"Davvero non riesco a capire come mai la Tassorosso non abbia accettato la tua proposta di fare cambio turno!"
Era lunedì sera, le nove e un quarto passate da poco, e in Sala Comune Celaena stava finendo di prepararsi per incontrare Stefan per la loro prima ronda notturna insieme, che sarebbe dovuta cominciare di lì a un quarto d'ora. Orion le faceva intanto compagnia cercando di tirarla su di morale: "Puoi sempre proporre di dividervi, così che tu controlli una zona del Castello e lui un'altra".
Celaena annuì senza dire nulla. Dopo quello che lei e Stefan aveva concordato l'idea delle ronde non sembrava più così terribile, ma naturalmente non aveva avuto il coraggio di dirlo a Orion: aveva ancora una reputazione da difendere!
"Molto probabilmente farò tutto da sola facendo finta che lui non esista" disse per dargli un po' di soddisfazione. "Anzi, ti dirò che non so neanche se avrà il coraggio di presentarsi... nel buio dei corridoi sarebbe fin troppo facile farlo inciampare... magari in prossimità di una rampa di scale..." concluse.
Orion si mise a ridere e Celaena fece altrettanto per non insospettirlo: in realtà in cuor suo non poteva fare a meno di pensare che quella era la prima volta che pianificava qualcosa ai danni di Stefan senza avere la minima intenzione di metterla in atto.
Dopotutto aveva anche un patto da rispettare.
Finì di aggiustarsi il mantello, controllò di avere con sé la bacchetta e si congedò dall'amico: "Adesso devo proprio andare, è quasi ora. Ci vediamo domani, buonanotte!" disse incamminandosi verso l'uscita della sala.
"Fagli vedere chi comanda!" fu l'augurio che le arrivò da dietro.
Si erano dati appuntamento alla scalinata principale e Celaena arrivò esattamente nel momento in cui Stefan finì di scendere l'ultima rampa di scale.
"Buona sera" la salutò educatamente.
"Buona sera anche a te" contraccambiò lei
"Allora, da dove cominciamo?" iniziò lui rompendo il silenzio.
"Potremo dividerci le zone..." propose Celaena. "Tu inizi dall'alto, io dal basso e poi ci incontriamo a metà".
"L'idea di fare la ronda insieme ti atterrisce così tanto?" scherzò lui di rimando.
Celaena scosse la testa, ma in realtà Stefan aveva appena dato voce a un dubbio che la rodeva come un tarlo ormai da giorni. Quella prima ronda poteva essere considerata come una vera e propria 'prova del fuoco' che avrebbe dimostrato se esisteva almeno una vaga possibilità che loro due potessero andare d'accordo. E dopo che si erano in qualche modo 'chiariti', la grande paura di Celaena era scoprire che quella possibilità non esistesse. Pensava quindi che svolgere la ronda separatamente avrebbe potuto troncare sul nascere qualsiasi possibile litigio.
Ma evidentemente Stefan non la pensava come lei: "Dai, su! Abbiamo fatto una tregua, no? Dammi almeno la possibilità di dimostrarti che sono in grado di rispettarla!" le disse con tono vagamente supplichevole.
"E va bene" cedette la Serpeverde alla fine "però diamoci una mossa, sennò domani mattina siamo ancora qui". E così dicendo cominciò a incamminarsi su per la rampa di scale. Rendendosi poi conto che aveva deciso senza chiedere il parere del compagno, si fermò dopo qualche gradino e domandò: "Scusa... ti va bene se iniziamo dai piani più alti?" al che Stefan sembrò alquanto colpito da quell'atto di inaspettata gentilezza nei suoi confronti e si limitò a seguirla rispondendo: "No, figurati. A me va benissimo".
E così i due iniziarono a pattugliare corridoio dopo corridoio, piano dopo piano, alla luce dei Lumos proveniente dalle loro bacchette e con il solo rumore dei loro passi che rimbombavano nel silenzio.
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La Serpe e Il Grifone
FanfictionDal Testo: ...L’unica cosa che proprio non sopportava era Grifondoro o, più precisamente Stefan Grifondoro. Il che era naturale se la Casa in cui eri stata smistata era Serpeverde, e il tuo nome di battesimo era nientemeno che Celaena Astoria Serpev...