Macarena
Mi trema la mano nel tenere questa lettera in mano e non ho il coraggio di aprirla sapendo che il mio presente, tutto ciò che avevo sognato di avere, potrebbe essere spazzato via in poche righe di inchiostro su carta.
Alzo lo sguardo su di lui "Puoi andartene"
"Che?" Domanda lui, forse di aspettava che questo potesse avvicinarci ma non è di sicuro ciò che mi sento di fare, né ora né mai.
"Buonanotte Fabio" lo liquido, con finta cortesia, giro i tacchi e rientro in casa chiudendomi la porta alle spalle senza dargli alcuna possibilità di fermarmi.
Mi siedo al tavolo della cucina con la busta tra le mani.
Riprenso agli ultimi giorni.
A noi due.
A noi tre insieme.
A tutto quello che siamo.
A quello che ci siamo dette.L'ho fatta rientrare nella mia vita e mi sento così dannatamente stupida per non aver nemmeno valutato l'idea che potesse andarsene di nuovo.
"Maca.. ehi.." mia madre mi scrolla e in qualche modo ritorno alla realtà. I miei occhi incontrano i suoi e devo avere una faccia distrutta perché non accenna nemmeno a una piccola battuta "Che cos'è?"
Mi barrico all'interno delle mie mura ed è come se la sofferenza fosse spazzata via dalla rabbia "Che cos'è? La dura realtà" mi alzo di scatto "Voglio parlare con Lei"
"Con Zulema?! Non puoi aspettare domani?!" Dice guardando preoccupata l'orologio appeso al muro "Non sei nelle condizioni di reggere un confronto senza discutere"
Sbuffo una risata "Credimi.. discutere è proprio quello di cui ho bisogno in questo momento" afferro la giacca dall'appendiabiti ed esco sbattendo la porta.
Ho una voglia incredibile di metterle le mani addosso.
Zulema
Sbuffo una nuvola di fumo sui gradini esterni di casa mia.
La notte mi avvolge in una quiete che mi rilassa nonostante senta il peso della decisione che devo prendere. La mia vita è l'esercito ma ultimamente il mio baricentro si è spostato su Maca e sul bambino. Sono loro il centro del mio mondo. Ma penso anche che se perdessi degli amici sul campo, senza che io possa fare nulla per evitarlo, sarebbe un peso con il quale non riuscirei a convivere.Dovere o piacere.
Si tratta di questo.Il tempo scorre e so che devo prendere una posizione ma il terrore di perdere tutto quello che ho, adesso che ho qualcosa da perdere.
Il Pickup di Maca di parcheggia nel mio vialetto proprio davanti a me e un sorriso sincero si disegna sul mio viso.
Non l'aspettavo e vederla mi scalda il cuore. Mi alzo di scatto e la saluto con entusiasmo mentre scende dall'auto "Che sorpresa!"
Sbatte la portiera e mi smorza la felicità del momento: guai in vista.
Marcia incazzata verso di me sventolando una busta bianca "Che cos'è questa?"
Rido "Non lo so.. che cos'è?"
"Non l'ho ancora aperta ma azzardiamo un ipotesi" sale i gradini e me la sbatte al petto "Quante probabilità ci sono che sia la richiesta del tuo arruolamento?"
Ghiaccio.
Il freddo polare direttamente nelle mie vene.Prendo la busta e mi rendo conto che non posso mentirle, non posso scappare e adesso sicuramente litigheremo "Come l'hai avuta?"
Ignora completamente la mia domanda per chiedermi "Mi vuoi lasciare?"
Spalanco gli occhi "Cosa?!"
"Un'altra missione? Sono due anni?" Credo di non averla mai vista così sconvolta "Stai partendo? Te ne stai andando? È così?!"
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EL HILO ROJO
Fanfiction[Il filo rosso del destino è una leggenda popolare di origine cinese diffusa in Giappone. Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima geme...