Capitolo diciotto.

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Ashton's POV

"Il chitarrista Michael Clifford è stato arrestato per l'aggressione al suo amico e compagno di band Ashton Irwin ieri sera. La polizia lo ha portato via dalla location dove avrebbe dovuto suonare alle 11, ed è arrivato alla centrale a mezzanotte. Il 'punk rock' è stato rinchiuso dietro le sbarre, aspettando la sua cauzione di mille sterline."

Chiusi sbattendo il giornale violentemente, stanco di leggere articoli sull'arresto di Michael. Ognuno diceva la stessa storia, eppure ogni articolo che leggevo era più degradante verso Michael dell'ultimo.

Non era sorprendente: Michael é andato troppo oltre questa volta. La mia pelle era una coperta di cicatrici e lividi. Sono passate solo 24 ore dall'evento ma sembravano secoli: senza Michael in giro, il resto della band era un solitario e distrutto guaio. Luke non ha detto una parola, Calum era triste. Avevo detto a me stesso di non essere disturbato - Michael merita ciò che è accaduto. 'Violenza Corporale' poteva portare ad una lunga sentenza, ma sfortunatamente, gli è andata alla leggera dato che era la prima volta che era arrestato.

"Quando pagheremo la cauzione?" Luke disse infine, uscendo dalla sua camera. Sembrava un disastro: barbetta non rasata, i capelli in ogni direzione possibile e il pigiama che sono sicuro non ha tolto da ieri.

"Non lo faremo." Risposi.

"Che intendi? Non possiamo semplicemente lasciarlo lì. Nessun altro in questo paese conosce Michael abbastanza bene da essere disposto a pagargli la cauzione." Luke mi contestò.

"Potrebbe fare bene al ragazzo passare qualche giorno dietro le sbarre, magari qualcosa scatterà nel suo piccolo cervello per fargli capire che sta facendo qualcosa di sbagliato." Mi alzai dal mio posto e lasciai il giornale su un vicino tavolino. L'hotel soffocante stava iniziando ad irritarmi - c'era a stento un po' di spazio per muoversi. Camminai verso Luke, che potevo adesso odorare, e guardai nei suoi occhi stanchi.

"Ma dove altro troviamo un chitarrista per i nostri altri show?" Luke fece un mezzo sorrisetto, sapendo che la sua puntualizzazione aveva praticamente vinto la discussione.

"Preferirei cancellarli," mormorai, continuando a guardare freddamente Luke. "A parte. Dove troveremo mille sterline?"

"Dai nostri conti in banca?"

Sconfitto, annuii e sospirai. "A volte odio avere successo."

"Quest'é, lo faremo il prima possibile." Luke saltó in piedi, in qualche modo eccitato di visitare la centrale di polizia. Io restai in piedi con un'espressione monotona piantata sul viso. In qualunque situazione normale, la vittima non pagherebbe la cauzione del suo aggressore. Ma questa é una band; non potevamo fare niente senza la troia. Non avevo scelta, per mio dispiacere.

"No," afferrai il braccio di Luke, "dopo che ti sei fatto la doccia."

**

La centrale di polizia era un malmesso edificio che non aveva mai lasciato gli anni Sessanta. Piccole finestre erano sparse attorno all'edificio, lasciando un piccolo spazio per l'entrata che era una porta blu navy che diceva 'Polizia della Città di Londra'. Non appena noi tre entrammo nell'area della reception, il distintivo odore di muschio e metallo ci arrivò con forza e io vidi Luke arricciare il naso - mi punii quasi per averlo trovato carino.

"Visitatori?" Un uomo robusto di mezz'età in divisa da poliziotto ci disse.

"Sì, siamo qui anche per pagare la cauzione." Rispose Luke.

"Nome?"

"Five seconds-" Calum iniziò con un sorriso ma io lo interruppi dandogli un colpetto con il gomito alla spalla.

"Michael Clifford." Lo interruppi, già seccato di tutto questo.

L'uomo annuì e ci fece segno di seguirlo: fummo portati attraverso un piccolo corridoio con una grande porta alla sua fine. C'era una finestra grande abbastanza solo per farvi entrare un sandwich con le sbarre di nuovo ricoperte di linee diagonali.

"La cauzione è mille sterline. Accettiamo solo contanti." L'uomo allungò fuori la sua mano con aria di attesa. Calum frugò nella sua tasca e tirò fuori una busta, mettendola nella mano del poliziotto. Dopo averla controllata ed approvata, guardò attraverso la piccola finestra della porta della cella e parlò. "É stata pagata la cauzione, Clifford. Avvicinati alla porta così posso liberarti."

Fu possibile sentire piccolo sospiro di sollievo dall'altro lato della porta ed io riconobbi che era di Michael: quando finalmente uscì, vidi quanto sembrava stanco e distrutto. I suoi capelli erano un casino spettinato, le borse sotto i suoi occhi erano scure; era terribile. Ancora di più quando i suoi occhi si posarono su di me. Abbassò rapidamente lo sguardo al pavimento come sperando che noi non notassimo quanto stava male, e mormorò "grazie."

"Torniamo all'hotel." Risposi, desiderando che tutto questo finisse.

**

"Hai davvero mandato tutto a puttane, Michael." Calum disse mentre entravamo nel taxi.

"Lo so. Scusate." Continuò a mormorare, evitando ogni contatto visivo come se fosse un bambino nei guai.

"È un po' troppo tardi per le scuse." Dissi, guardandolo male. Il ragazzo era probabilmente completamente al corrente delle conseguenze quella notte, e comunque, io mi stavo godendo la sua umiliazione. "Tu hai deluso la band, i fan, e più importante: i tuoi ragazzi." Il mio commento fece arrossire Michael mentre continuava a provare a nascondere il suo viso; strizzò gli occhi come per reprimere le lacrime, ma io non provavo pietà.

"Ash ha ragione. Per colpa tua siamo su tutti i notiziari e le persone hanno strappato i biglietti dei concerti." Disse Calum, furioso. Michael annuì, guardando ancora in basso.

Luke avvolse rapidamente il suo braccio destro attorno a Michael e strinse le sue spalle. "Non è poi così male, alcune persone stanno finalmente dicendo che siamo punk rock."

"Stai zitto, Luke. Nulla che Michael fa mai è buono." Dissi, facendo togliere il suo braccio da Michael così che fosse di nuovo da solo.

Michael si sedette il più vicino possibile al finestrino del taxi mentre il resto di noi sedette il più possibile lontano da Michael. Il suo viso mostrava rimorso mentre guardava le sue mani, ma io dissi a me stesso di non cedere per il ragazzo.

Michael stava finalmente ricevendo cosa meritava.

-
Pensavo di aver già pubblicato tempo fa ed invece il pc non aveva pubblicato neanche una lettera, figo.

Ashy, what a meany!
Allora, Michael è libero. Che ne pensate? Siete d'accordo con Ash o pensate che stia esagerando ed essendo solo uno stronzo??
Io adoro Luke ma vabs. Ora mi ritiro.
Lub ya'll.
Claudia.

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Se siete cake shipper - o anche no in realtà, io sono una muke e lashton convinta eppure l'ho letta.. - passate a leggere tale fanfiction: 'Burn with you' di @bluelucas15 perchè merita e sì ok. A me è piaciuta tantissimo, ho il cuore in pappa ogni volta che c'è un nuovo capitolo.

Se anche qualcun altro vuole pubblicità basta chiedermelo nei messaggi o in bacheca e se la storia mi piace shout-outterò anche voi.
Ora vado davvero, i love you.

Torn in three | Malum/Mashton/Muke - italian translation.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora