Forte abbastanza per essere felice

17 3 0
                                    

Note: questo capitolo partecipa all'iniziativa di scrittura Le 12 fatiche dello scrittore di fanfiction indetta da LadyPalma e Mati sul forum Ferisce la Penna.


Prompt n. 36 Lifting the other one up

OS rating Giallo



Sasuke e Sakura si lanciano sguardi, sorridono, salgono le scale di Naruto correndo, quando arrivano di fronte al portone sono trafelati e con le guance paonazze. Si fermano, lasciano che un'ultima occhiata rimbalzi tra i loro visi ridenti prima di bussare.

Sasuke contiene a stento la gioia, è in fermento da due giorni, da quando Naruto lo ha chiamato per organizzare una serata al pub, ha avuto persino difficoltà a dormire a causa dell'intenso entusiasmo. Non ci saranno solo Naruto e Itachi, ma anche gli altri amici, Konohamaru, Iruka, Genma e Tsunade.

Sasuke esala un breve sospiro d'amarezza e il sorriso gli scompare, per un istante, dal viso. Madara e Obito non godranno della serata.

Obito potrà essere solo sfiorato dal pensiero di tutti.

Si sono accordati per raggiungere Madara dall'altro capo del mondo con una video chiamata, l'intenzione rincuora Sasuke giusto un attimo prima che Naruto venga ad aprire. Il biondo si disegna nella porta con il gel ancora fresco, i jeans e le mani affondate nella grossa tasca frontale della pesante felpa arancione. Naruto sorride sorprendendo Sasuke e Sakura mano nella mano.

Si abbracciano così stretti da farsi male, Sasuke non ha più paura che baci e contatto fisico possano farlo apparire troppo debole o sdolcinato. Ora è forte abbastanza per godersi tranquillo tutto.

Gli occhi di Sasuke guizzano rapidamente tra angolo cucina e salotto, carpisce l'informazione che gli serviva in pochi attimi: Itachi non c'è. Non provengono neanche rumori dalle altre stanze della casa.

"Itachi si sta ancora preparando" Naruto sembra leggergli il pensiero.

Sasuke sbuffa e si disfa del cappotto di pelle marrone, lo posa su una sedia e si siede sconsolato, conosce Itachi e sa che gli servirà un'eternità prima di giudicarsi idoneo a varcare la porta di casa per affrontare il mondo esterno. Forse Itachi deve ancora infrangere molti scogli di insicurezze.

Sakura lo imita con l'espressione divertita, accavalla le gambe magre rivestite solo di un sottile collant, indossa un vestito di lana ma le arriva sopra il ginocchio, Sasuke si domanda da una vita come diavolo faccia a non morire di freddo pur di essere elegante d'inverno. Tuttavia, è inutile fare certe domande alle donne, Sasuke sa già che riceverebbe un sorriso e un'alzata di spalle come a dire che lo stravagante è lui.

"Otouto, che sorpresa vederti già qui" la voce di Itachi induce Sasuke a sollevare lo sguardo dalle gambe di Sakura per puntarlo sul corridoio.

Già qui? In realtà è lui che sta impiegando una perennità.

Sasuke si alza per ricevere l'abbraccio del suo Nii – san. Ecco un altro aspetto che non ha mai capito, come accidenti fa Itachi a sprizzare felicità senza alzare la voce e mantenendo il tono suadente di sempre?

La risposta si affaccia timida nella mente di Sasuke mentre dondola stretto al corpo caldo del fratello. Itachi comunica con gli occhi. Naruto gli è sembrato pazzo quando glielo ha spiegato tempo addietro; le farneticazioni di tutti gli innamorati cotti a puntino, credeva Sasuke. Però, ripensandoci, Itachi quella capacità l'ha sempre avuta, non era così che gridava aiuto quando il papà lo prelevava dai loro giochi per portarselo in camera?

No, basta farsi avviluppare dai ricordi funesti. Ora è tutto alle spalle, sempre più distante.

"Ancora qualche minuto" Itachi bacia Sakura sulle guance.

Sasuke spalanca la bocca, aggrotta le sopracciglia in un'espressione scandalizzata e interrogativa, però non è capace di formulare altro a parte un gemito strozzato.

Cosa pensa di avere ancora che non va Itachi? Sasuke non ricorda di averlo mai visto così curato. Riesce a trasformare un paio di jeans attillati in un'eleganza senza precedenti, lo stesso fa con la semplice maglia nera a maniche lunghe. I capelli gli stanno bene così, raccolti nella sua discreta coda bassa, Itachi sfocerebbe nel bizzarro portando un'acconciatura differente. Gli occhi sono perfetti, resi ancora più magnetici da un lieve trucco.

"Dove credi di andare?" Naruto raggiunge Itachi con due balzi, lo blocca in mezzo al corridoio prima che scompaia di nuovo "Sei eccezionale, rischieresti di rovinare tutto lavorandoci ancora. E io ormai ho iniziato a visualizzarti per la serata come sei adesso."

Sasuke vede Naruto afferrare deciso e stringere in una presa energica le natiche di suo fratello, trattiene Itachi senza via di scampo. Senza pensarci due volte, Itachi solleva e piega le gambe per stringergliele alla vita. Nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere Itachi saltare in braccio a qualcuno con assoluta noncuranza, persino gli occhi dello stesso Naruto luccicano di meraviglia.

Itachi guarda Naruto negli occhi per lunghi istanti, il suo viso impassibile riempie i presenti di interrogativi, poi lo bacia lieve. Davanti a tutti.

Sasuke, riprende fiato, sobbalza davanti all'iniziativa del suo Nii – san così trasformato, è talmente contento da non riuscire a chiudere la bocca.

Il cuore di Sasuke si apre vedendo Itachi abbandonarsi all'amore, si affida alle braccia forti di Naruto lasciandosi trasportare di nuovo verso la cucina. In prossimità del bancone, Itachi interrompe il bacio, si scosta dalla bocca di Naruto per ficcarci una barretta di croccanti cereali. Chiudono entrambi gli occhi iniziando a rosicchiare le estremità, Itachi avvolge le spalle di Naruto in un delicato abbraccio.

Sasuke aspetta il bacio col fiato sospeso, quando vede le loro labbra toccarsi deve frenare un balzo di gioia. Finalmente Itachi ha l'amore vero, non possessività e violenza. E lo accetta, capisce di esserne degno. Sposta lo sguardo su Sakura certo di trovarla lì, con lui, vicina col corpo e con l'anima. Le infila le dita a rastrello tra i capelli rosa, la bacia fregandosene di rovinarle il rossetto all'aroma di ciliegia.

Naruto si assesta il peso di Itachi per fargli capire che vuole procedere, non permette alle braccia di cedere sotto le natiche del compagno. Sasuke vede il suo Nii – san dimenticarsi finalmente delle presunte imperfezioni che aveva ancora da correggere per avvolgere meglio le gambe intorno alla vita di Naruto. Itachi si guarda intorno, poi punta gli occhi sul suo cappotto in attesa sulla spalliera della poltrona, il guizzo nei suoi occhi fa capire a Sasuke che è proprio lì che Naruto ha intenzione di portarlo. È vero, Itachi parla con gli occhi.

E infatti Naruto si china, allenta la presa sotto il sedere di Itachi e lo lascia cadere sul morbido cuscino: "Andiamo, infila il cappotto e niente più scuse."

Contenere la gioia non avrebbe senso, ora Sasuke è forte abbastanza per lasciarla esplodere. Ride mentre ringrazia quella vita che, ancora una volta, si incaponisce per dimostrare che vale la pena di essere vissuta. 

Frammenti di me e te, quello che conta davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora