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Simone si stava dirigendo a scuola sul suo motorino, avrebbe dovuto portare a Mimmo una bici per fare il lavoro pericoloso che gli era stato assegnato dal suo compagno di cella che Mimmo spesso definiva come "cap' e cazz'", non l'aveva presa, non gli avrebbe lasciato la sua bici per lasciargli girare Roma e mettersi in pericolo, gli avrebbe permesso una cosa del genere solo ed esclusivamente se insieme a lui ci fosse stato anche Simone.

Adesso erano in una pseudo relazione, non si erano dati una definizione specifica però entrambi sapevano di essere occupati e entrambi avrebbero fatto qualsiasi cosa l'uno per l'altro, soprattutto Simone che, se fosse per proteggere Mimmo, finirebbe persino in galera, era troppo testardo per arrendersi in quel modo, più Mimmo gli avrebbe detto di starne fuori più lui ci si sarebbe immerso dentro cercando di rendere il problema inesistente.

 Accostò il motorino davanti al suo liceo e Mimmo si avvicinò a lui, con l'indice gli portò dietro l'orecchio un ricciolo che gli cadeva sulla guancia, quando si accorse che non aveva con se la bici che gli aveva chiesto aggrottò un sopracciglio e lo squadrò stranito, sulle labbra di Simone un sorrisetto complice, le sue dita tamburellavano sulla sua coscia e nel mentre Mimmo lo guardava con le braccia incrociate al petto.

«Non pensarci neanche Simò» 

il sorriso di Simone si espanse un po' di più e le sue mani si posarono sulla vita di Mimmo che a quel gesto aguzzò gli occhi e infastidito gliele levò posandogliele sul motorino.

«Simò, te l'ho già detto, stanne fuori»

«No, voglio aiutarti»

«Non puoi, ora devo andare che sennò perdo la metro»

«Ma quale metro, sali»

gli porse il casco di scorta e si fece leggermente più avanti per farlo salire, Mimmo piantò i piedi a terra e scosse la testa lentamente, sulla faccia un misto di fastidio e disappunto mentre in quella di Simone un sorriso grande e sotto certi lati anche carino.

«Se ti dico di lasciar stare tu mi ascolti?» in risposta scosse la testa freneticamente e poi gli porse nuovamente il casco, a Mimmo scappò un sorriso ma comunque era ancora incazzato e quindi glielo allontanò rimandandoglielo indietro.

«Vabbè se me ne vado non puoi fermarmi»

«Posso pedinarti» gli rispose alzando un sopracciglio, stava ancora sorridendo.

Mimmo si decise a prendere il casco, sapeva che alla fine Simone lo avrebbe pedinato per davvero quindi tanto valeva andare insieme a lui e, per quanto era contrario con l'andare insieme a lui, lo allacciò e si mise sulla moto stringendosi a Simone.

«Non sono affatto d'accordo con tutto questo» Simone scrollo le spalle disinteressato

«Non mi importa, voglio aiutarti»

«No, io entro nei bar e tu mi aspetti fuori» 

«Se mi dai un buon motivo magari lo faccio» Mimmo stava per perdere la pazienza, fece un respiro profondo per combattere l'impulso di tirare un pugno al ragazzo e poi rispose

«Se ci vedono insieme e io faccio qualcosa che a loro non sta bene finisce che picchiano pure te e, se mi permetti, vorrei evitare di vederti pieno di lividi per colpa mia»

«Beh, sarebbe colpa mia perché ad insistere per entrare sono io»

«Simone devi stare fuori fine del discorso» gli disse completamente spazientito e subito dopo il motorino si fermò davanti al primo bar, entrambi fecero per scendere ma non appena il piede di Simone toccò terra Mimmo lo fulminò con lo sguardo e quindi Simone decise di rimanere fuori.

𝐒𝐨𝐥𝐨 𝐭𝐞- 𝐌𝐢𝐦𝐦𝐨𝐧𝐞♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora