CAPITOLO 24

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No regrets, just Love

YuukiLe settimane seguenti le passo nella maggior parte del tempo insieme alle persone che amo di più. In cima alla lista ovviamente c'è sempre Zero: stiamo insieme al lavoro, quando torno da scuola e mi passa a prendere, o la sera, quando per il giorno dopo non ho nulla da studiare.Devo ammettere, però, che in questo periodo trascorro buona parte del mio tempo anche insieme a Kaname. Non mi sarei mai aspettata che quel provino mi portasse così tanta gioia, ma soprattutto l'opportunità di migliorare sia come persona, che come cantante.Kaname è davvero uno dei ragazzi più generosi che abbia mai conosciuto. Presumo che il motivo sia che è un artista e che ha un animo nobile, diverso, sempre attento ai particolari e sempre disponibile nei confronti di tutti. Con lui, ogni giorno, scopro modi nuovi di comprendere la mia arte, di farla arrivare agli altri; capisco come fare gli acuti e cerco di eseguire tutti gli esercizi che possono aiutarmi a migliorare. La cosa buffa è che certi esercizi sono strani e non li ho mai visti, ma dopo poco che li faccio, sperimento sulla mia stessa pelle che sono molto utili, visto che canto meglio.Questo pomeriggio io e Kaname, indisturbati, nell'aula di musica che si trova al piano sotto alla mia classe, ci stiamo esercitando.Verso la parte finale della canzone, Kaname con un gesto fluido della mano mi esorta ad alzare il tono di voce. Mi sembra di vedermi, mentre prendo un bel respiro e cerco di andare sempre più su, scoprendo note che mai avevo pensato di raggiungere. Il brano finisce con un una nota lunga accompagnata dal suono del pianoforte, suono che è divino, grazie al mio impeccabile maestro.-Sei stata brava, oggi, Yuuki. - mi dice Kaname, sorridendomi.Io ricambio a mia volta. -Solo oggi?Riesco a strappargli una piccola risata. Non ho idea del perché, ma ho sempre l'impressione che Kaname fatichi a ridere. Forse qualcosa, o qualcuno, nel suo passato, è riuscito a ferirlo in maniera talmente grave che ora non riesce nemmeno a sorridere senza sentirsi in colpa. O almeno, questa è la sensazione che mi dà.-No, lo sei sempre. Sei davvero migliorata molto. - continua alzandosi e cominciando a sistemare le sue cose. Anche oggi, la nostra lezione è finita.-Credi davvero che già a Dicembre sarò pronta per il saggio? Forse è il caso che mi esibisca direttamente in quello di fine anno scolastico...Kaname si siede di nuovo accanto a me, sullo sgabello di fronte al pianoforte, però dando le spalle allo strumento. -Certo che sarai pronta, Yuuki. Hai la voce più bella che abbia mai sentito e non smetterei mai di dirtelo. Però...Kaname si interrompe, mentre io premo uno dei tasti del pianoforte, senza sapere quale nota ho appena prodotto. -Però? - chiedo, e il mio è un sussurro.-Devi crederci. Nessuno è mai arrivato da nessuna parte senza che credesse fermamente in ciò che faceva, Yuuki. E' giusto che tu lo sappia.Premo un altro tasto. -Lo so, Kaname, non c'è bisogno che tu me lo dica...Lui, delicatamente, afferra la mano con la quale stavo "suonando" e la posiziona sotto la sua. Le sue dita guidano le mie e mi fanno produrre alla perfezione un motivetto che mi piace molto, ma di cui non ricordo il nome. Sul mio viso compare un sorriso enorme, che si dissolve nel momento in cui mi volto per cercare gli occhi di Kaname. Lui è concentratissimo, con gli occhi ridotti a una fessura e i lineamenti del volto tirati al massimo.Il motivetto termina, e Kaname mormora: -A volte mi sembra che tu sia così ingenua, Yuuki. Non fraintendermi, non è in senso cattivo, per niente. Però ho come questo impulso, questa voglia, ecco, di proteggerti, di farti sapere come si fa a vivere. Forse è assurdo e ti capirei se ti fossi offesa. Ma ecco, prima ho sentito la necessità di dirti quella cosa. E' ovvia, ma quando si parla di te, Yuuki...non lo so, tutto cambia.Mi trovo a deglutire. Forse il cuore perde anche un battito. In queste settimane, posso dire di aver conosciuto bene il mio maestro di canto, ma non mi aveva mai parlato così...così intimamente, dicendomi cosa ne pensa di me. Ha detto tutto guardando un punto a me sconosciuto, un punto all'interno della tastiera, l'unica cosa al mondo che forse può dire davvero di conoscere Kaname Aidoh.Mi ritrovo a chiedere: -Mi consideri una bambina?Lui sorride, lasciando andare le mie mani e guardandomi negli occhi. -Per niente, Yuuki. E' difficile da spiegare...la tua è un'ingenuità invidiabile. E' qualcosa di puro e genuino, dolce, e posso dire con assoluta certezza che non ho mai conosciuto nessuno come te, Yuuki. A volte ti guardo, ascolto la tua voce, e sento che hai una voglia matta di vivere. E' come se dicessi agli altri che stai cominciando a farlo proprio adesso, che non hai paura, che nessuno ti fermerà. E questo, ogni volta, Yuuki...mi riempie il cuore.Mi scappa un risolino.-Mi trovi ridicolo, vero?-No, no Kaname, per niente. Trovo che sia bellissimo che ci siano delle persone che riescano a esprimersi come lo fai tu. E' come se mettessi l'anima...anche quando parli.-Beh, sono un artista, Yuuki. Diciamo che è il mio lavoro.-Mmmh...vediamo...che nota è questa? - premo un tasto assolutamente a caso.-Sol, Yuuki. Ma potrei anche tirare a indovinare...-Dubito che lo faresti, non sai dire le bugie, tu. E questa?-Fa diesis. Cos'è, un interrogatorio?-Una specie. E adesso ne ho la certezza: sì, sei un artista. Indovini le note, e devo dire che è la cosa più difficile che abbia mai visto fare...Continuo a parlare finchè, a un certo punto, Kaname prende una mia mano tra le sue, e si mette a giocherellare con i braccialetti che ho al polso. -Vedi Yuuki? Lo vedi quanto sei genuina?Sono perplessa. -Sinceramente no...-E invece lo sei. Lo sei eccome...e sono convinto che nella tua vita sia successo qualcosa, qualcosa di radicale, che ti ha cambiata e che ti ha resa ciò che sei.Non sono pronta a raccontargli della mia malattia, ma è davvero bello che questo ragazzo, questo ragazzo dagli occhi tristi, in così poco tempo mi abbia scavato così a fondo.-E' stata una cosa brutta, Kaname. Ma non è ancora arrivato il momento di parlarne.Mi sorride, di nuovo, un sorriso sincero. -Va bene così, sai? A volte sono le cose brutte a renderci migliori, Yuuki. Anche io ho attraversato da poco un momento orribile, ma adesso sono qui, e voglio rimettermi in gioco. La musica senza dubbio saprà aiutarmi.Stavolta sono io ad alzarmi, per sistemare le mie cose. -Stai cercando l'ispirazione, Kaname?-Io? Io cerco l'amore, Yuuki. Solo l'amore è in grado di darti l'ispirazione, di farti vivere, di renderti una persona migliore.E, inspiegabilmente, sono travolta dalla brutta sensazione che, se Kaname mi sembra così triste, oggi, forse è proprio per l'amore. Amore che a me ha saputa dare così tanto...-Un giorno ti racconterò cosa mi ha reso così triste, Yuuki. Ma non ora. Ora sinceramente sono affamato, voglio andare a casa.Io e Kaname usciamo insieme dalla scuola e, vicino al cancello, inaspettatamente, trovo Zero ad aspettarmi. Non riesco a trattenere la gioia nel vederlo e, senza tanti complimenti, mi getto tra le sue braccia.-Ehi...- mi saluta lui, stringendomi forte. -Come sta la mia principessa?-Bene. Come mai sei venuto a prendermi?-Ho una brutta notizia: oggi Hanabusa si è preso il giorno libero e dobbiamo lavorare noi due, in libreria.In un certo senso lo immaginavo: oggi Yori mi ha detto che uscivano insieme, ma elaboro solo in questo momento che quello avrebbe significato che dovevamo lavorare solo io e Zero. Beh, non sono scontenta. Sarei stata con il mio uomo e gli avrei fatto sentire i miei miglioramenti...-Salve. - sento che mormora Kaname.-Oddio, non vi ho nemmeno presentati, che maleducata! Zero, lui è Kaname...il mio insegnante di canto. Kaname, lui invece è Zero, il mio ragazzo.I due si studiano in una maniera che, sulle prime, mi mette i brividi. In particolare, gli occhi di Zero, mentre percorre con lo sguardo il volto di Kaname, si fanno più chiari. Anche Kaname sembra molto meno rilassato, come se i due si stessero dando battaglia in modo tacito, senza che io possa fare niente per intervenire e fermarli.-Ciao, piacere di conoscerti. - dice infine Zero. Ricomincio a respirare.-Il piacere è tutto mio, Zero. - Kaname sorride, educato come sempre. -Non mi avevi detto che avevi un ragazzo, Yuuki.Per tutta risposta, intreccio la mia mano in quella di Zero. Forse non trovavo necessario dire a Kaname di avere un ragazzo, ma, dopo aver visto quegli sguardi, a ripensarci forse non sarebbe stata una cattiva idea.-Ormai siamo insieme da quasi sei mesi. - mormoro.-Sono contento per voi. - dice infine il mio insegnante. -Ora devo andare...è stato davvero un piacere averti conosciuto, Zero.Il mio ragazzo stringe nuovamente la mano a Kaname, e finalmente, comprendendo che tra poco sarà tutto finito, comincio a rilassarmi.-Ah, aspetta, un'ultima cosa, Zero. Credo che tu sia davvero molto fortunato ad avere accanto una persona come Yuuki...non farla soffrire, d'accordo?Per la seconda volta in così poco tempo, il mio cuore perde un battito. Zero riduce gli occhi a una fessura, ma sorride.-Mi ritengo l'uomo più fortunato al mondo. Hai la mia parola, Kaname.Vedo la figura alta e snella che è Kaname allontanarsi sempre di più. Quando è a una certa distanza, Zero gira i tacchi e va alla macchina senza aspettarmi, e io devo corrergli dietro per stargli al passo.-Zero? Zero ma...che ti prende?Lui apre la portiera dell'Audi ma non sale. Si volta e mi guarda con occhi enormi. -Non mi piace per niente.-Cos...-Kaname, Yuuki! Non mi piace per niente. Non mi piace il modo in cui ti guarda, come ti parla...Io gli vado vicino, mantenendo sempre però la portiera tra di noi.-Zero...calmati. Stai facendo una scenata di gelosia, lo sai? Ne sei consapevole?Lui respira a fondo, cerca di guardare tutto tranne che i miei occhi, ma alla fine cede.-Sono geloso, Yuuki, sì. Stai molto con quel ragazzo – che tra le altre cose è molto carino – e potresti subire il suo fascino da artista...Mi metto a ridere, proprio come una bambina spensierata. -Fascino da artista? Zero...mi fai...mi fai morire!Credo che Zero cerchi con tutto se stesso di rimanere serio, ma alla fine cede e si lascia andare a un sorriso. -Non...non ridere, Yuuki, io sto dicendo la verità!Faccio il giro della portiera dell'auto, in modo che tra noi non ci sia più niente, rimuovendo ogni ostacolo. Mi arrampico sulle sue spalle e faccio pressione sul suo collo, in modo che si abbassi. E così, quando la sua bocca è a un centimetro dalla mia, sussurro: -Sono tua. Di nessun altro, Zero. Solo tua. Fidati di me.Poi lo bacio, un bacio nel quale perdo la condizione del tempo. Sento come se stessi perdendo i miei confini, ma proprio in quell'istante, istante in cui percepisco di cadere, Zero mi avvolge facendo aderire i nostri corpi alla perfezione. Mi aggrappo alle sue spalle, ai suoi capelli, al suo corpo, divorando le sue labbra. Dimenticandomi chi sono, per l'ennesima volta.Lo voglio. Lo voglio così tanto...A un certo punto, insieme, perdiamo anche la forza nella gambe e io mi trovo seduta su di lui, che a sua volta è seduto sul sedile della macchina. Con le mani afferro la sua maglietta al livello del petto, poi scendo, infilandole sotto la stoffa, e tocco la sua pelle. Geme quando percepisce le mie mani e, come di riflesso, mi morde voracemente il labbro.-Yuuki...Non riesco più a controllarmi. Non so nemmeno io cosa mi spinga a fare tutto questo, so solo che se ha dei dubbi è mio dovere cancellarglieli. Ho così paura di perderlo che solo al pensiero che qualcosa tra noi non funziona più sento che il mio corpo perde consistenza.-Voglio fare l'amore con te, Zero. - mormoro. Lui sorride, riaprendo gli occhi.-Non qui, amore mio. Non...adesso.Lo bacio di nuovo. Non riesco ad aspettare. Lo desidero, lo desidero troppo. Non so come, ma trovo la leva per abbassare lo schienale e, in un battito di ciglia, ora lui è disteso sotto di me. Non so dove riesco a trovare questa audacia, anzi, molto probabilmente non lo saprò mai. Bacio il suo collo, e, lentamente, risalgo fino a raggiungere le sue labbra, di nuovo...-Ti prego, Yuuki. Non in macchina. - mormora Zero con voce roca.Trovo la forza di fermarmi. Apro gli occhi e, ancora con il respiro affannoso, gli chiedo scusa. Lui si limita a stringermi a sé.-Scusa se a volte sono così stronzo, piccola. La verità è che tu non mi dai alcun motivo per essere geloso. Non so cosa mi sia preso.Sono appoggiata sul suo cuore, e lo sento battere freneticamente. Credevo che la musica fosse il suono più bello del mondo ma nulla è davvero paragonabile a quello che sto sentendo adesso: il battito del cuore dell'uomo del quale mi sono innamorata.Teenage Dream – Katy PerryYoriAspettare non mi è mai sembrato così snervante come ora. E' come se la mente portasse a galla tutto ciò che cerchi di nascondere, o di nasconderti, peggio ancora, e la cosa più buffa è che viene a galla così, a caso, come sprazzi di luce. E ti sconvolge, come un fulmine a ciel sereno.Mentre aspetto Hanabusa mi ritrovo a pensare a lui, a quanto sia bello il suo sorriso, a quanto sia sbagliato quello che sto pensando, a quanto sia felice quando sto con lui e al fatto che riesce a non farmi pesare nulla, e rende viva la semplicità che possiamo raggiungere quando non ci preoccupiamo di ciò che ci ferisce.Quando sto con lui, dimentico Kevin. Anzi, mi sembra una cosa talmente lontana e talmente staccata dalla realtà da non riconoscermi più in quella ragazzina buffa e dolce che aveva scoperto l'amore con un uomo molto più vecchio di lei. No, non sono più quella persona.-Ehi, stavi pensando a me?Hanabusa arriva, a sorpresa, e mi abbraccia forte forte. Nel calore delle sue braccia temo di svenire, ma al contempo mi sento al sicuro, a casa.-Può essere...- gli rispondo. -Allora, dove mi porti oggi di bello?-E' una sorpresa. - dice Hanabusa. Mi viene vicino e tira fuori dalla tasca una bandana dall'aspetto strano e i colori sgargianti. -Non guardarmi male, è di mia sorella...però mettitela.-Co-cosa?-In modo che ti copra gli occhi, non in testa, sciocca!E così, il biondo mi aiuta a mettere la bandana in modo che non veda niente. Poi sento le sue dita afferrare saldamente le mie per condurmi alla sua macchina.-Hanabusa...-Tranquilla. Ti fidi di me?Sorrido. Desidererei con tutta me stessa vedere il suo volto ora, un momento prima di sapere la mia risposta, per capire se si sente come se stesse cadendo da un baratro, o se è tranquillo. Io decisamente più la prima ipotesi.-Credo di sì. - dico infine.Dopo circa un'ora estenuante di macchina, Hanabusa mi aiuta a scendere e afferra la mia mano. Mi sento decisamente impedita senza poter vedere dove vado, però mi ha chiesto di fidarmi di lui ed è esattamente quello che farò, senza rimpianti.Improvvisamente si ferma e si mette dietro di me, cingendomi la vita. Sento il suo respiro al livello del mio orecchio destro, caldo e rassicurante, e non posso fare a meno di arrossire. A volte, stare con lui, mi fa sentire come un adolescente alla prima cotta, ma è qualcosa di meraviglioso. Questo è quello che sei in grado di farmi, Hanabusa. Farmi sentire me stessa, anche quando dentro di me tutto è spezzato.-Ti sei fidata. - mormora lui. -Adesso dovrai farlo ancora per un po'.-E' un gioco?-Una specie. Cosa senti?Mi concentro sui rumori e gli odori che possono arrivarmi. La temperatura è un po' più calda di quando siamo partiti, e l'aria sembra essersi fatta più umida. C'è odore di salsedine, che mi ricorda tanto le vacanze con Yuuki di quest'estate e il mio contratto di lavoro; poi eccolo, il verso di un gabbiano, a pochi metri da me.