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Erano ancora le 13:30, Mimmo e Simone erano ancora seduti al tavolo della pizzeria, Simone stava finendo la sua pizza mentre Mimmo, che aveva già finito, lo aspettava.

«Stavo pensando che siccome è ancora presto poi potremmo andare in villa, alla fine saremmo solo noi no?» Simone rispose annuendo silenziosamente, stava ancora masticando quando realizzò quali erano le intenzioni del ragazzo, per poco il boccone di pizza non gli andò di traverso e in uno scatto alzò la testa verso di lui con un sorrisetto.

«Cosa vuoi? non guardami in quel modo»

«Quale modo?» gli rispose lui provocatorio avvicinando il viso a quello di Mimmo.

Adesso Simone stava cercando di finire la sua pizza il più velocemente possibile, prese l'ultima fetta e gli diede un morso abbastanza grande da arrivare quasi alla crosta, Mimmo nel frattempo lo guardava ridacchiando.

«Mangia con calma abbiamo tutto il tempo che vuoi»

«Prima arriviamo meglio è no?» gli rispose ancora con la pizza in bocca.

«Ingoia, maleducato» disse poi lui portandosi il bicchiere alla bocca per prendere un sorso d'acqua, Simone in risposta ripetè la stessa frase con una vocina fastidiosa, Mimmo prese il fazzoletto vicino al suo piatto e glielo lanciò nel mezzo del viso.

«Io non parlo così, stronzo»

«Forse lo fai e non te ne accorgi»

«Sei antipatico» a quella sua affermazione Simone chinò il capo a mo di inchino e Mimmo fece uno dei sorrisetti che Simone adorava tanto.

Finalmente Simone finì la sua pizza e dopo aver bevuto tutto d'un sorso il poco rimasto della sua Coca-Cola entrambi si alzarono dal tavolo, Simone frettoloso di andarsene e Mimmo divertito dal suo comportamento.

Simone pagò distrattamente e quando stava per lasciare la pizzeria il ragazzo dietro al bancone lo richiamò per ricordargli il suo resto, Mimmo non faceva che ridere perché Simone non era mai stato così frettoloso e distratto da quando l'aveva conosciuto e quel suo comportamento lo trovava adorabile.

Salirono sul motorino e Mimmo, per stuzzicare Simone, invece di stringerlo come al solito decise semplicemente di posare le sue mani sulla sua vita e stringerla, a quello Simone sorrise di più e mise in moto il suo motorino, mentre si dirigevano verso villa Mimmo giocherellava con il tessuto della maglia di Simone che essendo termica gli comprimeva il busto ed era come toccarlo senza nulla
di sopra.

Arrivarono lì in poco meno di quindici minuti, avevano praticamente dimezzato la strada, Mimmo scese dalla moto e si levò il casco con noncuranza lasciandolo nelle mani di Simone, entrambi erano impazienti e non vedevano l'ora di arrivare in camera, Mimmo fu il primo a salire le scale e dietro di lui Simone si chiuse la porta alle spalle, appena udirono lo scatto della serratura Simone gli si avvicinò pericolosamente, gli portò le mani salde sulla vita e lo tirò verso di se con una forza tale da far scontrare i loro corpi, le loro labbra si scontrarono vogliose, senza lasciarsi neanche il tempo di respirare, le loro lingue si unirono ed entrambi presero ad assaporarsi lentamente, le mani di Simone adesso erano sui suoi glutei mentre quelle di Mimmo sul suo petto, Simone fece dei passi avanti verso il muro, Mimmo si lasciava guidare, a una minima distanza dal muro prese a levare la giacca di Simone con frenesia e subito dopo con lei gli levò anche la maglia termica attillata che lasciava Mimmo immaginare ogni parte del suo corpo, Simone fece altrettanto, gli levò la maglia bianca e la lanciò in un punto indefinito della stanza.

Nel frattempo le loro labbra ancora unite, si allontanavano solo in caso estremo e a volte neanche, le mani di Simone tornarono sui glutei di Mimmo, li strizzò con forza e poi fece un ulteriore passo avanti sbattendolo contro il muro, stringendogli i glutei lo sollevò, le sue gambe si legarono attorno alla vita del riccio e le sue mani scivolavano frenetiche percorrendo ogni singola parte del suo dorso nudo.

𝐒𝐨𝐥𝐨 𝐭𝐞- 𝐌𝐢𝐦𝐦𝐨𝐧𝐞♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora