Capitolo 24

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Madre di Kadir.

-È una cosa imperdonabile che l'Emiro abbia lasciato il Paese in un momento così delicato per la sicurezza nazionale! E per di più che abbia sposato una americana in prime nozze, sospettata tra l'altro di spionaggio! –

Sospiro osservando mio cognato sbraitare come un invasato. Che Allah mi perdoni, ma non sono mai stata così felice come ora di aver dato abbastanza eredi al Paese da non dovermi preoccupare che quest'uomo possa anche solo lontanamente governare. A ben pensarci dovrebbero erigere una statua a mio nome, ho salvato il Paese dopotutto.

- Mio figlio è in viaggio di nozze come è logico visto che si è appena sposato. Per quanto riguarda la sicurezza del Paese, non vi sono minacce e se vi fossero, i principi sarebbero in grado di farvi fronte come hanno ampiamente dimostrato più e più volte. Per quanto riguarda la tua assurda accusa di spionaggio, ti ricordo che stai parlando della moglie di tuo nipote che ti è superiore per grado e a cui devi la stessa fedeltà che devi a Kadir poiché è una sua estensione, così come lo sono stata io per tuo fratello-

Fa una smorfia.

- Quell'americana è una spia inviata dal suo Governo per carpire informazioni. E come se non bastasse, il matrimonio non è stato consumato! Non vi sono prove!-

Un brivido mi attraversa la schiena, ma non lo do a vedere.

C'è un'altra spia a palazzo.

- Ancora una volta, ti ricordo che stai parlando della tua Emira e non hai prove di ciò che stai insinuando. Ti consiglio di tornare nel tuo regno e occuparti dei tuoi affari che sono ben più importanti degli affari di Kadir. E un'altra cosa, se mi arriva voce anche di una sola fustigazione da parte del tuo tribunale di invasati, farò intervenire l'esercito-

Arrossisce di rabbia.

- Non osare minacciarmi! Sei solo una donna senza autorità! –

- Forse lei non ha l'autorità di comandare l'esercito reale, ma io si – Dichiara Malik, entrando nella stanza.

- Nessuno può farlo se non l'Emiro! –

- È qui che ti sbagli, zio caro. Kadir mi ha dato pieni poteri in sua assenza. Questo vuol dire che sino a quando non tornerà dal viaggio di nozze, sarò io ad avere il potere su questo palazzo e fuori di esso. E se non vuoi che come prima azione del mio regno invii l'esercito a far piazza pulita nel tuo territorio, farai bene a tenere a mente le parole di mia madre. E zio, lascia che ti dica una cosa: a differenza di Kadir che è obbligato a mantenere fede ad un patto stipulato anni fa, io non lo sono. Sarà un piacere radere a zero quell'inferno in terra che chiami casa e liberare quelle anime innocenti dalla tua pazzia. Quindi non sfidarmi, perché io non sono mio fratello-

Socchiude gli occhi, le mani strette a pugno.

- Non finisce qui – Sibila, lasciando la stanza a grandi passi.

Lascio uscire il respiro che non sapevo di stare trattenendo, guardando mio figlio con orgoglio.

- Tuo padre sarebbe orgoglioso di te-

Sorride, lo stesso sorriso di suo padre. Là dove Kadir è sempre stato serio e disciplinato, il perfetto erede al trono, Malik è sempre stato quello più rilassato, giocoso, anche se questo non vuol dire sottovalutarlo.

- A quanto pare abbiamo un problema-

Sospiro.

-Dobbiamo trovare la spia e in fretta. Tuo zio sa ciò che accade a palazzo e questo non è accettabile –

- Me ne occuperò io. Kadir aveva predetto che una volta che lui fosse stato fuori dal Paese, le spie si sarebbero rilassate. Ma ciò che non aveva predetto è che una spia riportasse tutto a quel pazzo-

Cuori nel deserto (Serie Amore 3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora