CAPITOLO 25

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L'amore la vergogna non la conosce

Yuuki-Alla fine credo di essermi innamorata di lui, Yuuki.Oggi fa un freddo che non sentivo da tanto. E' Novembre, in effetti, ormai, e l'inverno ha già divorato quel poco che rimaneva dell'estate, portando venti gelidi e la pioggia, pioggia che io non ho mai amato. Oggi Yori non è venuta a scuola, così l'ho chiamata, sulla strada del ritorno, per sentire come sta.Avrei preferito non farlo.Quando vivi nella tua bolla perfetta non ti rendi assolutamente conto di ciò che succede agli altri, io ora lo posso dire con certezza, ma la cosa che fa più male è che non sono nemmeno stata in grado di accorgermi che la mia migliore amica stava morendo, nel vero senso della parola. Mi ha detto tutto. Mi ha detto che ieri è uscita con Hanabusa, che si stavano divertendo come matti, che stava andando tutto alla perfezione...almeno finchè non è arrivato Kevin.Quel lurido bastardo l'ha picchiata. Certo, Yori me lo descrive come un incidente ma non posso fare altro che rimanere disgustata di fronte a una cosa del genere. E' orribile...ed è successo a Yori, alla mia Yori, che avevo giurato di proteggere, ancora quando ero piccolina. Ho fallito, e me ne rendo conto mentre attraverso la strada che mi separa dalla libreria di Kaien.In mezzo a tutti questi pensieri, mi sono anche persa l'ultima frase di Yori.-Scusa tesoro, puoi ripetere?-Ho detto che mi sono innamorata di lui, alla fine, Yuuki. Mi sono innamorata di Hanabusa e non posso fare niente, adesso, per tornare indietro.Quasi non mi scoppia il cuore dalla gioia. -Yori...ma è una cosa bellissima!-E' una cosa sbagliata, Yuuki. Io volevo che rimanesse fuori dai miei problemi, che non avesse niente a che fare con Kevin e me...invece guarda cosa gli ho fatto. Ieri si sono picchiati per me...per me, Cristo.So benissimo che ritarderò, ma non ho nessuna intenzione di infilarmi in libreria finchè non avrò messo le cose in chiaro con Yori. -Non è una cosa sbagliata. Amare non è mai sbagliato, Yori! Perché fai questo? Perché rovini quello che ti viene dato? Reagisci! Smettila di vivere nel passato, perché non fa altro che distruggerti!-Yuuki, ascolta...-No, ascoltami tu, Yori. Io non ti ho mai vista così felice e così viva. Mai. E sappiamo tutte e due che se sei così è grazie ad Hanabusa. Lo so, Yori, io non posso scegliere per te...ma pensa a cosa ha fatto quel ragazzo per te. Ti ha trasformata. Ti vedevo, sai? Mentre eri con Kevin. Ed eri una persona che sopravviveva. Non metto in dubbio che l'amassi, ma c'era qualcosa di completamente sbagliato, di marcio, in quell'amore, Yori, e sono sicura che te ne sei accorta anche tu. Hanabusa è...così genuino. Così giusto. Devi...devi solo crederci.Non c'è alcun rumore. Non un soffio di vento, o il cinguettio degli uccelli. Il nulla. Credo, addirittura, che Yori abbia smesso di respirare.-Sei davvero cambiata tanto, sai Yuuki? - mormora. Credo che stia piangendo, anche se non ne sono completamente sicura, perché non la posso vedere. -Adesso sei tu a tirare fuori dal baratro me, non più il contrario.Verso sera, io e Zero chiudiamo il negozio poco dopo aver salutato Hanabusa. Ha il labbro inferiore leggermente rigonfiato sulla parte destra e il polso sinistro fasciato, ma per il resto sta bene. Una cosa che ho notato e che mi ha fatto davvero stare in pena, è che sembra spaventato, probabilmente perché deve aver visto la reazione di Yori – e sicuramente anche il livido che ha sulla guancia. Non abbiamo, comunque, mai accennato alla rissa, e men che meno abbiamo parlato di Kevin.Zero mi prende per mano e mi conduce al suo appartamento, sopra la libreria. Ci sediamo sul divano, io appoggiata alla sua spalla, e cerco di rilassarmi mentre lui mi accarezza i capelli.-Va tutto bene, piccola?Improvvisamente sento il bisogno di sfogarmi, di dire tutto quello che mi spaventa. Se non lo posso fare con Zero, d'altronde, con chi potrei farlo?-Ho tanta paura per Yori, Zero. E anche per Hanabusa. Ero così felice che uscissero insieme, che finalmente Yori smettesse di pensare a Kevin...e invece guarda cosa è successo.Lui mi dà un lieve bacio sulla tempia. -Ieri notte, dopo aver portato a casa Yori, Hanabusa è venuto da me. Era irriconoscibile, non riuscivo proprio a calmarlo. Continuava a dire che sarebbe andato a spaccare la faccia a quello stronzo e che lo avrebbe ammazzato di botte. Non so come ho fatto, ma l'ho convinto a bere una tisana e poi l'ho accompagnato al pronto soccorso.Sento Zero prendere un respiro profondo.-Non lo avevo mai visto così...ma sai cosa ti dico, amore? Che è stato anche troppo bravo. Se qualcuno avesse fatto una cosa del genere a te...- mi stringe un pochino più forte, e io mi beo del suo tocco. Ogni notte, ogni istante, benedico la buona stella che ha fatto si che io e Zero ci trovassimo.-Comunque io ho detto ad Aidoh che secondo me Yori è innamorata di lui. Non ho dubbi, a riguardo. Ha solo paura...ma ne avrei anche io, se avessi passato tutto quello che ha passato lei.Assaporo il profumo della sua maglietta e gli do un bacio sulla scapola. -Vorrei solo che fossero felici, Zero, come lo siamo io e te.Lui mi prende il volto tra le mani e mi da un piccolo bacio sull'angolo della bocca. -Sei davvero felice, con me?Per tutta risposta, gli regalo un bacio che è la pura continuazione di quello che ci siamo scambiati ieri, in macchina, pieno di lussuria e voglia. Guidata non dal mio corpo ma da qualcosa di molto più primitivo, che non riesco né a vedere né a capire, lo scavalco con una gamba e la avvolgo attorno al suo corpo, sedendomi sopra di lui. Probabilmente stupito dal mio gesto, Zero geme nella mia bocca. Poi prende a baciarmi il collo, lasciando una scia di baci fino al lobo, e sento che le sue mani, incontrollabili, cercano un contatto diretto con la mia pelle. Lo trova, e stavolta sono io a gemere, a perdere il controllo, e senza potermi fermare, inarco la schiena sentendomi ancora più vicina a lui.-Yuuki...- mormora Zero. -Mio...papà non-non c'è...Era questo ciò che aspettavo da troppo tempo. Un tempo che mi è sembrato infinito, insopportabile. Desidero con tutta me stessa appartenergli ancora, ancora e ancora, almeno finchè il mio cuore batterà.Lui afferra saldamente i miei capelli e mi tira leggermente indietro, senza farmi male. -Vieni con me. - mi dice, con gli occhi che bruciano.Lascia che mi alzi, poi mi prende per mano, ma con mia grande sorpresa non mi porta nella sua camera da letto, ma entra nel piccolo bagno che c'è accanto.Di nuovo, senza sforzo, le nostre labbra si uniscono. Quasi ci facciamo male, per colpa del nostro desiderio che non si ferma, ci consuma inesorabilmente. Non sono più timida come la prima volta, con mia grande sorpresa...desidero solo donargli tutta me stessa, corpo e anima, senza alcun rimpianto.-Nella doccia...- mormora a un certo punto Zero al mio orecchio, e ha la capacità di stupirmi. Non ho la più pallida idea di come cominciare, di come comportarmi...ma se c'è lui, posso farcela.Così ci ritroviamo davvero sotto la doccia, ancora vestiti. Non so come, ma il getto d'acqua comincia a spruzzare ovunque, bagnandoci e rendendo i miei capelli fradici. Zero afferra i miei vestiti pesanti e senza fatica, senza impaccio, me li toglie, facendomi rimanere solo in biancheria intima. So che dovrei fare la stessa cosa con lui...Afferra il mio viso tra le mani. -Non avere paura, amore.Il mio corpo reagisce tremando, ma non è per la paura, è per il desiderio. No che non devo essere spaventata...voglio semplicemente rendere felice il mio uomo. Ora, e per sempre.Ancora una volta faccio una cosa che non mi aspettavo mai di fare. Ma non mi vergogno: l'amore la vergogna non la conosce, la sradica e la distrugge. Gli tolgo i pantaloni, lentamente, poi i boxer. Il cuore quasi non mi scoppia ma devo ricordarmi che non devo aver paura, che sono sempre io, che lo faccio per lui, Zero, l'uomo che ha dato forma alla mia esistenza.Io, la timida Yuuki, quella che non sapeva niente di queste cose, mi immergo nel ventre di Zero, e faccio una cosa che so che esiste ma che non ho mai lontanamente immaginato. Ho sentito molte ragazze sussurrarne il nome tra i corridoi, poi riderne amaramente, come se fosse una cosa orribile, o peggio, come se non avesse niente a che fare con i sentimenti e fosse semplicemente un gesto che rende adulti. Io non sto facendo niente di tutto questo...io cerco di esprimere il mio amore, la mia gratitudine e tutto quello che provo in un gesto che non sa di schifo ma che sa di noi, di me, di Zero, del quale non posso vedere il viso, ma sono sicura che è felice...deve esserlo, perché lo sono anche io.E la certezza arriva. Sento che mormora, con voce spezzata: -Oddio sì, Yuuki...Immerge entrambe le mani nei miei capelli esortandomi a continuare, indicandomi il ritmo che devo seguire e per indurmi a non smettere quello che sto facendo. Il movimento dei suoi fianchi, fluido e sensuale, mi aiuta ancora di più. Sto molto attenta a non fargli del male, a non essere troppo brusca...e mi stupisco di ciò di cui sono capace. Mi stupisco, ancora una volta, di non diventare rossa come un peperone, fermarmi e sgattaiolare via dal bagno.Il corpo di Zero è scosso da mille spasmi, ma riesce comunque a fermarmi, e dice: -Piccola...basta, vieni qui.Mi sollevo e lui mi bacia, immergendo la lingua nella mia bocca e assaporando il gusto della sua stessa eccitazione. Finalmente riesco a togliergli la maglietta, tastando con le dita il suo petto perfetto, soffermandomi sul cuore per percepire il suo battito impazzito.-Questo è quello che mi fai, Yuuki. - mormora, prima di togliermi gli ultimi vestiti che mi sono rimasti. Non ho assolutamente più paura.Non so esattamente come faccia, ma riesce a sollevarmi. Mi dice: -Avvolgi le gambe attorno alla mia vita. - e io obbedisco. Così, proprio così, in un istante, sento che entra dentro di me, che mi spezza, mi lacera. Poi, tenendomi saldamente, si gira e mi fa aderire al muro. Qui inizia la nostra danza.Il dolore questa volta è stato decisamente più sopportabile, un dolore fantastico, oserei dire; un dolore che inevitabilmente segna la vita di una donna e la fa diventare tale. Cominciamo a muoverci, prima lentamente, poi sempre più decisi, guidati dalla passione, dalla voglia e dal nostro stesso amore. Lui lascia scie di baci incandescenti sul mio collo, e a un certo punto sussurra: -Dio, sei fantastica. Ti amo così tanto, Yuuki...Ed è con questa consapevolezza, con questa certezza magnifica, che ha segnato ogni parte del mio cuore e che è scritta indelebilmente sulla pelle, che il mio corpo esplode. Anche Zero viene insieme a me, poi mi trascina giù, sedendosi sul pavimento della doccia e cullandomi come se fossi una bambina. Siamo occhi negli occhi: il mio mondo è nel suo. E' questo l'istante in cui ci si sente nudi davvero: il momento nel quale permettiamo alla persona che ci sta accanto di vedere la beatitudine del nostro volto dopo aver fatto l'amore, dopo aver concesso all'altro non solo il corpo, ma l' esistenza, l'anima stessa.