Capitolo ventinove.

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Michael's POV.

Ashton, da quando aveva scoperto che ero un traditore, aveva sempre fatto del suo meglio per farmi arrabbiare. E aveva sempre funzionato. Dire a Luke che c'era una possibilità che io lo tradissi di nuovo mi fece arrivare oltre il limite. Non ne aveva alcun diritto.

Forse era a causa del tempismo drammatico o di tutte le emozioni diverse che stavo provando, ma scoppiai: irruppi nel bagno e mi avvicinai al salone dove erano seduti i tre ragazzi, espressioni sorprese sui loro visi a causa della mia furiosa.

"Non osare presumere cose su di me, Ashton. Non ne hai il diritto."

Ashton sembrava confuso, ma riuscì comunque a farmi incazzare ulteriormente. "Non ne avrei il diritto? Smettila di dire stronzate, Michael."

"Stai zitto." Borbottai. "Ritira ciò che hai detto. Non tradirò più nessuno."

"Io tecnicamente non ho mai detto che lo avresti fatto." Disse Ashton con nonchalance, affondando di più nel divanetto dell'hotel.

"Vuoi che si imprima nella mente di Luke che io non lo meriterò mai." Io indicai il mio ragazzo, "Sto migliorando. E comunque, non vorrei tradirlo con te di nuovo. Il tuo atteggiamento da bastardo mi fa incazzare."

Luke fece un versetto come se fossi nel giardinetto della scuola pronto per una rissa. Se lui desidera una rissa, gliene darò una. "Calum, prendi dei pop corn." Disse. Mi irritava che Luke non mi stesse supportando, ma nei litigi che riguardavano Ashton non lo aveva mai fatto.

"Guarda, Michael," Ashton parlò con calma, cosa che mi fece solo arrabbiare di più. "Mi hanno sempre detto 'una volta traditore, traditore per sempre'. Affrontalo, non sai controllarti, vero?"

Ashton aveva ragione, cosa che non avrei mai ammesso. Il semplice fatto che ciò che Ashton stava dicendo era vero era triste. Cosa succederebbe se perdessi di nuovo il controllo? Luke ha attraversato abbastanza dei miei problemi di recupero, lo avrei perso di certo se fosse accaduto di nuovo. "Io no. Non lo farò. Amo Luke fin troppo." Parlai con tono monocorde.

"E adesso stai mentendo." Disse Calum, "beh, a parte la cosa dell'amore."

Avevamo lavorato così tanto per costruire questa pace tra la band, ed adesso tornavamo a litigare. Era vero: le cose non cambiano davvero. E ciò includeva anche me. "Luke," Ero disperato che qualcuno fosse dalla mia parte. Anche se avevo torto.

Luke alzò lo sguardo da dove era seduto. "Cosa?" Scattò il biondo. Non sapevo quale parte della discussione aveva rovinato il suo umore, ma era improbabile che tornasse al suo buonumore.

"Scusa se ti tradissi mai di nuovo."

"Sei serio?" Luke domandò, sorpreso che persino io dubitassi di me stesso.

Riluttante, annuii. "Io non voglio, ma cosa succede se un giorno mi ubriaco e mi scappa? E se litighiamo e io voglio fartela pagare? Ashton ha ragione; non posso promettere qualcosa di cui non sono sicuro." Sospirai, aspettando che Luke esplodesse o rompesse con me.

Per mia sorpresa, non fece nessuna delle due cose. "E' okay, Michael. Sei solo un essere umano. A parte che non è che io non abbia mai fatto guai prima."

"Cosa intendi?" Insistetti.

Luke arrossì e abbassò lo sguardo al pavimento, rifiutandosi di parlare. Io guardai verso Calum e Ashton in cerca di risposte, ma loro scrollarono le spalle. "Sono-"

"Dimmelo." La mia rabbia cominciò a ricomparire.

"Sono stato io a chiamare la polizia quando picchiasti Ashton sul palco."

**

Dire che ero sorpreso è un eufemismo. Adesso aveva tutto senso sul perché Ashton non era stato arrestato come me: Luke aveva scaricato tutta la colpa su di me.

Luke mi era sempre sembrato quello 'perfetto'; non mi aveva mai tradito, beh non che io ne sapessi qualcosa, e non aveva mai davvero iniziato un litigio. A differenza di Ashton. La differenza tra Luke e Calum era che era più facile che Calum si arrabbiasse con me, però la maggior parte delle cose che facevo a Luke lo eccitavano. Sorprendentemente, questa sua qualità negativa o 'guaio che aveva fatto' diede a me e Luke una connessione ancora più forte. Adesso entrambi avevamo sbagliato.

Ci vollero ore perché interiorizzassi tutto, ma quando l feci, mi sentii molto più felice di quanto non fossi stato per molto tempo. Se Luke poteva perdonare me, io potevo perdonare lui. "Luke, lasciami entrare." Bussai alla porta della sua camera da letto.

"Non mi urlerai come fai con Ashton, vero?" Luke mormorò dall'altro lato.

"No. Lasciami entrare."

Un paio di secondi dopo la porta si aprì, rivelando un Luke piuttosto stanco. Sorrise, ed io ricambiai. "Mi dispiace per, lo sai."

"Dispiace anche a me. Tu hai fatto ciò che ritenevi meglio, e comunque, adesso siamo più o meno alla pari."

"Noi non siamo nemmeno lontanamente alla pari." Luke soffiò scherzosamente, "tu mi hai tradito con altri due ragazzi."

"Okay," risi in imbarazzo, "vuoi renderla alla pari? Dammi un calcio nelle palle o qualcosa del genere."

Luke sorrise. "Sarebbe carino, ma preferirei fare qualcos'altro con quelle."

-

As promised, here I am.

Sta tornando tutto al loro posto come potete vedere, yay. Comunque, potete immaginare cosa aspettarvi dal prossimo capitolo, cari. 

Vi avviso che ho un grave problema con i commenti ed i messaggi e non so il perchè, se non me li cerco manualmente non mi arriva nulla, per cui scusatemi se non rispondo, ma sappiate che prima o poi leggo tutto, e ve ne sono sempre grata, adoro i vostri commenti.

Non saprei cos'altro aggiungere, quindi me ne vo'. Ve se ama picciotti.

xoxo, Claudia.

Torn in three | Malum/Mashton/Muke - italian translation.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora