Macarena
Non parliamo molto.
Restiamo in silenzio per tutto il tragitto, un silenzio che sa di tensione ma anche di quella sensazione che ti prende la pancia. Sono felice di essere qui con lei, bella da togliere il fiato come ogni volta che poso lo sguardo su di lei.Non ho più alcun dubbio che la amo da morire.
Quando scendiamo dal Pick up, lei mi prende per mano e glielo lascio fare perché è un gesto così intimo e nostro che mi fa quasi sorridere.
Ma quando arriviamo davanti al locale che ci conosce fin da quando eravamo due bambine mi sale il vero panico.
Il terrore, non so bene da cosa viene provocato, mi fa sfilare la mano dalla sua.
Lo sento che mi guarda, forse sorpresa dalla mia reazione, ma non dice nulla e io ne approfitto per aprire la porta di vetro ed entrare.
Il locale non è cambiato molto da quando venivamo più di quindici anni fa. Lo hanno ristrutturato, certo, ma l'arredamento è esattamente uguale a quello di un tempo e lascia la sensazione che gli anni non siamo mai veramente passati.
Ci accoglie la padrona di casa, Esmeralda, che con un sorrisone sincero ci saluta con grande entusiasmo "Ciaoo ragazze! Ma che bello rivedervi qui nel mio locale! Zuelma come stai? Non ti vedo da una vita!"
La donna accanto a me resta molto sulle sue ma non per questo resta in silenzio "Sto molto bene ti ringrazio.. direi straordinariamente bene"
Ho come la sensazione che il straordinariamente è merito mio, nostro.
In fondo sono d'accordo con lei.
Esmeralda è una brava persona, tuttavia ha la lingua un po' lunga ed è una gran impicciona, la classica signorotta di un piccolo borgo come questo dove non succede mai niente di particolare e ogni più piccolo scoop rende più frizzantina la routine quotidiana "Qualche ragazzotto ti corteggia? Sei così bella e giovane!"
Sento il disagio di Zulema nonostante io non la stia minimamente guardando "Veramente.."
"Nessuno in particolare, la conosci.. Zulema è una stacanovista! D'altronde è tornata da poco.. lasciamo che si ambienti nuovamente come si deve, d'altronde non vi bastano le mie vicende familiari per fare gossip?" Rido e scherzo, sono ironica e pungente, sposto l'attenzione su quello che già sanno per non lasciare che scoprano quelli che invece c'è tra di noi.
Il tono deluso e amareggiato di Zulema non è di certo confortante specialmente quando conferma ciò che dico io "È vero. Non ho nessuno"
Inevitabilmente il mio sguardo si sposta su di lei, mi nega i suoi negli occhi e i lineamenti sono tirati da un leggero nervosisimo. Forse si era dimenticata che qui la gente non si fa mai gli affari suoi o forse l'ho ferita sminuendo ciò che abbiamo.
Esmeralda non coglie affatto la nostra tensione "Che peccato perché con le tue caratteristiche.. avresti dei figli stupendi! Come Ben con Maca! Lo hai già conosciuto?"
Ci scorta ad un tavolo per due, ci accomodiamo e Zulema regge molto bene la pressione "Sì.. è un amore"
Ci guarda alternatamente "Che bello che siete rimaste amiche dopo tutti questi anni!"
Zulema sempre sempre più tesa, specialmente quando sente la parola amiche.
Io cerco di intermediare la situazione per uscirne entrambe vive "La nostra amicizia ha basi solide.. siamo praticamente sorelle da sempre"
"Su questo ho dei dubbi" commenta sottovoce a denti stretti, beccandosi un'occhiataccia da parte mia.
Fortunatamente lei non sembra sentirlo "Sapete già cosa prenderete?"
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EL HILO ROJO
Fanfiction[Il filo rosso del destino è una leggenda popolare di origine cinese diffusa in Giappone. Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima geme...