Capitolo 14

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E nonostante Giulia Rossi abbia copiato e incollato la mia storia: My Mafia, cambiando solo il titolo, Le ombre svelate,  pubblicandolo su bol.com, ma  lasciando i nomi dei personaggi e la trama uguali, con tanto di errori grammaticali, perchè vi ricordo che tranne le storie recenti, quelle più vecchie sono state rieditate con l'aiuto di alcune di voi perchè la piattaforma le aveva cancellate senza spiegazione su segnalazione anonima... io continuo la mia strada. Grazie a tutte voi che mi avete mostrato la vostra solidarietà in un momento per me molto triste. Non sono una professionista, non scrivo per soldi, altrimenti avrei già tentato di pubblicare, se mai lo farò sarà per il piacere di vedere un libro scritto da me pubblicato (auto pubblicazione of course), quindi quando vedo che il mio lavoro, i miei sacrifici, vengono bellamente rubati senza un minimo pensiero, ci rimango male. Ogni storia che scrivo è parte di me e molte volte rimango in silenzio per giorni perchè non ho nulla da scrivere. Chi mi segue da tempo sa che preferisco non scrivere che scrivere un capitaolo tanto per dire che ho aggiornato. Quindi, tornando a noi, vi ringrazio moltissimo per il vostro supporto e le vostre parole di conforto. Non temete, non me ne vado dalla piattaoforma almeno che non decidano di bannare ancora le mie storie.

Un grande, grande grazie a tutte voi che siete il mio piccolo universo speciale. Spero che un giorno riuscirò ad incontrarvi  magari per prenderci un caffè virtuale. Grazie ancora a tutte voi. 

Love you all.

Patrizia.



Kadir.

Sospiro, adocchiando la figuretta seduta a gambe incrociate sul letto che ogni tanto tira su con il naso, asciugandosi rabbiosamente le lacrime.

Mia madre è appena uscita, dopo essere riuscita a calmarla ed ora siamo soli.

Mi passo una mano sul volto, cercando di non spaventarla. Tutto voglio meno che scoppi nuovamente a piangere. Mi dirigo verso il tavolino versando un po' di acqua in un bicchiere, per poi avvicinarmi lentamente, porgendoglielo.

- Piccola americana-

Grandi occhi blu incontrano il mio sguardo.

- Bevi, rischi la disidratazione con tutte le lacrime che hai versato-

Senza che se ne accorga gli angoli delle sue labbra si sollevano in quello che è quanto di più vicino ad un sorriso.

Mi accuccio ai suoi piedi, guardandola mentre sorseggia l'acqua.

-Sei più calma? -

Annuisce.

- Giuro che, quando ti ho portata qui non volevo che andasse a finire così. Lo avessi saputo ti avrei messa sul primo volo per l'America-

Sospira. Togliendosi dal volto una ciocca di capelli.

- Non è colpa tua. Qui l'unica colpevole sono io. Mio padre mi ha detto più volte di ragione prima di gettarmi in una delle mie battaglie, ma come al solito ho fatto di teista mia. E guarda dove sono finita. Rischio la prigione a vita o, peggio, perché sospettata di essere una spia. Mio Dio, questa volta niente e nessuno potrà salvarmi dalla mia stupidità-

Sorrido.

- Grazie-

Gli occhi blu scattano su di me e due secondi dopo arrossisce come un pomodoro.

- Io non intendevo... non volevo...*

Ridacchio.

- So che non è facile, ma ti prometto che la supereremo insieme –

Cuori nel deserto (Serie Amore 3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora