«Simo, tesoro, oggi cosa vuoi fare?» gli chiese sua madre sedendosi sul suo letto proprio affianco a lui, era passata quasi una settimana da quando suo padre aveva subìto l'intervento e non vedeva né sentiva Mimmo da quel giorno.
il ragazzo la ignorò completamente rigirandosi nel letto e portandosi la coperta fin sopra la testa, la mano di sua madre si posò sulla sua testa coperta e gli fece una carezza.
«Papà si sta riprendendo, voleva vederti» a quelle parole la coperta si scostò lasciando intravedere i capelli completamente spettinati e gli occhi rossi e assonnati del ragazzo.
Floriana gli fece un sorriso gentile che venne poi ricambiato dal ragazzo.
«Come sta?» chiese Simone strofinandosi gli occhi per aprirli un po' di più.
«Sta meglio» rispose flo lasciando poi il letto.
«Preparati e scendi così poi andiamo a trovarlo» disse poi mentre usciva dalla porta dando le spalle al figlio.
Simone si era messo seduto nel letto, stava ancora dormendo mentalmente quando a farlo tornare alla realtà fu il suo telefono che vibrando lo fece girare di scatto. Allungò il bracci verso l'oggetto poggiato sul comodino e schiudendo gli occhi cercò di leggere la notifica.
"Simo scusa se non mi sono fatto sentire, sono riuscito adesso a riavere il mio telefono, me l'avevano preso per essere tornato tardi, dovevano fare controlli." questo era quello che diceva il primo messaggio e subito a seguire
"forse mi danno la libertà vigilata", questo diceva il secondo, a quelle parole una lacrima di felicità gli rigò la guancia, non riusciva a capire cosa stesse provando, se fosse più felice del fatto che suo padre si stesse riprendendo o del fatto che Mimmo sarebbe potuto uscire dal carcere.
"ma è fantastico, dove starai?" gli rispose scrivendo in modo frenetico non badando alle lettere schiacciate nella tastiera visto che sapeva che la risposta sarebbe sicuramente stata casa sua.
Mentre aspettava il messaggio aveva iniziato a prepararsi girando per la stanza in cerca di vestiti comodi ma anche abbastanza carini, prese dei pantaloni di una tuta grigia e mise poi una maglia termica nera con sopra la felpa dei
pantaloni."probabilmente da Davide, ancora non è sicuro però" quello lo fece rimanere un po' scioccato, si aspettava di trovarselo in giro per la casa una volta uscito di prigione e invece c'era comunque qualcuno che li teneva lontani.
"ah... beh comunque se hai bisogna sai che casa mia è disponibile e mio padre sarebbe davvero felice se tu fossi qui" rispose poi scendendo giù dalle scale per prendere la prima cosa che trovava pronta sul tavolo e mettendola in bocca senza pensarci troppo.
Mentre stringeva ancora la fetta di pane con la nutella
che aveva appena addentato si dirigeva velocemente verso la macchina dove c'era sua madre ad aspettarlo."grazie simò ma penso che starò da Davide, non voglio creare disturbo con Manuel, Anita, tuo padre che sta male" quella risposta a Simone diede fastidio, sapeva che Davide lo aveva sempre aiutato ma il fatto che lui preferiva andare da quel uomo praticamente sconosciuto piuttosto che a casa del suo ragazzo lo trovava davvero da stronzi, alla fine sapeva benissimo che non avrebbe creato nessun disturbo.
"beh, sai benissimo che a mio padre averti a casa farebbe solo piacere, non capisco proprio perché ti fai di certi problemi, comunque se vuoi andare da Davide sono felice per voi, devo andare da mio padre ci sentiamo dopo" ultimò Simone chiudendo il telefono e mettendolo in tasca.
«Tesoro è tutto apposto? sembri... infastidito» chiese sua madre vedendolo posare il telefono scazzato.
«Tranquilla ma' sto bene» gli rispose prendendo il telefono dalla tasca dopo l'ennesima vibrazione, era così tanto infastidito che probabilmente avrebbe preferito spaccarlo che leggere i messaggi di Mimmo.
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𝐒𝐨𝐥𝐨 𝐭𝐞- 𝐌𝐢𝐦𝐦𝐨𝐧𝐞♡︎
Fanfiction𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐟𝐚𝐧 𝐟𝐢𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧 (𝐩𝐞𝐫 𝐦𝐢𝐚 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞) 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐠𝐡𝐞𝐫𝐚 𝐚𝐝 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐞 (𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞̀ 𝐧...