Epilogo.

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Michael's POV

Oggi compio diciannove anni. Ne ho passate così tante nella mia breve e piccola vita, e ne sono estremamente grato. E anche entusiasta per ciò che verrà dopo.

Comunque, non sono tanto felice quanto sarei potuto esserlo. Luke e io abbiamo rotto ufficialmente solo quattro settimane fa, ed è finita male. Da allora, ho evitato ogni tipo di contatto con l'esterno. Con la famiglia, gli amici – anche conosciuti come Calum e Ashton – e specialmente con Luke. Non che mi dispiaccia essere solo, è semplicemente che sento di stare lentamente impazzendo.

E' routine comunque avere una festa di compleanno, e dal momento che sarebbe stata una buona scusa per parlare davvero con qualcuno, e non dimentichiamoci per ricevere regali, ho deciso di invitare i membri della mia band al mio appartamento in affitto da due mesi. Da un mese solo mio poiché Luke si è trasferito altrove.

"Buon compleanno, Michael." Calum mi saluta con Ashton dietro di lui. Entrambi mantenevano delle scatole di media grandezza impacchettate, per la mia gioia. A turno mi abbracciano ed entrano nel mio, non sorprendentemente disordinato, appartamento.

"Grazie, ragazzi. Viene Luke?"

Entrambi fanno un'espressione dispiaciuta, a conoscenza dell'intera storia della nostra rottura. "Dovrebbe, ma potrebbe essere in ritardo."

Io annuii anche se ero leggermente deluso dal suo temporeggiamento. Da quando la band è tornata in Australia dopo di Londra, siamo stati premiati con una lunga pausa di tre mesi. Sono passati adesso due mesi e mezzo, cosa che significa che le prove della band sarebbero ricominciate presto. Ma come possiamo ricominciare se siamo ancora in una situazione così terribile? Ashton e Calum sono a posto – sono ancora stretti sia con Luke che con me, e se non ne sapessi di più, potrei giurare che c'è qualcosa tra loro due. Sapevo del loro bacio all'aeroporto, essendo stato quello che li ha spinti a farlo, ma nient'altro. E forse un fattore di ciò è che non mi sono mai disturbato di scoprirlo. "Beh, diamo inizio a questa festa."

**

La serata era iniziata abbastanza imbarazzante, nessuno di noi sapeva che fare dato che io non organizzavo mai nulla. Abbiamo finito per sederci in un cerchio di tre, la musica che suonava piano in sottofondo, e una bottiglia vuota tra di noi.

"Gira la bottiglia." Disse Ashton, "su chiunque capita, deve o fare un obbligo o dire la verità, sai le regole." Era un gioco così clichè per una festa, ma comunque era meglio di sedere a disagio in silenzio. Io giro la bottiglia, e finisce su Calum. "Obbligo o verità?" dice Ashton, facendo un mezzo sorriso.

Senza un secondo di esitazione, Calum risponde. "Obbligo."

"Okay," Ashton accarezza la sua barba immaginaria. Era ovvio che era leggermente brillo. "Pomicia con qualcuno in questa camera per cinque secondi."

"Facile," dice Calum. Si spostò alla sua sinistra, così che fosse premuto contro Ashton, e attaccò le sue labbra al ragazzo. Io mi girai, non volendo eccitarmi da questo.

Dopo cinque agonizzanti secondi, Calum finalmente si separò da Ashton. Entrambi stavano respirando pesantemente, facendomi sentire leggermente in imbarazzo, ma riuscii a farmelo scivolare di dosso. "Okay, bella mossa, Cal." Io grattai il retro del collo, non sapendo cosa fare.

"Geloso?" Ashton fece un sorrisetto. Niente cambia.

"Pfff. Ovvio." Mandai un ammicco verso Calum. Prima che potesse rispondermi a tono, si udì una bussata alla mia porta. Sapendo che c'era una sola possibile persona che avrebbe potuto presentarsi alla mia porta, il mio cuore si fermò. "E' aperto."

Torn in three | Malum/Mashton/Muke - italian translation.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora