<<Lo sai che sei uno stronzo?... Lo sai?>>.
Ero nella prigione di Lowell, da mio padre. Come sempre mi stava urlando che ero uno stronzo e un bastardo, Come biasimarlo?... In un certo senso è vero, lo pensa anche Ashley, non posso dargli torto.
Si sono un bastardo, ho ucciso mia madre, ho fatto scappare la ragazza che amo, solo per non dirle di mio padre e delle mie debolezze.
<<Hai ragione Jim, continua...>>.
Mio padre mi guarda con cattiveria. <<Mi stai provocando?>>. Ora si è alzato in piedi, e le guardie lo stavano raggiungendo per bloccarlo.
<<No, Jim, non ti sto provocando, ti sto dicendo che hai ragione>>.
<<Come mai sei così sicuro di te?... Grazie ad Ashley?>>.
Merda, come fa lui ha sapere?... Lo guardo sgranando gli occhi, lui ride, una risata malvagia da accapponare la pelle. Continuando a ridere dice.
<<Credi davvero che io sia così stupido da non accorgermi?... Quella ragazza l'hai sempre amata, ti si leggeva in faccia quanto eri debole, e lo sei anche adesso...>>.
La rabbia si stava impadronendo di me, odiavo quando lui mi provocava così... Ho sempre odiato tutto di lui... Anche che è mio padre.
Continuando a parlare dice. <<Credi sul serio che lei ti voglia?... Non pensi che possa solo usarti?... Sei così sicuro che lei ti ami?>>...
Cazzo lo so anche io...
Gli lancio uno sguardo assassino, in questo momento vorrei riempirti di botte.... Jim capisce ed inizia a ridere, di nuovo.
<<Meno male che c'è il vetro, se no mi saresti saltato al collo... Vedi tu non sei diverso da me...>>.
Mi si torce lo stomaco, questa frase non me la sarei mai aspettata... Senza degnarlo di uno sguardo mi alzo e esco da quel postaccio che odio con tutto me stesso.
Durante il tragitto per tornare al college, le parole di mio padre continuano a tormentarmi.
Tu non sei diverso da me...
Improvvisamente tutte le cose che ho fatto mi si piazzano davanti agli occhi. La sofferenza di Ashley per colpa mia, tutte le volte che l'ho ignorata, quando gli ho urlato addosso, quando mi sono chiuso in me stesso e l'ho tagliata fuori, quando lei piangeva....
Finalmente ho capito...
Accelero con forza la macchia, dovevo assolutamente tornare al college per palare con Ashley....
Arrivo al suo dormitorio, mi lancio fuori dall'auto, salgo le scale come una furia, arrivato davanti alla sua porta bussando con forza.
Quando si apre mi ritrovo davanti Greta.
<<Ian?>>. Chiede sorpresa.
<<Ciao sto cercando Ashley è qui?>>.
Lei sospira e scuote la testa. <<Quando la finirete di comportarvi così... No... non c'è è già partita...>>.
Merda... Merda..
<<Ok,... Ah e Greta... Grazie>>. Le sorrido.
Ricambiando dice. <<Di niente, e vai da lei...>>.