Passai il pomeriggio a studiare e quando arrivò ora di prepararsi mi ritrovai al dir poco in crisi: i capelli ormai erano in condizioni orride, avevano raggiunto il colore del manto di un ginger cat, proprio di Garfield.
Ripensandoci quello era proprio il soprannome che Dylan mi aveva affibbiato e non si rivelò nemmeno così casuale.Dovevo farmi una tinta.
Ma non avevo proprio il tempo!
Decisi di legare i capelli in una coda di cavallo che lasciava fuoriuscire qualche ciocca aranciata.
Oh merda.
Avevo fatto un grande errore: si sa, prima vestiti, poi trucco e poi capelli.
Perché se metto prima il trucco mettendo i vestiti si rovina e stessa cosa per i capelli, insomma, capito.
Ormai era troppo bella per scioglierla.
Ora scegliamo i vestiti.
Questo troppo provocante, questo troppo estivo, questo troppo caldo.
Fanculo.
Scelsi un bikini nero, con il reggiseno a triangolo e la parte sotto abbinata.
Poi arrivò il momento dei vestiti principali: scelsi un vestito, con una scollatura generosa al centro del petto formata da due estremità, che si incrociavano al centro del seno e intorno al collo.
L'abito era lungo e con un ampio spacco fino al ginocchio.
Tutto troppo elegante, dovevo metterci del mio.
Una giacchetta di pelle con borchie e cerniera?
Perfetta.
E ora il tocco di classe: il mio amatissimo stivaletto Dr. Martens, che conservavo per le occasioni come questa.
Il trucco fu un problema: dovevo usare prodotti unicamente waterproof, perché se qualche disgraziato mi avesse buttata in piscina, quando sarei ritornata in superficie, avrebbero assistito alla vista della sposa cadavere.
Fondotinta?
Nah, correttore, assolutamente si.
Lo stesi velocemente sulle occhiaie e sul naso, sulla punta e all'altezza del setto nasale.
Lo sfumai con un pennello.
Poi finii la base con il resto dei prodotti, ma non avevo un blush resistente all'acqua: usai la terra e la cipria.
Una bella riga di eyeliner, spesso come piace a me, fatta!
Mascara o ciglie finte?
A malincuore mascara.
Niente ombretto.
Poi mi passai velocemente il lip plumper sulle labbra e mi spruzzai una generosa quantità di profumo alle rose.
Diedi una rapida occhiata allo specchio e uscii dal bagno.
Arrivai in camera, e trovai Jade assonnata e intenta ad andare in bagno a prepararsi.
"JADE MI PRENDI PER IL CULO?" le urlai contro, cercando di riscuoterla e convincerla a muoversi.
"Perché?" rispose lei con aria innocente.
"Sono le 20:20, tra 10 minuti dobbiamo essere a casa di Jacob, e tu hai l'aria di una tartaruga in letargo!" le urlai, sventolandole il telefono davanti al naso.
"Uh, le 20:20!!! Tocca naso tocca verde!" urlò dirigendosi verso la carta da parati verde salvia.
Rimasi spazientita.
STAI LEGGENDO
𝓐𝓻𝓻𝓱𝔂𝓽𝓱𝓶𝓲𝓪: 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕𝒃𝒆𝒂𝒕𝒔 ♥︎
RomancePassato problematico e tante cicatrici, Avanna è la classica ragazza dal cuore spezzato e non intende farselo ricucire da nessuno. È sempre stata ripudiata dai suoi genitori, due coniugi facoltosi e dall'animo cattivo ed è stata costretta ad andar...