Ero incredula quanto lui.
Un ragazzo col ciuffo biondo e dagli occhi chiari come il vetro però si fece avanti e si autoaccusò:
"Dylan non c'entra niente. È stato il gruppo intorno a buttarlo addosso a Luke! Solo io e Luke eravamo parte di questo discorso!" minimizzò lui, tralasciando Lexi.
"Che cazzo stai dicendo, Oliver?" disse Dylan in un filo di voce, un po' alterato e scioccato.
"Perfetto signor Foster, allora venga lei con me, con lei signor Nunez non è finita qui!" il preside si allontanò a passo spedito seguito da Oliver, che continuava a tenere la testa alta.
"È colpa di quella testa calda di Luke, preside, glielo assicuro!" sussurrò Oliver convinto accanto al preside, che lo ignorò del tutto.
Non ci stavo capendo più niente ma d'istinto mi voltai verso Dylan:
"Sei veramente uno stronzo vigliacco, fai passare nei casini il tuo amico per una rissa a cui hai partecipato anche tu, avresti dovuto smentirlo!" gli urlai in faccia senza paura.
In un attimo mi ritrovai con il mento all'insù ad osservare Dylan, che si era parato davanti a me.
Mi sorrise strafottente e poi mi parlò a voce alta:
"Sai che non ti facevo così coraggiosa, Garfield?"
"Mi sottovaluti, Nunez." risposi mantenendo a mia volta un sorriso sfacciato.
"Avanna, non dovresti farti gli affari degli altri, lo sai?
Non mettere la tua boccaccia nei fatti miei e dei miei amici, non mi conosci e non sei assolutamente nessuno per giudicare, ok?" l'aria era gelida, ma questo scontro con Dylan l'aveva resa ghiacciata.
"Carissimo Mister re degli idioti, ti stai fottendo da solo.
Hai detto che io non ti conosco, ma neanche tu mi conosci, cretino".
In un attimo mi divincolai e lui rimase fisso nella posizione in cui l'avevo lasciato: fottuto.
La mia più grande arma è il venir sottovalutata.
Un mormorio si formò attorno a lui:
"Fratello, ti ha fottuto. Ha le palle però.." gli suggerì un ragazzo coi capelli ramati accanto a lui.
Dylan rimase in silenzio.
Evidentemente non ero come si aspettava: manipolabile, ingenua, innocua.
No, ero tutt'altro, probabilmente anche per le mie esperienze passate, e penso che in quel momento l'avesse capito molto bene.
Camminai fiera verso l'entrata della scuola.
"Ava, Ava! Terra chiama Ava!"
Mi trovai Jade dietro.
Ma che sbalzi d'umore aveva quella ragazza?
"Jade, è da ieri sera che non mi rivolgi parola". sottolineai.
"Lo so e ti rivolgo le mie più sentite scuse.
Ava, hai veramente le palle amica mia!"
Era questa la Jade Annabeth Stones che conoscevo.
"Se lo dici tu, Jay.."
Continuammo a ridacchiare come due bambine fino agli armadietti, da dove presi i libri necessari alla lezione successiva.
Entrammo in classe dove ci attendeva il prof di filosofia.
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𝓐𝓻𝓻𝓱𝔂𝓽𝓱𝓶𝓲𝓪: 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕𝒃𝒆𝒂𝒕𝒔 ♥︎
RomancePassato problematico e tante cicatrici, Avanna è la classica ragazza dal cuore spezzato e non intende farselo ricucire da nessuno. È sempre stata ripudiata dai suoi genitori, due coniugi facoltosi e dall'animo cattivo ed è stata costretta ad andar...