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Il cielo era buio e il vento colpiva in pieno i volti dei ragazzi che se ne stavano sul motorino, Mimmo con le braccia strette attorno al busto di Simone e l'altro intento a guardare la strada in silenzio mentre senza fiatare si lasciava abbracciare, i rumori delle auto attorno a loro colmavano quel silenzio che c'era da quando avevano lasciato l'ospedale e le luci dei fari illuminavano la strada, stavano tornando a villa balestra dopo quella giornata pesante, Dante aveva superato l'intervento e i ragazzi che erano rimasti bloccati in quelle quattro mura per ore erano stati i primi a lasciare l'edificio, stare ancora un po' in quel posto lì avrebbe probabilmente fatti impazzire quindi potersene andare fu un grande sollievo per entrambi.

Arrivarono in villa, ci misero si e no 20 minuti per raggiungerla dall'ospedale, quando arrivarono le cicale cantavano rumorosamente e la luce calda di una lampadina davanti la porta illuminava l'entrata, il sole era calato da almeno un'ora e il cielo era scuro, da la si potevano tranquillamente guardare le stelle che essendo in piena campagna erano ben visibili ma nessuno dei due ragazzi ci aveva fatto davvero caso, una volta arrivati infatti scesero subito dal motorino e senza esitare un minuto corsero dentro casa per riposarsi un po'.

Aprirono la porta finestra e appena arrivati davanti le scale i due ragazzi si separarono, Simone salì le scale verso la sua stanza per potersi cambiare e mettere qualcosa di comodo mentre Mimmo si diresse in cucina, non avevano pranzato ed entrambi stavano mordendo di fame, una volta in cucina Mimmo aprì il primo scaffale che gli venne davanti e ne prese un pacchetto di patatine classiche, lo aprì e poi si sedette al tavolo in silenzio iniziando a consumare le sue patatine, dall'arco che divideva la cucina dall'entrata fece il suo ingresso Simone con una tuta grigia e una maglia termica nera a maniche corte, una patatina gli andò di traverso quando lo vide appoggiarsi al lato dell'arco con le braccia incrociate al petto e le gambe salde al pavimento.

«Che mangiamo?» gli chiese guardando il pavimento e Mimmo in risposta alzò le spalle come per dirgli "boh non ne ho idea".

«Non ti cambi?» continuò sempre senza guardarlo.

«Quando finisco le patatine salgo» gli rispose continuando a mangiare e Simone annuì silenziosamente.

«Dici che starà bene?» gli chiese per ultimo alzando finalmente il viso per guardarlo, aveva gli occhi leggermente lucidi e arrossati e le labbra spaccate perché per lo stress aveva iniziato a tirare via le pellicine.

«Spero di sì, tanto o'professò è nu leon'» gli rispose con un sorrisetto finale per poi mangiare le ultime patatine del pacchetto, Simone sorrise a sua volta e annuì staccandosi dal muro.

«Hai ragione» gli disse avvicinandosi a lui che adesso si stava alzando per buttare il pacchetto di patatine.

Quando si trovarono faccia a faccia ci fu un momento di silenzio in cui rimasero fermi uno di fronte all'altro e si guardarono senza dire nulla parlandosi solo con gli sguardi, dopo questo momento il primo a cedere fu Simone che si buttò tra le sue braccia abbracciandolo forte e stringendolo a se incastrando la sua faccia nel incaco del suo collo inalando il profumo di fresco che Mimmo emanava, il ragazzo non esitò a ricambiare l'abbraccio, gli strinse un braccio attorno al busto e gli posò una mano dietro la testa affondandola nei ricci castani.

Quando sciolsero l'abbraccio gli occhi di Simone erano pieni di lacrime che sembravano pronte ad uscire e a le mani di Mimmo gli si posarono sulle guancia mentre con tutta la delicatezza del mondo muoveva il pollice accarezzandogli la pelle che piano iniziava a bagnarsi a causa delle lacrime, Mimmo sorrise e con le dita prese ad asciugare ogni lacrima che gli attraversava il viso, erano ancora in silenzio ed erano vicinissimi, Simone teneva le braccia attorno al busto di Mimmo che se ne stava sollevato sulle punte mentre gli teneva il viso tra le mani, tra il silenzio e le lacrime Mimmo si sporse in avanti per baciare Simone che ricambiò subito il bacio come se fosse un gesto automatico del suo cervello.

𝐒𝐨𝐥𝐨 𝐭𝐞- 𝐌𝐢𝐦𝐦𝐨𝐧𝐞♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora