<<Sei un piccolo bastardo>>... Sentivo il braccio bruciarmi, per la sigaretta appena spenta da mio padre, mi voltai a esaminare il braccio, una macchia rossa con un po' di sangue era piazzata sul mio avambraccio, un po' sotto la spalla. Questa non è la prima cicatrice che ho, sarà la quinta la sesta. Le altre sono tutte uguali, sempre fatte con le sigarette, due sul petto, una sulla pancia, appena sopra l'ombelico, una sul braccio destro e adesso questa.
Mio padre, mi incolpava per aver ucciso mia madre.
<<Tua madre è morta per colpa tua...Tu dovevi andare a calcio, tu avevi scelto quello stupido sport... è tutta colpa tua>>.
La sua mano mi arrivò in pieno viso e mi scaraventò per terra, iniziò a darmi i calci nello stomaco , urlandomi che dovevo morire io... E da una parte aveva ragione...Io dovevo morire non lei, io e basta...
<<Questo non è ancora niente... Vedrai quando...>>.
Mi sveglio, spaventato, sudato, con il fiato corto. Mio padre, quel bastardo. So che ora non poteva farmi più niente, ma il passato non si dimentica mai, vorrei farlo, ma non riesco e mi sento male per questo. Accendo la luce, guardo la sveglia, oggi sarebbero iniziate le lezioni dopo le vacanze autunnali, erano passati tre giorni dall'ultima volta che avevo visto Ashley, dopo la mia confessione. Non avevo ricevuto risposta, e questa cosa mi infastidiva, io le avevo offerto il mio cuore e lei non aveva risposto, nessuna chiamata, nessun messaggio, niente di niente.
Merda... Questa cosa mi ucciderà...
Lentamente mi alzo dal letto, prendo i vestiti, li indosso, preparo lo zaino e mi avvio verso l'uscita del dormitorio. Ottobre, il freddo è arrivato, il cielo è scuro e buio. Come me... Odio ogni cosa che è buia, infatti odio me stesso per tutto quello che è successo e che ho fatto, ma non posso cambiare niente di tutto questo... Devo solo conviverci...
Entrando nel college, sento una voce femminile chiamarmi, mi volto, vedo Brittany sculettare nella mia direzione.
Adesso cosa cazzo vuole....
Sta correndo nella mia direzione, la vedo inciampare nei tacchi, riesco a prenderla tra le braccia, lei mi sorride, mi prende il viso e mi bacia spudoratamente come se volesse scoparmi.
Ma che cazzo sta facendo... Merda...
La stacco da me bruscamente, lei sorride, si volta a guardare qualcuno, automaticamente mi volto,e la vedo...
Merda... Merda... Brittany sei una puttana...
Vedo Ashley, i libri le sono caduti per terra, lei è li immobile,mi guarda negli occhi, i suoi sono pieni di lacrime, si volta a guardare Brittany, serra i pugni e scappa via. Resto immobile a fissare la porta, poi sento qualcuno muoversi tra le mie mani.
Cazzo, mi ero dimenticato di Brittany...
La fulmino con lo sguardo e gli urlo.
<<Che cazzo ti è preso?... Che cazzo vuoi da me, ti ho detto che non ti voglio, vai a scoparti Louis o qualcun'altro disponibile>>.
Senza aspettare una risposta, corro verso la porta e cerco Ashley.
Si può sapere perché non me ne va bene una?... Merda...
Devo trovarla... Adesso...