-Mi hai portato al mare?Lui ride, piano. -Sì.Finalmente mi toglie la bandana, per scoprire davanti a me uno dei tramonti più belli che abbia visto in vita mia. Per un attimo dimentico addirittura che è autunno: potrebbe benissimo essere estate, potrei togliermi i vestiti e fare il bagno, nessuno me lo impedirebbe perché sono libera, libera come l'aria che respiro.-Hanabusa è...meraviglioso! Grazie, io...-Sto così bene, con te. - sussurra lui, stringendomi un pochino più forte. Poi comincia a canticchiare una canzone che mi è familiare...-Let's go all the way tonight,no regrets, just love...we can dance until we die,you and I, we'll be young forever...Mi volto, trovandomi a pochi centimetri dal suo viso. So benissimo cosa voglio che succeda e la cosa pazzesca è che non ne sono spaventata, ma mi rendo conto che aspettavo questo momento da tempo infinito. Non ho paura, per niente.Ho praticamente le mie labbra sulle sue, quando mormora: -No regrets, just love.Amami e basta.E' quello che farò, mi ritrovo a pensare.Quando chiudo gli occhi so benissimo cosa aspettarmi, le sue labbra calde e le sue braccia che si fanno largo per conoscere il mio corpo. Ma non arriva niente di tutto ciò.Hanabusa si allontana leggermente, io riapro gli occhi, e quello che vedo mi spaventa. Hanabusa è praticamente sbiancato.-Cosa c'è? - chiedo in un sussurro.-C'è...c'è quell'uomo che non la smette di fissarti, Yori.Non avrei mai e poi mai creduto che succedesse così. Sono sempre stata convinta che non lo avrei rivisto mai più e che un giorno avrei guardato indietro mettendomi a ridere per il grande errore che avevo commesso, e cioè quello di innamorarmi di Kevin White.-Che diamine ci fai, qui?In un primo momento, Kevin mi sembra spiazzato. Come se vedermi con un altro uomo lo ferisse veramente, al centro del petto. Come se davvero gli importasse qualcosa di me.-Yori...-mormora. Istintivamente, faccio un passo indietro e mi avvicino ancora di più ad Hanabusa, come se potessi immergermi nel suo petto.-E' lui? - mi chiede il biondo.-Sì. - rispondo. La mia voce potrebbe essere più flebile?Hanabusa, di riflesso, mi stringe a sé come a farmi da scudo. I suoi occhi non sono mai stati così chiari: sembra che desideri spezzare in due qualsiasi cosa incontri.-Yori, io...non credevo di trovarti qui. Ero semplicemente venuto per fare un giro...Faccio pressione sul petto del biondo in modo che mi liberi, ma afferro comunque una sua mano. -Ho saputo che ti sei trasferito a Tokio e che questa primavera ti sposerai.-Sì...- mormora. -Sì, Yuri, sono stato trasferito a Tokio. - ripete poi, come per infondersi del coraggio. -Ma non mi sposo più. - aggiunge poi con voce solenne.Un tonfo al cuore mi distrae, ma è solo per qualche secondo. So benissimo che quello che ho sentito è l'eco dell'amore che ho donato a quest'uomo, e so ancor meglio che lui non si meritava nulla di ciò che mi ostinavo a donargli. Trovo la forza di non piangere.-Non ti sposi?-Certo che no...non potevo, Yori, io...io amo te. Lo hai sempre saputo che amo te. Ho avuto tanti dubbi ma finalmente ho deciso e non c'è nulla che potrebbe farmi cambiare idea. - Kevin fa un passo avanti. E' davvero bello, con quell'aria da intellettuale, gli occhiali grandi e piedi scalzi. Sembra quasi più giovane. E mi ama.Ama me.-Kevin...- mentre pronuncio il suo nome, stringo più forte la mano di Hanabusa. Non voglio fidarmi di lui, so che non devo farlo, e ho bisogno di attaccarmi ad Hanabusa per essere certa che lui mi salverà da quest'agonia. Non ho mai avuto così tanta paura come adesso.-Come osi venire qui e farla soffrire così tanto? - chiede Hanabusa, con un tono di voce basso e che esprime disprezzo. -Tu l'hai tradita, l'hai presa in giro, sempre...e adesso vieni qui e pretendi anche che lei ti stia ad ascoltare?-Hanabusa...- lo chiamo, ma lui lascia andare la mia mano e si avvicina a Kevin.-Lasciati dire che sei un mostro! L'hai usata solo per sentirti meglio e l'hai gettata via quando ti ha fatto comodo. L'hai fatta innamorare di te, poi l'hai spezzata in due. Mi fai schifo...e lei sa benissimo che dovrebbe odiarti, ma ha un cuore talmente grande e forte che ti sta addirittura a sentire!Kevin non risponde. Probabilmente perché crede che quello che Hanabusa dice sia vero e perché percepisce l'enorme errore che era la nostra relazione.Aidoh afferra Kevin per il colletto della giacca e lo scuote con una forza che non pensavo possedesse. -Devi stare alla larga da lei, mi hai capito? Tu sei sbagliato...sei sbagliato, per lei!Troppo velocemente perché possa fare qualcosa, Kevin colpisce Hanabusa con un colpo molto violento. Mi ritrovo a urlare, ma il grido non è ancora finito, quando il biondo restituisce il colpo.-No, fermatevi! - strillo, ma nessuno dei due mi ascolta. Continuano a picchiarsi e colpirsi come dei bambinetti delle medie e io rimango come un imbecille a guardarli, senza poter fare nulla di concreto. A un certo punto, Kevin spinge Hanabusa con talmente tanta forza che lui perde l'equilibrio e cade sulla sabbia. Kevin, poi, prepara il braccio per sferrare un altro colpo, ma io mi scopro capace di fare una cosa che non credevo sarebbe successa mai e poi mai.Mi metto in mezzo.Cado proprio tra le braccia di Hanabusa, e la prima cosa che sento è un dolore terribile al livello della guancia. Sembra un taglio perché pulsa, ma non sento né l'odore né il sapore del sangue. Probabilmente è solo una botta.Nessuno si muove più. Sento la sabbia tra i capelli e il profumo di Hanabusa, così forte e rassicurante. Poi, improvvisamente, rimetto tutto a fuoco, come dopo essermi svegliata da un sogno...o un incubo.-Yori...Yori! Per l'amore del cielo, guardami! - urla Hanabusa. Mi prende tra le braccia e mi solleva come se non pesassi nulla.-Yori...- mi chiama Kevin.-Sta' lontano da lei. Guarda cosa le hai fatto!Vorrei dire ad Hanabusa che sto bene, ma non ce la faccio. Sto tremando come una foglia e sembra che tutto il mondo si stia spostando non solo di qualche centimetro, ma di chilometri interi. Nessuna certezza è rimasta con me, è scivolato via tutto.E' questo quello che succede quando si spezza ogni parte del tuo corpo? E' questo che ti fa l'amore, dunque, quando ti lascia andare via?-Hanabusa. - riesco a biascicare. -Puoi...portarmi a casa?Lui mi bacia la fronte in modo dolce e assolutamente inaspettato. -Ti tengo. Ti porto via di qui, Yori, è...tutto a posto.Mentre ci allontaniamo sempre di più, sento Kevin che urla che non avrebbe mai voluto farmi del male.In macchina Hanabusa mi poggia sui sedili posteriori e viene vicino a me. Mi sussurra di stargli vicino e io mi raggomitolo come se fossi un piccolo gatto vicino al suo corpo. Lui mi accarezza, mi scalda, mi sussurra parole dolcissime, come ad esempio che sono forte, che ce la devo fare a superare tutto questo. Che non mi lascerà mai.-Non dovevi metterti in mezzo, piccola. Guarda come ti ha ridotto...-mormora accarezzandomi il livido sul volto.-Non sopportavo ti facesse del male, Hanabusa.Non so perché, ma stupide lacrime cominciano a solcarmi il viso e non trovo la forza di fermarle. Comincio a piangere tra le braccia di Hanabusa, come una bambina spezzata e lui subito rimane a guardarmi. Poi, timidamente, si china e comincia a baciare ogni lacrima che cade.-Non deve andare per forza così, Yori. Non deve. C'è sempre qualcosa che può salvarci...Io lo stringo fino a fargli male, credo. Certo che c'è, una salvezza.-Salvami tu. - sussurro. -Salvami tu, Hanabusa.Non so per quanto tempo rimaniamo così. So solo che fuori fa già buio, quando mi aiuta a distendermi, mi da un leggero bacio sulla fronte e va al posto di guida.Forse sto già dormendo, forse sono impazzita, ma prima di accendere il motore, sento che sussurra: -Devi solo darmene la possibilità, amore mio.

Just believe (Zero X Yuki)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora