CAPITOLO 24

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Zulema

Oggi ci sarà l'esibizione in chiesa con Ben, ci siamo esercitati davvero tanto negli ultimi giorni e siamo pronti. Se l'ansia non giocherà brutti scherzi, andremo alla grande! Quel piccolo biondino sa il fatto suo ed è un onore poter suonare con lui.

Sto rientrando con Zeus dopo la nostra solita passeggiata mattutina in completa solitaria. È la prima volta che sto bene davvero.

Ma questa quiete viene bruscamente interrotta quando vedo un'auto militare parcheggiata nel mio vialetto.

Avvicinandomi, vedo un militare in divisa sull'attenti proprio sul mio zerbino di casa.

Sta aspettando me.

Lo riconosco immediatamente "Sergente.. cosa la porta qui?" Domando confusa.

"Ordini dall'alto, Sergente Zahir, è richiesto la sua imminente partenza per una missione" le due parole sono senza alcuna intonazione emotiva.

Sorrido appena "Sono in congedo, Sergente, ed è stato proprio lei a negarmi la firma per il riarruolamento"

"La situazione è pericolosamente degenerata dall'ultima volta che ci siamo visti.. ci sono state numerose perdite e c'è bisogno di lei" controbatte con distacco "Abbiamo bisogno dei migliori"

Sento la responsabilità del mio ruolo ma questa volta ho qualcosa da perdere "Io ho una famiglia, Sergente.."

"La riavrai anche quando tornerai a casa, Sergente" mi risponde "A lei la scelta, so che prenderà quella giusta" aggiunge prime di andarsene.

Se riparto, Maca non mi perdonerà mai.

Macarena

Nel giro di poco tempo la chiesa si è riempita di tutta la comunità di questa città che adesso non mi dà l'impressione che sia così piccola.

Ben, vestito con camicia e papillon rosso, si stringe alla mia gamba forte e continuava a tenere lo sguardo fisso sull'entrata prencipale. Gli accarezzo i riccioli "Stai tranquillo.. arriverà"

"Ci sta mettendo troppo, mamma.. e se non venisse?" Chiede lui terrorizzato dal pensiero di dover suonare senza Zulema.

Gli prendo il viso tra le mani e gli sorrido "Se c'è una cosa che ho imparato su Zulema è che lei torna sempre.. perciò ti assicuro che tra qualche istante varcherà quella porta"

Nemmeno a dirlo ed eccola entrate con una camicia e un paio di pantaloni lunghi eleganti. Non nn aspettavo che si mettesse in vestito, non è proprio il tipo, ma questo stile mascolino così suo mi fa letteralmente impazzire.

Ci scambiamo un rapido sguardo, Ben le corre incontro con un certo entusiasmo ma anche con molto sollievo.

Alle sue spalle vedo Fabio.
Sapevo che non si sarebbe perso l'esibizione del figlio.

Prendiamo posto.
Io in prima fila accanto a mia madre, già commossa senza prima averli sentiti suonare.

Zulema lo incoraggia in continuazione senza dare troppo nell'occhio e senza farsi sentire ma mi basta osservarla per capire che gli sta dietro.
Come farebbe una madre.

Il che mi fa venire appena gli occhi lucidi.

Parte la prima nota ed io rimango quasi meravigliata dalla loro bellezza. Mio figlio agitato all'inizio sembra sbagliare ma Zulema tiene glli occhi su di lui e le dita sui tasti. Dopo un inizio incerto, vanno alla grande tanto che nessuno osa nemmeno respirare.

Eseguono due brani.
E alla fine di tutto ciò ci alziamo in piedi applaudendo entusiasti.

Ho le guanche bagnate dalle lacrime di commozione mentre mio figlio abbraccia forte Zulema.

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