8 - Buon compleanno (parte 1)

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Hogwarts non era mai stata così tranquilla.

Ci avevano messo un po' a capirlo, ma alla fine tutti si erano resi conto che il grande cambiamento era dovuto alla fine dei litigi e delle discussioni tra Celaena e Stefan, e non potevano fare a meno di chiedersi come fosse potuto accadere un miracolo del genere.

Se infatti i due erano soliti squadrarsi in cagnesco ogni volta che si incrociavano, adesso stupivano tutti scambiandosi il buon giorno con un tono addirittura gentile. Certo non si comportavano come se fossero grandi amici davanti al resto della scuola, ma per quello c'erano pur sempre le ronde notturne.

I due ragazzi avevano infatti scoperto di avere diversi interessi in comune, uno fra tanti, ad esempio, quello per la guarigione e le pozioni curative, e durante le ore che trascorrevano insieme di notte a pattugliare i corridoi del castello avevano avuto modo di approfondire diversi argomenti.

Qualsiasi cosa andava bene come spunto di conversazione, l'unico tabù era mettersi a parlare dello status di sangue delle persone. Quando infatti Stefan ebbe l'ardire di chiedere a Celaena come mai ce l'avesse così tanto con i Babbani, la ragazza si era improvvisamente rabbuiata e non aveva più pronunciato una parola finchè lui non ebbe giurato che non avrebbe neanche più accennato a quell'argomento. Così tutto era tornato come prima, anche se il Grifondoro si era ripromesso di scoprire ugualmente come mai quell'argomento turbasse così tanto l'amica... amica?

Era incredibile come in poche settimane entrambi fossero riusciti a cambiare opinione l'uno dell'altra nonostante tutti quegl'anni passati a considerarsi come 'nemici', e tutti e due non riuscivano a capacitarsi di essersi comportati in modo così puerile per tutto quel tempo.

Celaena si era perfino ritrovata a pensare che forse, in fondo in fondo, sarebbe dovuta andare a ringraziare la professoressa Tosca: in fin dei conti era merito suo se adesso lei e Stefan andavano finalmente d'accordo. Suo, o della botta in testa che Celaena aveva preso la notte della loro prima ronda... Ma quale che fosse realmente la causa, entrambi erano molto felici del cambiamento.

Celaena aveva trovato in Stefan un ragazzo molto garbato, gentile e sempre disponibile in caso di bisogno (come tra l'altro aveva già avuto occasione di dimostrare...)

Da parte sua Stefan aveva piacevolmente scoperto che, dietro la facciata da regina di ghiaccio costantemente ostentata dalla Serpeverde, si nascondeva in realtà un cuore altruista e generoso, difficile da individuare se ci si limitava a un'occhiata superficiale.

Mai era rimasto più stupito di quando Celaena, con inaspettata naturalezza, si era offerta di spiegargli un argomento di pozioni particolarmente difficile che lui non era riuscito a capire del tutto.

Sempre più spesso poi, si ritrovava a guardarla come incantato: ormai quei capelli biondi e quegli occhi color smeraldo gli si erano impressi a fuoco nella mente, e forse neanche un getto d'acqua particolarmente potente sarebbe riuscito a cancellarli... forse...

Il piacevole clima autunnale lasciò presto il posto a quello invernale: già con novembre iniziò a fare molto freddo, le cime delle montagne divennero bianche e persino la superficie del lago venne coperta da una solida lastra di ghiaccio. Con dicembre, poi, arrivò anche la neve, e gli spifferi gelati che ti coglievano a tradimento nei corridoi erano diventati quasi più temuti dei compiti di Pozioni.

Se faceva così freddo durante il giorno, figurarsi la notte.

Ormai Celaena non lasciava più il dormitorio se non dopo aver indossato i suoi vestiti più pesanti e il mantello rivestito di pelliccia. Quella sera del 22 dicembre non fece eccezione: coperta al meglio la Serpeverde si presentò puntuale alla scalinata principale per iniziare la ronda con Stefan.

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