Capitolo 20

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Isabelle.

Sbatto le palpebre, faticando a credere a ciò che è appena accaduto. Soprattutto, incredula che il mio corpo non si sia ribellato. Non c'è nessun attacco di panico in vista, nessun aumento del respiro e tantomeno nessuna sensazione di star per soffocare.

Che cosa diavolo è accaduto?

- Stai bene? –

La sua voce preoccupata mi fa tornare al presente.

Annuisco, confusa.

Sorride.

- Ne vuoi assaggiare un altro? - Mormora suadente.

Sgrano gli occhi, indietreggiando e andando a fuoco nello stesso minuto.

Ridacchia, un lampo divertito nello sguardo.

- Stavo solo giocando, piccola Isabelle. Prometto che con me sarai al sicuro e se in qualsiasi momento non ti sentirai a tuo agio in mia presenza, sei libera di andartene. Non ti tratterrò, hai la mia parola –

Sgrano gli occhi, riconoscendo la sincerità nelle sue parole.

- Coraggio, vieni a sdraiarti su uno di questi lettini. Prometto che farò il bravo. Voglio solo conoscerti meglio. Sapere cosa ti aspetti da questo matrimonio- Dichiara andandosi a sedere su uno dei lettini a bordo piscina.

Non mi resta che fare altrettanto.

- Sei comoda? -

- Difficile non esserlo con questi lettini. Sembrano quelli di una Spa di lusso-

Sorride.

- Sei a tuo agio? -

Mi mordo le labbra.

- Mi bacerai ancora? -

Sgrano gli occhi, portandomi una mano davanti alla bocca.

Che diavolo mi sta accadendo!?

Solleva un sopracciglio, un lamo malizioso nello sguardo.

- Vuoi che ti baci ancora? – Chiede ovviamente interessato.

Scuoto la testa con forza.

- Peccato. Ma lascia che ti dica che quello non era affatto un bacio. –

Ah no? Era più che sufficiente.

- Vuoi provare un vero bacio? -

Gli occhi mi vanno fuori dalle orbite.

- No! - Mormoro indietreggiando.

- Quando vorrai conoscere la differenza, sono qui –

Non accadrà mai!

- C'è qualche altra cosa che vuoi sapere? Sul matrimonio o qualsiasi altra cosa su cui tu sia curiosa –

Ci penso un attimo, per poi sorridere.

-. Vorrei conoscere l'uomo che c'è dietro l'Emiro-

Solleva un sopracciglio.

- Lo sai vero che siamo la stessa persona? -

Faccio una smorfia, sollevando un sopracciglio.

- Hai una immagine pubblica, si, ma io voglio conoscere quella privata- Specifico.

- Quindi mi stai dicendo che non ti interessa l'Emiro ricco e potente che fa tremare i suoi sudditi con un solo sguardo? – Mi motteggia.

Sbuffo, lanciandogli un'occhiataccia.

Cuori nel deserto (Serie Amore 3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora