15-siamo legati

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<<Cami?>> guardo Noah, non mi ricordo quali sono state le ultime parole che gli ho detto. <<stai bene?>> sbatto le palpebre più volte e mi guardo intorno confusa, sono ancora alla festa, anche se le persone se ne stanno andando.

<<si, sono un po' frastornata>>

<<hai detto che->> Finn lo interrompe.

<<voglio discutere con te di alcune questioni riguardanti i mia nipote>> gli dice Finn e lo guardo confusa.

<<si, certo, Cami, se vuoi, torno a casa, sembri stanca>> annuisco. <<ci vediamo domani>> lo abbraccio. <<prenditi cura di Esther>> mi sussurra all'orecchio. <<ti spiego dopo>> ci separiamo.

Scendo le scale e vedo Stefan che mi aspetta.

<<ehi, stai bene?>> mi chiede e io sospiro, scendendo l'ultimo gradino.

<<voglio togliermi questa tortura>> mi appoggio alla ringhiera per togliermi i tacchi. <<e andare a casa, mi sento stanca e mi fa male la testa>> raccolgo le scarpe da terra.

<<vieni, ti accompagno a casa>> annuisco e guardo in alto, Stefan mi prende le scarpe dalla mano, ho un brutto presentimento all'idea di lasciare Noah con Finn, ecco perché avviserò Elijah.

Ci avviciniamo alla porta e vedo Elijah che saluta le persone, mi avvicino a lui.

<<ehi, Noah sta parlando con Finn, ci puoi pensare tu a lui?>> annuisce e ci abbracciamo. <<riposati, domani parleremo>> annuisco e ci separiamo.

Sono con Stefan mentre torno a casa, mi sento male per come è finita la serata, la cosa principale, quello che ho detto a Damon, sono stata molto dura, avrei dovuto spiegargli come mi sento, ma ho un casino in testa da quando è apparsa Esther, perché qualcosa dentro di me mi dice che sta tramando qualcosa, ed è contro la mia famiglia. Sto trascorrendo i 10 minuti più scomodi della mia vita, Stefan non parla, e nemmeno io, c'è solo silenzio e tensione.

Mi sta accompagnando alla porta, ma c'è una cosa che devo chiedergli.

<<buonanotte>> mi saluta.

<<davvero non senti niente?>> gli chiedo mentre cerca di andarsene e si ferma.

<<cosa?>> si gira verso di me.

<<come fai? Sembra che non ti importa più, come se continua a non sentire niente>> rispondo. <<io non posso spegnere le mie emozioni, e continuo a sentire tutto>> mi avvicino e lui scuote la testa.

<<smettila>> mi dice.

<<non la smetterò mai Stefan, perché non posso credere che tu non provi niente>>

<<pensi che io voglia essere questa persona?>> mi rimprovera. <<ti ho fatto del male Camille, mi sono nutrito di te, e mi odio per averlo fatto, e adesso mi tocca vederti mentre ti innamori di una persona che non sono io, ed è tutta colpa mia, ho rovinato tutto>>

<<dimostrami che ti importa ancora di me, fai qualcosa>> prendo il suo viso tra le mani. <<qualsiasi cosa è meglio che convincermi che non ti importa più nulla>> insisto e vedo i suoi occhi cristallizzarsi.

Distoglie lo sguardo e sospira.

<<Stefan...>> mi prende le braccia e sussulto.

<<se mi permetto di provare qualcosa, sento solo il dolore>> mi lascia andare e si gira.

<<se continui così mi perderai>> si ferma, rimanendo di spalle. <<e non voglio che succeda>> sento una do alla gola e lui continua a camminare, mi giro per aprire la porta.

𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐘-stefan salvatore³ ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora