Epilogo

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La primavera si era preannunciata tiepida e serena, le leggere brezze dispettose che scendevano dal cielo limpido e azzurro a giocare con le chiome degli alberi facendoli frusciare dolcemente.

Quel giorno di metà maggio non sarebbe stato da meno, anzi, aveva tutte le carte in regola per superare tutti i giorni passati e chissà, forse anche quelli futuri.

Celaena non aveva mai amato particolarmente vestirsi di bianco: la sua carnagione già molto chiara e i suoi capelli biondi sembravano schiarirsi e sbiadire ulteriormente quando accostati a quel colore.

Il vestito bianco che indossava quel giorno sembrava invece dare una luminosità tutta particolare ai suoi occhi frementi di felicità e al suo sorriso radioso.

Tutto era pronto, tutto era perfetto.

Mancava solo lei.

Il giardino interno del castello dei Grifondoro era stato addobbato a festa per l'occasione, e ormai tutti gli invitati si erano riuniti in attesa che la cerimonia avesse inizio, entusiasti e onorati di potervi assistere.

Perché quel giorno non si sarebbe celebrato il matrimonio di due persone qualsiasi, quel giorno si sarebbe sancita l'unione definitiva tra due delle famiglie più potenti e importanti dell'epoca.

Quel giorno Stefan Grifondoro e Celaena Serpeverde avrebbero pronunciato le loro promesse e sarebbero diventati marito e moglie.



***

DODICI ANNI DOPO...

***



Era stata una bella estate, calda e luminosa.

In quella giornata di fine agosto i raggi del sole splendevano su Godric's Hollow illuminando la grande magione e penetrando all'interno dalle ampie finestre.

"Madre! Fred non mi vuole ridare la bacchetta!" un'esclamazione, accompagnata dal rumore di passi che salivano frettolosamente una rampa di scale, ruppe la quiete pomeridiana.

A quella una figura minuta entrò di corsa nel salotto del secondo piano dell'abitazione stringendo tra le mani un bastoncino di legno lungo e sottile, che non gli apparteneva.

Nove anni compiuti a fine luglio, capelli biondissimi e grandi occhi scuri; il bambino protestò con aria imbronciata: "Non è giusto! Ne voglio una anch'io!"

"Non puoi: sei troppo piccolo!" ribattè una ragazzina che era entrata subito dopo, cominciando a rincorrere il fratello intorno ai mobili della stanza.

Capelli lunghi castano-ramati e occhi verdi come smeraldi: avrebbe compiuto undici anni a novembre, e quell'anno avrebbe cominciato a frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

"Su Frederich, da bravo. Restituisci la bacchetta a tua sorella. Tu avrai la tua tra un paio d'anni" intervenne una donna che fino a quel momento era rimasta seduta su una poltrona, appoggiando in parte il libro che stava leggendo e andando in contro ai figli.

"Ma io la voglio subito!" brontolò il bambino, Fred, andando a nascondersi dietro la madre.

"Due anni passano velocissimi tesoro, non ci pensare. E adesso restituisci la bacchetta ad Andromeda"

Controvoglia il bambino allungò la mano, e fulminea la sorella si riprese il magico oggetto, trionfante.

"Uffa..."

La Serpe e Il GrifoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora