21 - La fuga del serpente

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Godric si chinò raccogliendo il libretto da terra.

Sollevò lo sguardo sui due ragazzi: "Potrei sapere come mai siete interessati ad un argomento del genere? I Basilischi sono creature mortalmente pericolose, ma fortunatamente anche estremamente rare".

Celaena e Stefan continuavano a tacere scambiandosi sguardi preoccupati.

"Allora? Non fate quelle facce, dubito molto che avrete occasione di imbattervi in un Basilisco, soprattutto qui a scuola... Vorrei ugualmente sapere come mai siete tanto interessati, al punto da prendere addirittura un libro dal reparto proibito" "Stefan?"

Il ragazzo scosse la testa: non avrebbe detto niente. Celaena aveva chiesto a lui e agli altri di mantenere il segreto a qualsiasi costo. Rimase quindi a bocca aperta quando la Serpeverde parlò.

"Ecco... invece io credo che ci sia un Basilisco proprio qui dentro la scuola... L'uovo non si è ancora schiuso, certo, ma è senza dubbio un Basilisco" disse infatti Celaena come se rivelare la presenza di una creatura così pericolosa fosse la cosa più naturale del mondo, nonostante avesse ancora l'espressione preoccupata dipinta sul viso.

"Come prego?" domandò il professore guardandola con tanto d'occhi. "Quello che dici è impossibile: procurarsi un Basilisco è estremamente complicato, chi mai avrebbe potuto..."

"Non le viene in mente davvero nessuno?" domandò la ragazza con tono ironico. "Come ben sa mio padre è un po' fissato con l'idea di epurare la razza dei maghi da Mezzosangue e Nati Babbani: evidentemente il Basilisco gli è sembrato il mezzo più efficiente per metterla in atto. Ci pensi: uccide solo con lo sguardo, e nella migliore delle ipotesi ti pietrifica; ha zanne velenose e può essere controllato solo da un rettilofono..." continuò Celaena citando quello che aveva letto poco prima.

"Da quanto tempo ne sei a conoscenza?" domandò il professore che sembrava aver finalmente colto la gravità della situazione.

"Da Natale, più o meno. Però non sapevo che fosse un Basilisco: l'ho fatto vedere anche a Stefan, a Orion e a Helena, ma neanche loro sapevano cosa fosse..."

"Perché non mi hai detto niente?" domandò Godric al figlio.

"Celaena mi aveva chiesto di mantenere il segreto" rispose semplicemente lui.

"Mmm... hai detto che l'uovo non si è ancora schiuso... bisogna distruggerlo il prima possibile..." disse Godric ragionando ad alta voce. "Il Basilisco è una creatura alquanto difficile da uccidere, ma è anche vero che è estremamente vulnerabile finchè non esce dal guscio... immagino che per risolvere la cosa basterebbe anche solo buttare l'uovo per terra"

"Stai dicendo che per distruggere una delle creature più letali e pericolose del mondo magico basterebbe far cadere l'uovo? Tutto qui?" domandò Stefan sgranando gli occhi.

Il padre annuì: "È il suo unico punto debole, oltre al canto del gallo... non avevi detto di aver letto anche tu dal libro?"

"Sì, certo... dov'è Celaena?"



Come Celaena aveva sentito che sarebbe bastato far cadere l'uovo per liberarsi del 'problema' si era avvicinata sempre di più verso la porta. Sfruttando poi il fatto che padre e figlio avevano cominciato a discutere tra loro era silenziosamente uscita dall'aula passando inosservata.

E poi aveva cominciato a correre.

Non aveva mai corso così in tutta la sua vita.

"Ehi, ehi, ehi! Frena! Dove stai andando così di fretta?" la voce di Helena le arrivò squillante all'orecchio facendola fermare bruscamente.

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