Ero stufo di ballare, ero stufo delle ragazze che mi si attaccavano dietro, così mi sono messo da parte, per osservare i ragazzi che ci provavano con le ragazze. Era una bolgia di ubriachi ormai, non si capiva più quale fosse il più sano, poi, sento una ragazza urlare.
<<Ti ho detto di lasciarmi stare Adam>>.
Adam?... Cazzo Ashley...
Mi dirigo verso la voce, poco a poco diventa più nitida.
<<No, basta, staccati... Io non vengo a letto con te>>. Urla nuovamente, ora capisco che è proprio la voce di Ashley, sento qualcuno ridere, una risata perfida, subdola, poi Adam dice.
<<Oh, senti, l'hai data anche a Ian, cosa ti costa darla a me?... Sei una troia giusto?>>.
Cazzo, ora gli spacco la faccia, come si permette di dare della troia ad Ashley....
Mi faccio ancora più vicino, volevo sentire e volevo spaccargli il muso a quell'imbecille...
<<Bastardo, io non l'ho data ad Ian, e di sicuro non la darò a te>>.
Ora Adam, la presa per un braccio e glielo stingere, vedo il dolore nello sguardo di Ashley. Il sangue mi rimbomba nelle vene, poi non riesco più a trattenermi quando sento la voce spezzata di Ashley.
<<Ah, Adam basta, mi fai male...>>.
Mi scaravento addosso ad Adam, senza preoccuparmi della gente attorno a noi, lo prendo per il collo tirandogli un pugno nello stomaco, Adam rimane senza fiato e vedo la sua smorfia di dolore, con un ringhio parlo.
<<Figlio di puttana, non azzardarti più a toccarla, o te la vedrai con me... Lei è mia...>>. Detto questo, lo lascio andare, lui cade a terra tenendosi lo stomaco, facendo dei versi, ma non me ne frega un cazzo, sono troppo incazzato. Prendo per la mano Ashley e la porto fuori, prima che il bodyguard ci possa buttare fuori. Talmente infuriato, non sento chiamarmi da Ashley, fino a quando sento una mano appoggiata sul mio braccio.
<<Ian, fermati, non riesco a starti dietro se vai così veloce.>>...
Sospiro, rallentando.
<<Scusa, ma avrei voluto spaccargli la faccia a quel bastardo... Lui non doveva trattarti così... Tu dovevi ascoltarmi cazzo, quando ti avevo detto che non dovevi fidarti>>.
La guardo diritta negli occhi, vedo i suoi appannarsi e riempirsi di lacrime, senza pensarci due volte, la stingo nelle braccia, la sento vacillare, poi si lascia andare e piange. Io non le dico niente, non so cosa dirle, in questi casi non c'è molto da dire. Una volta calmata, si scosta quel poco per asciugarsi gli occhi, poi con voce rauca dice.
<<Scusa per il tuo costume>>.
Ero vestito dal Conte Dracula, però in questo momento non me ne fregava un cazzo del costume, volevo sapere come stava lei...
<<Non importa, non mi piaceva neanche>>. Faccio spallucce.
Lei sorride, il suo sorriso mi toglie il fiato, anche se ha il viso tutto sbavato dal trucco è comunque stupenda...
Mi schiarisco la gola, cercando di nascondere il mio imbarazzo, la porto verso la spiaggia del lago e ci sediamo per terra. Poi Ashley guardandomi, parla.
<<Avevi ragione, e io non ti ho dato retta, sono stata una stupida... Io dovevo fidarmi di te..>>.
Distoglie lo sguardo, mi avvicino a lei, le prendo il viso tra le dita, poi le sussurro.
<<Ehi, non fa niente, l'importante è che ho fermato quel bastardo prima che ti facesse male sul serio>>...
Ashley sospira, io la seguo.