EPILOGO

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Un anno dopo

È una giornata tranquilla, serena, senza neanche una bava di vento tanto che i rami degli alberi sembrano pietrificati. Non si muove nemmeno una foglia intorno a noi e i raggi del sole scaldano la pelle lasciata scoperta dai vestiti primaverili. L'acqua è piatta, il nostro passaggio crea un movimento di piccole onde dietro di noi. Il rombo del motore della barca è l'unico suono che riusciamo a distinguere.

Tengo saldo il timone mentre navighiamo nel fiume più grande.

Il terremoto biondo si precipita da me e mi frega il cappello da marinaio che ho trovato nel fienile in mezzo a mille cianfrusaglie gettate nel dimenticatoio di un vecchio baule impolverato.

Ridacchio nel vederlo saltellare come un grillo "Oggi compi gli anni ma sei abbastanza grande per guidare?"

Lui sembra quasi offeso dal mio naturale scetticismo "Sì! Ho nove anni ormai!"

Rido e gli lascio il timone sapendo che non può fare grossi danni perché è più che capace di manovrarla "Signorsì capitano!" Controbatto entusiasta mentre gli batto il cinque, lui afferra il timone e guarda dritto davanti a sé proprio come gli ho insegnato io. Con una mano gli scompiglio i capelli e gli sussurro "Vai piano.."

"Sì, tranquilla, Zule!" Mi risponde sorridendo contento.

Io esco dalla cabina e incontro lo sguardo di lei che era già su di noi. Quello sguardo che dice tutto senza dire nulla a parole, quello sguardo che mi ricorda quanto mi ama e quanto io amo lei.

Mi avvicino e la bacio a stampo, piano, per sentire il suo sapore e poi ad entrambe nasce del leggero sorriso mentre i nostri occhi si legano magnetici.

Mi siedo accanto a lei, Maca mi prende una mano e la tiene intrecciata alle sue mentre appoggia le gambe sulle mie.

Pura essenza di complicità.

Ogni tanto do un'occhiata a Ben, per assicurarmi di non finire su una riva tanto che rido nel ricordargli "Più a sinistra!"

Anche maca ride, sapendo che lui ha ancora problemi a distinguere la destra dalla sinistra, lui ci guarda insicuro allora lei indica la direzione e gli urla "Da quella parte!"

Il bambino raddrizza il tiro e continuano il nostro viaggio.

Sto talmente bene da non ricordare l'ultima volta che mi sono sentita così.

"Ti amo.."

Mi giro, la guardo sapendo che è la verità, appoggio la fronte contro la sua e sento che questo è tutto il mio mondo, è sempre stato così e sempre sarà.

"..Ti amo anche io"

I ricordi della guerra sono ormai lontani così come i momenti bui delle nostre vite, so per certo che ci saranno ostacoli perché fa parte del percorso ma niente mi spaventa più.. perché stiamo insieme.

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