4 Ashley

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Era venerdì mattina e pioveva dirotto, era passata una settimana dalla figura fatta con Ian, dopo quel giorno ho cercato di evitarlo in tutti i modi. Ci ero anche riuscita per i primi giorni, quando lo vedevo nei paraggi mi nascondevo o giravo l'angolo e lo evitavo, più lo evitavo più notavo che lui era sempre dappertutto e mi seguiva, era frustante. Ma d'altronde non potevo farci molto, lui frequentava questo college...

Se solo avessi cambiato college il primo anno... Invece eccomi qui a soffrire, vederlo tutti i giorni con qualche sgualdrina alle calcagne, loro erano spudorate, non si vergognavano della figura che potevano fare... No anzi, ridevano e se ne vantavano... Che zoccole...

Oggi mi ero svegliata male, la sveglia non era suonata e Greta non cera perché era già andata a lezione e io mi ero svegliata alle nove, di corsa mi ero vestita e d'altro canto avevo perso anche la prima lezione... Non avevo fatto nemmeno colazione, che strazio... Stavo camminando piccola, piccola per i corridoi, quando mi vado ad imbattere in una conversazione.

<<Senti Brittany, ho detto di lasciarmi in pace, non ho voglia di venire a letto con te stasera... Ho di meglio da fare...>>.

Oddio... Dove mi sono cacciata...

Mi volto piano, senza dare nell'occhio, noto Ian litigare con la spocchiosa. Mi scappa un sorriso. Lui non vuole andare a letto con lei?... Perché?...

Mi faccio più vicina, appoggiandomi a degli armadietti, coprendomi con il libro, facendo finta di studiare...

<<Perché?>>. Chiede lei lagnosa.

<<Perché io non sono una tua proprietà... Se non voglio venire a letto con te non sono affari tuoi, ti ho già detto che ho di meglio da fare>>....

Ora sento Brittany urlare leggermente.

<<E questo meglio chi è?... Quella santarella di Ashley?>>.

Oddio.. Cosa centro io?...

Mi faccio piccola, piccola ancor di più, volevo sentire dove andava a finire quella conversazione anche se non volevo farmi vedere.

<<Ashley, non è una santarella, non devi paragonarla neanche un minimo a voi... Lei ... Lei è di più... E tu sei solo una stronzetta con le gambe aperte>>.

Detto questo Ian, sbatte l'anta dell'armadietto e va via incazzato. Mi risuonano le sue parole nella testa.

Ashley è di più... Lei è di più...

Io?...Io per lui sono di più?.... Sono di più...

Un sorriso mi si stampa in volto, ero felicissima di sentire Ian difendermi davanti a Brittany, ero talmente contenta da non accorgermi che era suonata la campanella per la prossima lezione.

Merda... Corro giù per le scale rischiando di inciampare, sbatto la porta e entro di fretta, sedendomi in una fila vuota. Era meglio per me stare un po' da sola, dovevo pensare a quello che Ian aveva urlato a Brittany.

Io, Ashley per lui ero di più... O almeno così aveva detto a Brittany. Avevo sempre creduto che a lui non importasse niente di me... Non aveva mai fatto niente per cercare un di più tra noi. Le sue parole di quel secondo giorno di scuola.

Io... non posso darti il di più...

Già lui non poteva darmi di più, ma ha Brittany l'aveva detto che ero di più...

Oddio non ci capisco più niente... Sarà meglio che mi resetti tutto dalla mente...

Sento strisciare una sedia in parte a me, mi volto e noto il viso di Brittany tirato come una corda di violino, da un momento all'altro sarebbe scoppiata. Mi viene da ridere, ma mi trattengo mordendomi il labbo. Era così incazzata che mi fulmina con lo sguardo.

Si mette sopra il tavolo e appoggia i piedi sulla sedia.

<<Senti, non mi interessa cosa c'è tra te e Ian, ma stagli alla larga lui è mio... Come tutti d'altronde...>>.

Ma cosa vuole questa?...

Mi schiarisco la voce e rispondo a tono.

<<Senti, quello che c'è tra me ed Ian non sono affari tuoi... E poi tra me e lui non c'è niente... Lui non è tua proprietà... nessuno lo è... Quindi vuoi andare a letto con lui? Vacci... ma non venire da me se avete problemi a letto, io non centro niente... Magari non lo attizzi più..>>.

Gli dico con ironia. Il suo viso cambia espressione, passa dalla rabbia alla sorpresa e di nuovo alla rabbia, mi si avvicina, lasciando passare solo un dito tra noi.

<<Sgualdrina che non sei altro, stai dicendo che io non piaccio più ad Ian?... Stai forse dicendo questo?>>.

Rido spostandomi.

<<Si, sto dicendo questo>>.

All'improvviso mi sento trascinare via da Brittany, due braccia forti mi sostengono e mi abbracciano da dietro. Smetto di respirare.. Il suo profumo.. Ian. Rimango lì, immobile, non faccio niente, perché non c'era niente da fare. La voce di Ian mi entra nelle orecchie, arrabbiata e risoluta.

<<Brittany, ti ho detto di lasciarla in pace.. Lei non ha fatto niente... Io non sto con lei, come non sto con te... Te lo ripeto io non sono una tua proprietà, io decido con chi stare, e adesso non voglio stare con te!>>. Era arrabbiato, decisamente.

Non ho il tempo di scansarmi, che, Ian mi volta, appoggiandomi una mano sulla guancia, il suo viso si avvicinava lentamente al mio, io rimango li immobile, di nuovo... Come una cretina.

Sento una leggera pressione sulle labbra, e mi lascio andare. Il nostro secondo bacio.

Oddio sta succedendo davvero?...

Sento un ringhio arrivarmi sulle labbra. Ian, il mio Ian.. Mi sta baciando...

Gli getto le braccia al collo, lui mi attira a se ancora di più... Oddio era fantastico.

Apro leggermente la bocca per far si che la sua lingua raggiunga la mia, lui senza esitazione inizia a muoverla nella mia bocca. E' una sensazione stupenda. Sentivo il suo sapore dappertutto. Piccole scosse mi percorrevano tutto il corpo, arrivando al basso ventre.

Era fantastico... Purtroppo mi sciolsi da quel bacio, per riprendere fiato.

Ian appoggia la fronte sulla mia, ansimando mi sussurra.

<<Cosa mi stai facendo?... Mi hai stregato!>>.

Non era una vera e propria domanda, infatti non rispondo, limitandomi a sorridere. Lui contraccambia il mio sorriso con un'altro innocente bacio.

Poi, sento una gola schiarirsi e ricordo dove mi trovo. Siamo in piedi, in aula, davanti a tutti i nostri compagni.

Oddio...

Mi giro, per guardarmi intorno, tutta l'aula aveva gli occhi puntati su di noi, guardo Brittany, ha gli occhi sgranati, la bocca spalancata.

Ahaha... Ti sta bene spocchiosa....

Un ghigno mi compare sul viso. Lo so è da cattive però se lo merita per una volta...

Poi la mia coscienza urla, Idiota, ti sei appena fatta baciare da uno che solo una settimana fa volevi dimenticare...

Oddio.. sono un'idiota totale...

Mi volto trovando Ian fissarmi il sedere, il suo sguardo, voleva divorarmi, sentivo la pesantezza di quegli occhi puntati su di me. Delle scosse mi percorrono tutto il corpo arrivandomi al basso ventre.

Non di nuovo... Sgrano gli occhi.

Il senso di colpa mi illumina il cervello. Mi sono appena baciata con il ragazzo che desidero dalla terza superiore, davanti a tutti, e lui settimana scorsa ha detto che non mi voleva...

Stavo per insultarlo, volevo dirgli che non poteva usarmi come una pezza per far smettere di rompere a Brittany, volevo urlagli di essere stato uno stronzo perché mi aveva baciato davanti a tutti, ma il mio intento fallì. La professoressa entra nella classe, mi sento tirare per un braccio e mi ritrovo in ultima fila difianco a Ian.

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