-Ehi...- sussurra. Poi mi dà un leggero bacio sulle labbra. -Tutto ok?Io annuisco. Non credo di essermi mai sentita più viva di così.Le carezze che mi regala sono come acqua per un bambino che sta morendo di sete. Non riesco a immaginare come la mia vita sarebbe stata se non lo avessi incontrato, e peggio, non so come potrebbe essere se lo perdessi. L'acqua della doccia, intanto, continua a bagnarci e a riscaldarci col suo getto continuo.-Ti amo tanto anche io, Zero. - sussurro alla fine.Siamo nella camera da letto di Zero. Fuori ormai è buio, e fra poco dovrò tornare a casa, ma non ci riesco proprio ad andare via da questo letto, non finchè Zero almeno mi pettina i capelli. Ci siamo rivestiti, dopo aver fatto l'amore, siamo sgattaiolati in camera e ci siamo asciugati. Assomigliavamo tanto a due pulcini bagnati e innamorati, devo ammettere, subito dopo la doccia.-Com'è che sei capace di pettinare? - chiedo a un certo punto.Lui mi bacia proprio sulla nuca, poi riprende il movimento con la spazzola. -Non ci vuole un brevetto, sai? Sono tutti bravi a spazzolare...se mi chiedi di farti una treccia potrei seriamente andare in crisi, però.Ridacchio un po'. Metterei immediatamente la mia firma per rimanere così per sempre, senza impicci. Io e Zero spensierati e perfetti...cosa chiedere di più?A un certo punto mi viene un idea: afferro il cuscino di Zero e glielo sbatto in faccia. E' chiaro quello che voglio: una vera e propria guerra. Lui spalanca gli occhi, facendo finta di essere inorridito. -Mi hai appena colpito...con un cuscino?Io non posso fare a meno di ridere. Lui prende un altro cuscino che trova appoggiato a una poltrona, e così cominciamo a farci battaglia, proprio come se fossimo dei ragazzini che non hanno voglia che di giocare. E' ovvio che vince lui: riesce a portarmi via il cuscino, si mette in ginocchio sopra di me e mi blocca i polsi sopra la mia testa.-Presa...- mormora. -E adesso cosa ne facciamo di te?Per tutta risposta, io mi mordo il labbro.Lentamente, la battaglia perde ogni suo tipo di consistenza e gli occhi di Zero si ammorbidiscono, e lo fa anche il suo corpo. E' come se cedesse, e lo noto dai suoi occhi. Si china con una lentezza straziante, e mi bacia in un modo mai sperimentato prima. Le mie mani sono ancora una volta tra i suoi capelli, e non mi vergogno ad ammettere che lo desidero ancora, lo voglio ancora...Il suo cellulare prende a squillare.Si stacca a malincuore, concedendomi un velocissimo bacio. Io cerco di mettermi seduta composta, dal polso mi sfilo un nastro per capelli e comincio a farmi la coda, senza staccare gli occhi dal mio uomo. Lui guarda il display, e oserei dire che sbianca. Mi osserva attentamente, poi riguarda il display...alla fine risponde.-Pronto? Zia?Castle of Glass – Linkin' ParkZeroLa paura attraversa il mio corpo e gela il sangue. Non sento più nulla, se non la voce di mia zia che arriva come qualcosa di remoto, lontano e malsano. Il matto sono io, però, ed è una cosa da specificare. Non sono più nella mia stanza insieme a Yuuki, non sono più il ragazzo spensierato e innamorato: divento nel giro di un istante un uomo vecchio, dal passato orribile e impossibile da cancellare.-Zero...Hanako ha bisogno di te. E' stata appena portata all'ospedale...è arrivato il momento, Zero. Il bambino sta per nascere.Non trovo le parole, di nuovo. Non le ho mai trovate in queste situazioni ma ora come ora mi sento un uomo solo e smarrito e incapace di vivere.Il bambino.-Zero, mi stai ascoltando? Devi tornare a Usutzuku, adesso.Yuuki, amore mio...In qualche modo, cerco di rispondere. Devo farlo o farò preoccupare mia zia Karilin e non è proprio il caso. -Cerco...cerco di arrivare appena posso.I miei occhi sono immediatamente in quelli di Yuuki, che mi guarda senza capire. Mi afferra una mano, e io gliela stringo fino a farle male.Il bambino.-Va bene, Zero. - mormora Karilin. -Ecco...Probabilmente dovrebbe darmi qualche parola di conforto, ma questa non arriva, né dopo un istante, né mai. Sa esattamente cosa io e Hanako stiamo per fare: cioè mentire sul bambino dicendo a tutti che in realtà è di Kaito.-Buona fortuna. - borbotta infine, e sento che riattacca.L'unico motivo che mi costringe a non urlare, a non impazzire, a non rinunciare una volta per tutte a ciò che sono, è il marrone intenso e dolce degli occhi di Yuuki. Forse anche la forza che trasmette nel punto in cui mi stringe la mano.Per un attimo è tutto sfocato, tutto perde consistenza, colore e luminosità. E' chiaro come la neve che non sono minimamente pronto a diventare padre, ma la cosa che mi spezza letteralmente, la cosa che mi impedisce di respirare è che so che devo andare via da lei. Che la perderò. E glielo direi, so che in fondo glielo devo dire ma non ce la faccio...-Zero?So che Yuuki mi sta parlando, so che probabilmente si sta preoccupando a morte per me, che vorrebbe delle spiegazioni. Vedo solo i suoi occhi ma non percepisco nient'altro. Potrei essere in una stanza buia, potrei essere sul punto di morte, potrebbero ferirmi con mille lame affilate: non cambierebbe nulla. E tu non guardarmi così, amore mio, non ti merito.-Zero?!Non ti ho mai meritato, mai. Nel tuo cuore enorme e puro lo hai sempre saputo, vero, dolce amore?-Zero, guardami! - grida Yuuki, svegliandomi bruscamente dal mio incubo e facendomi tornare alla realtà solo grazie alla sua voce. Ha gli occhi spalancati e trema come una foglia. Il mio viso è tra le sue mani, mani che sono diventate gelide.-Cosa c'è? - chiede dolcemente. Come se in qualche modo la colpa fosse sua. Come se il lurido, orribile e subdolo bastardo non fossi io, io, quello che ha rovinato la vita di troppe persone...-Zero...mi stai spaventando a morte. - sussurra Yuuki, e qualcosa le attraversa lo sguardo: è panico, panico puro. Cristo lo so che hai paura anche tu di perdermi, amore mio. Ne ho anche io e mi sta divorando, staccando a morsi ogni pezzetto della mia pelle...-Io...- sussurro. Mi auguro che mi senta perché non so se avrò il coraggio di ripetere. -Io devo andare via...devo tornare a casa, Yuuki.-Tornare a casa? - chiede. La voce le trema e così fa anche tutto il suo corpo.-Devo...sì...io, io -Perdonami, amore mio. Sono egoista e una persona di merda ma ti prego, perdonami.-Mia zia sta male, Yuuki...ha avuto un incidente e ha bisogno di me, io...-Tua zia? Oh mio dio, Zero! Ma come sta?-Non è...- perché devo sempre mentirle? Perché devo riempire il suo mondo bellissimo di sporche e inutili bugie? -Non è niente di grave, amore mio. Però ha bisogno di me...Yuuki fa un respiro profondo che ha la forza di scrollare anche me. Si alza in piedi, prendendomi le mani e aiutandomi a tirarmi su. -Devi andare da lei immediatamente, Zero. Ti aiuto a prepararti la roba...- come un fulmine apre il mio armadio, prende un borsone e comincia a infilarci dentro tutto ciò che crede mi sia utile. Mi ci vuole un buon minuto per smettere di fissarla e cominciare a muovermi, ma lei non fa domande perché credo stia pensando che sia sconvolto per mia zia. Dopo poco, il borsone è pronto.-Yuuki – la chiamo, afferrandole il polso. Non me n'ero reso conto, ma tremo anch'io come una foglia. Padre. Il bambino. Yuuki, piccola Yuuki...-Puoi accompagnarmi alla stazione? - le domando con un filo di voce.Lei mi stringe forte. Annulla lo spazio tra noi e mi avvolge tutto, anche se effettivamente è più piccola di me, infondendomi un calore che fa male e bene allo stesso tempo.-Certo. Andrà tutto bene, Zero. - mormora, poi mi bacia proprio il punto in cui arriva con la testa, il centro del petto. -Andrà tutto bene. Te lo prometto.Non ho mai guidato così di merda, e la dimostrazione è il volto di Yuuki che, nel momento in cui abbandoniamo il veicolo, è pallido. In effetti sono stato uno stupido; lei mi aveva chiesto di prendere un taxi ma avevo preferito venire con la mia macchina. Non guidare avrebbe significato concentrarmi sui miei pensieri; concentrarmi sui miei pensieri avrebbe significato morire dentro. Avrei preferito guidare direttamente fino a Usotzuku ma sia Yuuki che la mia coscienza hanno insistito affinchè andassi alla stazione e prendessi un treno.Non ci metto molto a prendere il biglietto e non passa più di mezz'ora da quando siamo arrivati che per me arriva già il momento di partire. Ho sempre ammirato l'efficienza del Giappone nei trasporti, anche se ora mi rendo conto che è un pessimo momento per notarlo. Ma funziona così, no? Ci rendiamo conto delle cose belle solo quando tutto il resto va male e ci distrugge.Salgo sul treno e mi giro verso Yuuki, che invece rimane giù. Avrei voluto con tutto me stesso portarla con me, se non stessi andando a diventare padre. E la cosa che più mi fa schifo è che ho tirato un sospiro di sollievo quando è stata lei a dirmi che non poteva venire con me, perché i suoi non glielo avrebbero mai permesso.Ci guardiamo per un po', forse bloccati entrambi dalla paura. Come sempre, è lei a tirarmi fuori dal baratro.-Andrà bene, Zero. Cerca di stare tranquillo, fra un po' sarai da lei.Sarò da lei e diventerò padre, diventerò padre, amore mio.Le prendo il viso tra le mani raccogliendo una piccola lacrima che sta scendendo. -Shhh, piccola, shhh. Non piangere. -mormoro. -Tornerò presto, te lo prometto...Stavolta sono io a stringerla e ad avvolgerla. Non ho idea di quanto tempo starò senza di lei e nonostante sappia che tornerò – e ne sono sicuro perché lei è l'unica certezza della mia vita – sento già che mi manca. Sento già che la sto perdendo, e la colpa è solo mia.Il treno fischia e il mio cuore sprofonda.-Ti amo, Yuuki. - sussurro dopo averle baciato la nuca. -Non hai idea quanto.Lei si stacca e, con uno sforzo che sembra atroce, mi sorride. -Ti amo tanto anche io, Zero.Rimaniamo così, tenendoci per mano, mentre il treno comincia a muoversi pianissimo, dando la possibilità ai ritardatari di entrare e, anche se segretamente, a me e a Yuuki di contemplarci ancora per un po'.-Zero...- dice lei a un certo punto – perché tutto questo ha il sapore di un addio?La risposta non arriverà mai, perché le porte si chiudono e io sono costretto a fare un passo indietro. Rimango a guardarla ancora per un po', mentre segue il treno camminando, senza dire niente, ma senza nemmeno asciugare le lacrime che le solcano il viso.Vorrei dirle di non aver paura. Vorrei dirle che nonostante continui a mentirle la amo con tutto me stesso e vorrei placare ogni sua incertezza con un bacio. Vorrei dirle di dimenticarsi di me e di vivere una vita meravigliosa con un uomo perfetto e che non abbia fatto quello che ho fatto io. Vorrei, e questo lo penso ormai da un po', che il bambino che sta per nascere fosse suo. E' una cosa orribile, ma lo vorrei davvero.Il treno acquista velocità e ben presto Yuuki diventa un puntino all'orizzonte. E so per certo che, quando tornerò, niente sarà più come prima.

Just believe (Zero X Yuki)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora