Capitolo 7

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Tre giorni dopo...

Isabelle.

Osservo la figura riversa sul letto singhiozzante, immersa nei cuscini, sospirando. Scambio uno sguardo con Layla che mi è venuta a chiamare quando la sua amica ha deciso di non uscire dalla sua stanza e di rifiutare ogni pasto, condividendo la sua preoccupazione. La cosa sta sfuggendo di mano.

- Yasmin ascolta, piangere non serve a nulla se non a farti stare male. Sono sicura che c'è una soluzione-

Solleva il volto, arrossato dalle lacrime.

- Non c'è nessuna soluzione! Kadir non permetterà mai che incontri mia madre, tantomeno che trascorra del tempo con lei! Vuole tenermi imprigionata in questo palazzo a vita! - Grida tornando a nascondere il volto tra i cuscini.

Faccio una smorfia.

- Non pensi di essere un po' esagerata? Tuo fratello vuole solo il tuo bene-

- Se volesse il mio bene mi lascerebbe vedere mia madre!!-

-- Quella donna vuole solo usarti per arrivare ai tuoi soldi. Se avesse voluto incontrarti lo avrebbe fatto anni fa! –

La profonda e irritata voce maschile ci fa sobbalzare. Mi volto per trovare Kadir sulla porta, le braccia incrociate sul petto, l'espressione esasperata.

- Perfetto. Ora non posso stare in pace neanche nella mia camera! –

Si stacca dalla porta, sospirando.

- Smettila di fare la bambina. Affamandoti non risolverai nulla-

- Se muoio ti renderai conto di quanto sei stato ingiusto! -

Trattengo una risata che scompare quando gli occhi neri si posano su di me.

Deglutisco.

-Che cosa ci fa lei qui? –

- Sono stata io ad invitarla. È mia amica-

Lo vedo fare una smorfia.

- Da tre giorni? -

- Ora mi è proibito avere amici? O è solo perché è americana? -

Solleva gli occhi al cielo, come a chiedere aiuto.

- Smettila di fare la bambina-

- Ora sono una bambina? Quando non faccio ciò che dici sono una bambina. Ma per sposarmi non lo sono! -

Corruga la fronte, perplesso.

- Cosa diavolo centra il matrimonio ora? Hai diciassette anni! –

- Lo so che stai pensando di farmi sposare il figlio di uno degli uomini dello zio! -

Si passa una mano sul volto, frustrato ed esasperato.

- Chi diavolo ti ha detto una simile idiozia? –

- L'ho sentita con le mie orecchie! -

-Allora dobbiamo fare un controllo all'udito perché hai sentito male-

Mi mordo le labbra per non scoppiare a ridere. Questi due non riescono proprio a trovare un punto in comune. Sono entrambi testardi e facilmente propensi a perdere il controllo.

- Non sposerò nessun uomo che provenga dal territorio dello zio, piuttosto. -

- Piuttosto cosa? -

Il tono di voce basso e minaccioso pone fine alla tiritera.

Cuori nel deserto (Serie Amore 3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora