Capitolo diciassette.

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Preparatevi a tante palpitazioni.

Michael's POV

Seguivo da dietro Ashton e Luke verso il palco. Calum stava già aspettando impazientemente accanto all'entrata. La sicurezza ci fece un cenno, e ci facemmo strada su per le scale. Il mio cuore stava battendo più rapidamente del solito: non solo dovevamo esibirci assieme nonostante le nostre difficoltà, ma io mi ero anche accertato che questo show fosse diverso dai nostri precedenti.

I tre ragazzi corsero sul palco, io dietro di loro. I fan urlarono i nostri nomi e io ero già accecato dai riflettori - ne ero grato, perché aiutavano a distrarre la mia mente da tutto il resto.

"Ciao, che è pronto a rockeggiare?" La forte voce di Ashton tuonava dietro di me, seguita solo da altri fan urlanti. "Andiamo!"

Io strimpellai la mia nuova chitarra elettrica, non riuscendo a nascondere il sorriso che si stava formando sul mio viso quando non ci fu nessun suono di batteria dietro di me. "Che problema c'è, Ash?"

Mi girai appena in tempo per vedere Ashton distruggere le sue bacchette contro i fragili fogli di carta e pellicola protettiva che io avevo messo sopra la sua batteria. Un forte strappo si fece strada per il microfono, risultando in un Ashton che appariva confuso. Comunque, quella confusione alla fine sparì una volta che capì il colpevole di ciò. Alzò lo sguardo per vedere me sorridergli, in qualche modo luccicando di orgoglio.

Le fan avevano finalmente smesso di gridare ed adesso erano tanto confuse quanto Ashton prima, completamente all'oscuro di ciò che stava accadendo. "Problemi tecnici?" Chiese Calum.

"L'unico problema che ho al momento é con Michael." Rispose Ashton. La sua faccia adesso annegava nella rabbia, cosa che faceva solo ampliare il mio sorriso di compiacimento.

I fan ora si aspettavano che la musica suonasse, ma non succedeva nulla. Io ero ancora girato dall'altro lato, faccia a faccia con Ashton che stava seduto inutilmente alla sua batteria rotta. "Immagino che sei un po' fottuto, amico." Luke era tanto stizzoso quanto i fan mentre stringeva il suo plettro inutilizzato.

Un altro suono di qualcosa che si rompe venne dal microfono ed Ashton si avvicinò alla parte anteriore del palco dove io ero in piedi. "Non dovresti fare questo alla batteria, Michael." Il suo viso era pericolosamente vicino al mio mentre parlava, tentando di proposito di far sentire la sua voce attraverso il mio stesso microfono.

"Dovresti saperlo, considerando la mia chitarra. Vedo cosa pensavi: é divertente rompere le proprietà di un altro membro della band." Dall'ovvia espressione sulla mia faccia, mi stavo godendo tutto questo.

Ashton si avvicinò di più a me, fino ad essere a soli pochi centimetri di distanza da un bacio eschimese*. "Non dovresti vendicarti della vendetta di qualcun altro, dovresti sapere che io sono capace di molto di più." Il sibilo di Ashton mandò dei brividi giù per la mia schiena.

"Sapete che siamo ancora sul palco, vero?" Sentii Luke chiamare da dietro di noi; ma io ero troppo isolato con Ashton per dare alcuna considerazione a ciò che aveva appena detto.

Afferrai il braccio di Ashton, quello con un'orrenda cicatrice creata dalle mie unghie, e fissai i suoi occhi con i miei. "Vuoi scommettere?"

"Sfidami."

Spinsi il braccio di Ashton in basso verso il pavimento, e poi quando il suo collo era vulnerabile, lo afferrai con il mio gomito così che fosse completamente sotto la mia presa. Lui tentò di liberarsi, ma la mia presa era troppo forte. Ashton non si fermò: il suo braccio libero si mosse verso verso il cielo ad una velocità insostenibile e colpì il mio addome, obbligando la mia presa su di lui ad allentare. Il ragazzo si dimenò fino a liberarsi, non perdendo tempo prima di placcar mi sul pavimento del palco ed afferrare il mio collo, piegando le sue dita tutto intorno. "Temo di essere io qui quello superiore, amico. Le tue braccia sono ramoscelli in confronto alle mie." La presa di Ashton sul mio collo diventò progressivamente più stretta, facendomi strozzare.

I fan urlarono ancora, questa volta non in adorazione. Loro erano probabilmente spaventati dei membri della loro band preferita che praticamente si uccidono a vicenda, cosa che non mi sorprese. Luke e Calum accorsero per tentare di fermare il litigio, ma io li spinsi via. Questo era solo l'inizio.

Il mio ginocchio scattò verso l'alto da sotto il ragazzo dai capelli dorati, ed atterrò dritto sul suo pacco [perché rido da sola], facendolo gemere rumorosamente di dolore. "Fallo nel microfono, fai sentire a tutti che buona mira che ho." Riuscii a dire attraverso piccoli respiri dovuto allo strangolamento che stavo provando.

La presa di Ashton diventò persino più forte. Sentii la mia faccia diventare di un rosso profondo mentre adesso mi sforzavo per respirare: tutta la forza che avevo una volta ora stava scomparendo mentre adesso ero steso senza speranza necessitando di aria. "Questo ti insegnerà a non iniziare cosa non puoi finire." Il sorriso di Ashton non era il suo solito sfacciato: questo era pieno di puro risentimento.

La sua faccia fu l'ultima cosa che vidi prima che fossi finalmente tirato via da lui da Calum ed un membro della sicurezza. "No," la mia voce s'incrinò mentre facevo entrare aria nei miei polmoni. "Non ho finito con lui." Eccitazione pompò attraverso il mio corpo, permettendomi di sfuggire alla presa dei due uomini su di me, e saltai di nuovo su di Ashton. Lo sforzo di Luke di trattenere Ashton a posto fallì tragicamente quando il ragazzo balzò via da lui e su di me. I suoi pugni erano già contratti mentre si muovevano per tornare a colpirmi all'addome, ma io li fermai in tempo e li spinsi indietro verso la sua stessa faccia. Il colpo atterrò su un lato del suo naso, facendo zampillare del sangue fuori da lui. "Ew, non sanguinare su di me."

"Tu lo hai fatto su di me quando io ero troppo grande per te da farcela nel letto."

Con il mio stesso pugno questa volta, colpii il naso di Ashton di nuovo e poi una volta sul suo occhio. Gemiti di agonia sfuggirono alle sue labbra ed io quasi sorrisi alle mie azioni.

Le due braccia mi afferrarono di nuovo, ma questa volta non erano ne del membro della mia band ne della sicurezza. Alzai lo sguardo per vedere un'uniforme di polizia, ed il mio cuore si fermò.

"Lasciatemi andare," mi dimenai, ma la presa dell'uomo era persino più forte di quella di Ashton. Fui sollevato sui miei piedi, dove vedevo in basso un Ashton sanguinante sedere sul pavimento stringendo forte il suo occhio.

"Ha il diritto di restare in silenzio. Qualunque cosa dica potrebbe essere usata contro di lei alla corte di giustizia."

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Oh shit, drama llama.
Beh, insomma, Michael ha combinato un po' di casini - di nuovo. Come pensate proseguirà? Tataaaan.

*fun fact: (spero di non essere l'unica a non conoscere questo modo di dire, dato che a me lo ha detto il mio fratellino e l'urban dictionary mi ha dato la conferma) il bacio eschimese è un modo di dire per quando due persone sfregano tra loro la punta del naso; é detto eschimese in quanto le persone di questo popolo non si bacino in modo vero e proprio ma in questo modo poiché hanno paura di rimanere con le labbra congelate ed attaccate tra loro - spero non sia una leggenda metropolitana questa.

Torn in three | Malum/Mashton/Muke - italian translation.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora