Macarena
Siamo a tavola, tutti e tre, Ben ha praticamente monopolizzato la conversazione con Zulema e le racconta praticamente tutto quello che si ricorda "Mamma faceva la maratona! Era super veloce!"
Rido mentre prendo i loro piatti ormai vuoti "Era una corsa campestre, non ero un granché.." mi alzo per riporli nel lavello.
Mio figlio ha preso il mio tono presuntuoso da saputello "Per questo hai vinto una borsa di studio alla Tulane? Perché non eri un granché?"
Alzo gli occhi al cielo e ritorno da loro "Va bene.. c'è stato un tempo in cui ero bravina, così va meglio?" Gli domando mentre gli stampo un bacio sulla testa, tra i capelli profumati si muschio bianco.
"Sei andata alla Tulane?" Mi domanda Zulema.
Mi siedo accarezzando i ricci di Ben "No.. alla statale. Ero vicina e non potevo allontanarmi da casa in quel momento.."
Ben esulta sulla sua sedia rialzata "Perché era incinta, aspettava me!"
Rido scuotendo la testa "Beh.. grazie Benjamin!" Ma ora bisogna provvedere al dovere "I piatti toccano a te stasera.." lui, sapendo che è così, si alza dal tavolo "grazie.." se ne va in cucina.
"Corri ancora a livello agonistico?" Chiede Zulema.
Faccio una fatica tremenda anche solo a reggere quello sguardo intenso, profondo, assolutamente magnetico "Oh.. no, no.. ora lo faccio solo per liberare la testa e riordinare le idee.. è molto più economico dello psicologo"
"Anche camminare lo è.." sembra capirmi ma non è una gran novità perché lei da sempre ha la capacità di comprendermi meglio di chiunque altro. Sposta lo sguardo sul pianoforte nella sala e poi sugli scacchi sistemati su un tavolino accanto al camino "..a chi piacciono gli scacchi?"
"A me!" Esclama Benjamin tornando da noi.
Zulema lo guarda quasi meravigliata "Anche a me!"
Benjamin incrocia le braccia al petto che gonfia orgoglioso "Scommetti che ti batto?"
Zulema alza un sopracciglio, da quando la conosco non ha mai rifiutato una sfida ma non ha idea di chi si sta mettendo contro "Cosa scommetti?"
Mio figlio la guarda con un ghigno sulle labbra "Se perdi, lavi i piatti"
Zulema non è certo il tipo che lascia vincere qualcuno, non importa se si tratta di un bambino "Però se vinco.. domani le gabbie le devi pulire tu" in palio mette qualcosa di serio che però non sembra scoraggiare Ben che le allunga la manina. Zulema sembra sempre più colpita da lui e posso capirne le ragioni, gli stringe la mano "Ti avverto sono molto brava.."
Zulema
Gioco quasi da una buona mezz'ora contro questo piccolo monello ma devo dire che mi sta facendo davvero tribulare. Mi dà del filo da torcere. Mentre lui si gode la partita in totale serenità finché con una mossa non esclama "Scacco!" Mi mordicchio le unghie mentre guardo le mie pedine, sposto la torre e i suoi occhi brillano all'improvviso. Con una mossa decisiva mi riduce al tappeto "Scacco matto!" Guardo incredula la scacchiera, mi ha davvero appena battuta un bambino di sette anni? Guardo Macarena che sembra divertita dalla scena con quello sguardo di goduria e soddisfazione. Ben aggiunge "Guanti e sapone sono sotto al lavandino"
Pretendo immediatamente la rivincita.
Un'ora dopo sono nella loro cucina con le mani immerse nel lavello a lavare i piatti. Guardo Maca che ridacchia sotto i baffi mentre io le lancio una finta occhiataccia "Potevi dirmelo che è un genio!"
La sua risata sonora è senza alcun dubbio il suono più bello che abbia mai sentito "E privarmi di questa scena? Mai!"
Mi giro verso il nanetto biondo che se ne sta lì seduto sulla sedia di legno "Ho giocato meglio la seconda volta"
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EL HILO ROJO
Fanfiction[Il filo rosso del destino è una leggenda popolare di origine cinese diffusa in Giappone. Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima geme...