Dopo circa una ventina di minuti passati in macchina arrivammo finalmente a destinazione.
Sasha spense la macchina, scese dall'auto e mi aprì la portiera dell'auto.
"Mademoiselle.." disse facendosi scappare una risata.
Scesi dalla macchina in silenzio, rivolgendogli un sorriso.
Sasha mi prese a braccetto e ci dirigemmo insieme verso l'entrata del locale.
La scritta al neon recitava il nome "La Fiesta".
Sembrava un locale al quanto chic.
Varcammo le porte e venimmo accolti dalla musica sparata a tutto volume.
Un uomo in smoking si avvicinò a noi chiedendoci il nome della prenotazione.
"Petrenko Rogers". rispose Sasha con tono calmo.
L'uomo ci accompagnò poi al nostro tavolo.
Ringraziammo e ci sedemmo.
Sasha allungò la mano nella mia direzione e io non potei fare a meno di carezzarla. Osservai le sue dita affusolate e piene di anelli.
Spostai poi lo sguardo sul suo viso dai lineamenti melodiosi: il naso piccolo, le sopracciglia folte e gli occhi profondi come pochi.
Sasha si spinse in avanti e afferrò il mio viso tra le mani. Un senso di calore si diffuse in tutto il mio corpo, tanto che fui costretta a chiudere gli occhi.
Sentivo le farfalle vorticare nel mio stomaco e le budella contorcersi.
Sasha spostò la mano sul retro del mio collo e i brividi a quel punto si propagarono dappertutto.
Infine si allontanò, iniziando a spulciare il menù.
"Cosa desideri, piccola peste?" mi domandò lui con gli occhi sorridenti.
"Non lo so, ma credo che opterò per questo chili con la carne, non sembra buonissimo?" domandai io eccitata.
"Certo, io credo che prenderò questo hamburger qui con le patatine fritte".
Sasha era come sempre uno che optava al classico, e anche in questo caso lo dimostrò.
Iniziò poi a rigirarsi in un dito la collana pendente che sbucava dalla camicia sbottonata.
La cameriera arrivò a chiedere le ordinazioni e ci disse che avrebbero provveduto a portarci le nostre pietanze il più velocemente possibile.
"Vado in bagno e torno subito!" dissi sorridente rivolgendomi a Sasha.
Lui annuì e io mi diressi verso la toilette.
Il ticchettio dei tacchi sul pavimento si sentiva a malapena dato l'altissimo volume della musica che proveniva dalle casse.
Entrai lì e trovai coppie che si baciavano appoggiate al muro.
Mentre entrai sentii un fischio.
Mi voltai di scatto e incontrai il volto di un ragazzo.
"Figlio di puttana! Se provi a tirarmi di nuovo un fischio-" mi fermai per poi riprendere:
"Anzi, lo faccio anche ora!" sollevai la gamba in uno slancio di agilità, mirando bene ai testicoli del tizio.
Lo colpii nel punto più doloroso, infatti lui si piegò in due e iniziò a lamentarsi per il male.
Entrai in bagno in fretta e serrai la porta.
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𝓐𝓻𝓻𝓱𝔂𝓽𝓱𝓶𝓲𝓪: 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕𝒃𝒆𝒂𝒕𝒔 ♥︎
RomancePassato problematico e tante cicatrici, Avanna è la classica ragazza dal cuore spezzato e non intende farselo ricucire da nessuno. È sempre stata ripudiata dai suoi genitori, due coniugi facoltosi e dall'animo cattivo ed è stata costretta ad andar...