"Forse dovrei tornare indietro a vedere se sta bene"
"Ma no, tranquilla. Guarda che sei arrivata solo da un paio di minuti"
"Lo so, ma tu non l'hai vista: mi ha detto che trovava le scarpe e poi mi raggiungeva... le scarpe le aveva già tirate fuori da un pezzo!"
"Conosco Celaena, vorrà solo far stare sulle spine il nostro Grifone ancora per un po'..."
"Ehi!" protestò il Grifondoro chiamato in causa.
I tre erano in Sala Grande mentre aspettavano l'ultima componente del gruppo.
La Sala era già gremita di studenti: ragazze che ridacchiavano eccitate nei loro vestiti da festa, a braccetto di ragazzi che eccitati lo sembravano molto meno.
Il soffitto, come sempre incantato in modo da lasciar vedere l'esterno, mostrava un cielo blu scuro, limpido e senza nuvole, nel quale le stelle brillavano numerose facendo da accompagnatrici alla luna che quella notte era piena.
Dei quattro tavoli delle case ne erano rimasti solo due, a loro volta addossati alle pareti in modo da lasciare libero il centro del salone, ed entrambi erano imbanditi con un ricco buffet.
Il tavolo degli insegnanti sembrava essere l'unica cosa rimasta al suo posto.
Verso il fondo della Sala, su una pedana rialzata, alcuni musicisti stavano finendo di accordare i loro strumenti, preparandosi a suonare.
Quando anche i professori cominciarono a fare la loro comparsa Helena sentenziò: "Eh no! Adesso mi sente! Ragazzi: io vado a prenderla!"
Capirono tutti a chi si stava riferendo, ma la Corvonero non andò molto lontano: dopo due passi si fermò come la maggior parte degli studenti della sala, incantata di fronte alla bellezza della ragazza che stava entrando in quel momento.
Portamento dritto e fiero, un medaglione con una grande pietra rossa a decorare il decolté lasciato generosamente scoperto dallo scollo a cuore del vestito color rosso scuro. Il corpetto attillato separato dalla gonna ampia e vaporosa da ricami dorati che costituivano una decorazione a mo' di cintura.
Sicuramente una Grifondoro, pensò lei, chiedendo subito dopo a Stefan: "La conosci?"
Il ragazzo scosse distrattamente la testa in segno di diniego, più impegnato a guardare a bocca aperta quella che a lui –e agli altri ragazzi presenti- sembrava più una visione piuttosto che una persona in carne ed ossa.
Intanto la ragazza misteriosa aveva cominciato ad avanzare guardandosi intorno: probabilmente stava cercando il suo accompagnatore.
Più di qualche ragazzo provò a farsi avanti, ma venne gentilmente respinto mentre la ragazza continuava a farsi strada tra la gente.
La Corvonero stava giusto considerando che i capelli della ragazza in rosso erano acconciati allo stesso modo in cui li aveva sistemati all'amica –non prima di aver intimato a Orion di smettere di guardarla con quell'espressione da pesce lesso- quando capì il suo errore: quella ragazza era Celaena!
Rendendosene conto la guardò ancora più sbalordita, sembrava completamente diversa: oltre al fatto che il vestito non era più verde scuro come l'aveva visto lei solo pochi minuti prima quando l'aveva lasciata, il suo viso sembrava molto più sereno e rilassato, completamente dimentico delle preoccupazioni che l'offuscavano solo fino a poco prima nei dormitori.
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La Serpe e Il Grifone
FanficDal Testo: ...L’unica cosa che proprio non sopportava era Grifondoro o, più precisamente Stefan Grifondoro. Il che era naturale se la Casa in cui eri stata smistata era Serpeverde, e il tuo nome di battesimo era nientemeno che Celaena Astoria Serpev...