" ho accettato, e poi tutto è andato a puttane>> apre le tende e mi copro il viso. <<Elisabeth!>>
<<sei pallida, perché non esci da queste quattro mura invece di continuare a cercare Stefan?>> sospiro e abbasso le mani. <<ti ho vista piangere, urlare per la frustrazione, arrabbiarti, devi prenderti una pausa>>
<<non rinuncerò a lui Caroline, so che lui farebbe lo stesso per me, anche se sono da sola, devo fare uno sforzo->> mi interrompe.
<<andrai alla festa, berrai, dimenticherai e ricorderai cosa vuol dire essere un adolescente normale nelle prossime 18 ore. Solo per oggi, non credo che succederà nulla solo perché ti fermi>>
<<va bene, lo farò>> sorride. <<ma domani mi lascerai continuare la mia ricerca>>
<<promesso, adesso alzati, bevi il tuo caffè e andiamo a fare shopping>>
<<in cosa mi sono cacciata>> sorride ed esce dalla mia stanza, mi alzo dal letto e vado verso la scrivania per districare i miei capelli, abbasso lo sguardo per cercare la spazzola e rimango immobile vedendo una foto di me e Stefan, il mio cuore si ferma per un microsecondo quando mi ricordo di lui, quando vedo il suo bellissimo sorriso.
È da un po' che non vedevo questa foto, sono stata così immersa nei miei problemi che non ho nemmeno visto questa foto, eravamo molto felici, prima che tutto fosse rovinato, mi correggo, prima che Klaus rovinasse tutto.
Mi cambio velocemente i vestiti, mi allaccio le scarpe e faccio un lungo sospiro, mi alzo dal letto e prendo le mie cose, esco dalla stanza e corro verso mia madre nel corridoio.
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𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐘-stefan salvatore³ ✔️
Fanfic"Mi è sempre piaciuto giocare con il fuoco..." Camille Forbes ne ha passate tante nell'ultimo anno, finalmente è arrivata all'ultimo anno delle  superiori, con più problemi che gioie, è lontana dalla persona che ama a causa della sua stessa famigli...